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lunedì 28 novembre 2011

Taziofatti sparsi


Taziofatto numero uno
L’albero di Natale è in lavorazione. Due triangoli di sandwich doppio di metacrilato trasparente con all’interno un estruso poligonale sempre di metacrilato che espande la luce, alti un metro e sessanta, che si incastrano a croce l’uno nell’altro grazie ad apposite feritoie. I lati dei triangoli vengono sagomati a pantografo con un disegno da me medesimo prodotto, che rappresenta una stilizzazione dei rami dell’abete. La base di appoggio di ciascuna sagoma è un profilo di alluminio in cui è affogata una catena di led bianchi che illumina verticalmente la struttura.
Le palline sono delle superbe Pantone di vetro colorato che potete vedere qui. Una rete di fili di nylon consentirà di appenderle. Sarà un prodotto di costo proibitivo, ma di sublime design. Vi dico solo che le palline da sole mi fanno evaporare quattorcentoventi euro. Mi affido al buon cuore di Gippi per il resto.
Se non avete capito com’è fatto l’albero, c'è il disegnino (aggiunto in velocità stamattina).

Taziofatto numero due
I layout della roba della Ade sono pronti. Matt Matteo Matthew ha fatto, come sempre, un lavoro sublime e la ragazza nuova ha una mano rapida e precisa. Nel senso della grafica, intendo. Sono già pronte le tre proposte, due orrende e quella vincente. Prepariamo domani una bella presentazione e mercoledì mattina la Contessa Adelanal con la sua Assistente Malvinanal passeranno di qua a visionare.
Potrei anche farmi tirare una bocca da tutte e due in sala pose, ma vediamo.

Taziofatto numero tre
Mi sono sentito con la Domi e domani sera viene con me all’inaugurazione della galleria d’arte di due miei amici gay. Che siano gay è assolutamente ininfluente, ma aiuta quell’allure radical chic che tanto bramano i galleristi. Per cui lo ribadisco: due miei amici gay. Ha accettato subito, la Domitilla, molto bene. Per cui domani sera sarà vernissage e poi eventualmente cena. Vediamo come evolvono le cose.
Dress code: total black. Absolutely.

Taziofatto numero quattro
Ho detto a N dell’invito della Giulia e ha riso, chiedendomi se Federico mi chiama già papà o no. Dopo averlo mandato a cagare con tutto il sentimento di cui sono capace, gli ho chiesto se viene o no e mi ha mandato a cagare lui dicendomi che il ventotto novembre non ha nessuna intenzione di programmare il Natale. Santa Claus tira fuori il peggio da me e N. Ci siamo mandati affanculo e siamo tornati alle nostre cose.

Taziofatto numero cinque
L’algida, distaccata e ultraterrena Giogia indossa il tanga. Lo ha rivelato un inginocchiamento improvviso che ha abbassato la vita del jeans, sollevato il bordo del maglione ed esposto la Y nera di un tanghino moderno, nero, non a filo interdentale ma a bretelline larghe zero cinque, massimo zerosei centimetri.
E’ la crisi delle istituzioni. La Giogia rappresentava per me il sesso essenziale, la serietà del piacere, la distanza dai simboli e invece, trac, eccolallà anche lei tangata.
Credo verserò un tributo a questo momento di assoluta grandezza, più tardi. Perché la Giogia ha un culo davvero mistico. Col tanga, poi, sento di aver ritrovato la fede.

Taziofatto numero sei
La Giulia mi ha invitato a cena, stasera. Ci vado molto volentieri, anche se quell’imbecille di socio che ho, con quella battuta sul papà, mi forza a vedere la scena in maniera distorta, con me a capotavola che sostituisco la figura di quel coglione di Peppe.
N è un coglione. Riga. Io ci vado e molto volentieri. Vaffanculo lui e le sue tristi mignotte stagionate.
Non è successo niente, mica non siamo più amici. E’ che mi fa girare il cazzo, ecco.

Fine dei Taziofatti.

5 commenti:

  1. Per l'albero....se fai un disegnino son contenta...non ci ho capito nulla :-)

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  2. MOlto bello l'albero, se vuoi, per l'anno prossimo possiamo produrlo in Cina e venderlo nella distribuzione Ikea, anche se visto il costo, direi che forse dovremmo puntare a qualche negozio super "posh".
    Se invece vuoi limitarti all'oscuro ruolo del "just the deigner", visto il materiale, posso bussare da Kartell, eh?

    Si lo so, il solito K. Ma mi sa che aventi di questo passo, te il Natale lo passi filmando la Domi che vestita del solo cappello rosso e bianco, in intimo sbarluccicante, ti sollazza da sotto l'albero ... ovviamente dopo la messa di mezzanotte. Fa bene il socio a non programmare.

    Per quanto riguarda il pupo, guarda il lato positivo, oggi rincorri le mamme delle compagne di scuola del fanciullo, e domani le sue colleghe d'università. Il tutto incomplicità senza i problemi che avresti fossi il vero padre.

    Last but not least, che ne è dello scorpione a guardia della magione? paghi l'affitto e non la usi? Possiamo organizzarci noi un "rave party" per l'inizio dell'anno dei Maya!
    Titolo, "l'ultimo prima della fine"!!!

    k

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  3. Io odio gli smartphone quando fa freddo e per di più il T9 non è settato sull'Italiano, va che schifo l'ultimo commento, spero tu non me ne voglia!

    :o(

    k

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  4. Kartell la lascerei stare, specie se si intensifica la stretta fiscale, sai com'è.
    E' solo un albero, anche se swanky. :-)

    Per quanto riguarda la Domi, non lo so davvero. Cioè, non che non mi piacerebbe l'ipotesi, ma non so se piacerebbe a lei. Io faccio il bravo, vediamo che succede.

    Punto pupo: ho deciso che io sono l'amico di famiglia, oggi come sempre, anche se nel passato tanto amici non siamo stati. Credo che sinchè non mi focalizzo sulle sue compagne di classe, anzichè le loro mamme o le loro sorelle maggiori(enni), il problema non sussiste. Qui è ancora tutto legale.

    La cas. Eh. Il problema è che alla sera viene inghiottita dalla nebbia. E io, al momento, trovo più attraente il paesotto, sì. Ma con una Domi in perizoma di lamè rosso potrei forse vincere la resistenza.

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