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giovedì 24 novembre 2011

Grandeur


Sono rientrato ora, qui, nella grossissima realtà tangibile che è il mio affermatissimo studio capace di creare arte sublime grazie ai miei influssi. Sono rientrato accompagnato dal suono di paradisiache chiarine che hanno squillato cristalline al mio accesso. Oggi no. Oggi non ho camminato lungo il corridoio. Oggi ho incantato i miei adepti col fenomeno della levitazione. Mi muovo in assenza di gravità, ricoperto di un alone di luce e stelle che compaiono ad ogni mio movimento.
Sono Tazio, la Sublime Divinità Sovrannaturale  a cui nessuna femmina mortale può resistere. Il Potere del mio Scettro Scintillante è tale da trasmettere onde positive anche quando serbato nella custodia.
Sono Tazio, il Grandissimo Paraculo Incantatore.
Sono Rodolfo Valentazio, Giacomo Tazionova, sono l’Irresistibile Fascinazio, il Tazieur de femmes, sono il più grande, l’incommensurabile, irraggiungibile, vincente strafigo della madonna.

Domi non è più il diminutivo di Domiziana, ma di Dominata dal Dominus Tazius.
E’ mia, la tengo, la domo, la agguanto.
L’ho deliziata con il mio umorismo sottile, con la mia dialettica spiazzante, con la mia fine intelligenza, il genio sregolato ed i miei modi blasè. Le sono entrato nel sangue, come una droga potente, l’ho assuefatta, intrappolata, divertita ed ascoltata, provocata, spinta, stimolata, accompagnata e guidata ed ebbene sì, sì, sì, sì, sì, domani sera usciamo a cena assieme e tutto questo è fan-tas-ti-co perché la piccola Domitilla mi fa bollire lo sperma nello scroto vibrante ed io ho la fisiologica esigenza di assaggiare la fragranza delicata del suo intestino retto al più presto.

Sono un fottuto genio, cazzomerda.
Chi m’ammazza a me?
Ha!

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