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mercoledì 16 novembre 2011

Mercoledì


Madò, ma mi credete che sono sbigottito davanti alla velocità con cui passano i giorni? Sarà che (ssst) stiamo lavorando parecchio e non c’è da annoiarsi, ma santiddio era ieri che era sabato!
Sono già alla mia postazione da battaglia, perché mi piace arrivare prestissimo in bottega.

Poi arriva la Betta, tutta profumata, fresca di bidet e mi diverto a guardarla negli occhi e ad indovinare se stanotte ha chiavato oppure no. Forse farei prima a chiederglielo, perché è da quand’è 
qui che non ho mai notato uno sguardo mattutino che inducesse a pensare che aveva chiavato.
Beviamo il caffè assieme, lei arriva con il giornale giallo che è l’unico che prendiamo su carta, mentre io quando arrivo presto porto le briochine di un forno che trovo lungo la strada.

Che bello è come se fossimo sposati, io e la Bettina.
Colazione, chiacchierine, che intimità stupenda. Però non si chiava.
Proprio come se fossimo sposati.
Stamattina lo Scozzese piomba qua, che è stato in visita pastorale nella Megalopoli di là e quindi per tornare alla Megalopoli di lì passa per di qua.
Ti appioppo un lavoro ultrarapido che mi devi prezzare al midollo Tazietti!
E quando mai abbiamo visto ciccia, da queste parti? Ma va ultra bene così.

Mi corre il pensiero alla Bettina sul bidet, con la castora nera insaponata e i piedi nudi sulle piastrelle e mi tira il cazzo. Che meraviglia. Mi sbottono i pantaloni e mi tiro una manetta veloce, a dopo.

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