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venerdì 23 dicembre 2011

Antivigilia


Bon jour, bon jour, bon jour.
Sono rientrato adesso a casa, con in tasca un biglietto che conserverò a vita e che dice  “Dormivi così bene che non ti ho voluto svegliare. Il caffè è pronto, basta schiacciare. Ci sentiamo dopo . TI AMO :) “  con tanto di cuoricino stilizzato, che se non fosse stato che la maledetta banca di merda mi vuole vedere alle undici, rimanevo lì tutto il giorno a menarmelo. Attaccherò il prezioso biglietto nel mio diario di Hello Kitty con una goccia di sperma, ammesso che io ne abbia una, ma dopo controllo.

Che bella ‘sta cosa, però. Da oggi c’è la serrata tortelliniana e fino a dopo domani sera ci si dà di polso.
Purtroppo quella casina ha ancora il cellophane, nel senso che non ci sono le tracce del vissuto permanente. Ma dal primo di gennaio la Domicooper si sposta definitivamente qui ed allora sarà bello restare ad affondare le mani nella sua cesta della biancheria sporca , ispezionando e masturbandosi, oppure nella scarpiera, scopando gli zoccoli estivi, che spero che dentro abbiano la footprint, l’impronta sudata del piede.
Delizioso. Mi sento natalizio a disperdermi lungo questa poesia.

Purtroppo la mattinata non è avvolta della molle pigrizia che speravo. Come dicevo ci si è messa la banca a rompere il cazzo e anche un messaggino di Luchino che mi dice che è per stasera alle venti la cena dell’Impero, ma io me ne batto il coglione con abbondanza e, non dico che li mando a fare in culo, ma a uno che ti invita a cena la mattina per la sera manco rispondo.

Ieri sera, quando sono arrivato, ho scoperto che la piccola Pornoquaglia era arrivata prima di me e si era fatta la doccia. Sacrilegio. E’ stato gradevole impersonare Jack Nicholson in Shining, correndo dietro a Wendy amore che era ancora in accappatoio rosa confetto e Hawaianas nere che mi fa tirare la Mazza Randazza anche se è vestita da Zorro per poi arrivare a ingropparla in cucina, tra il frigo ed il muro.
Che bello aprire l’accappatoio ed avere servita e pronta all’uso la Domiporn. Che bello chiavarla sulla tavola della cucina con ai piedi le Hawaianas. Che bello essere capiti in questo senso. Capiti e favoriti.
Una delizia.

“La sera di Natale ti preparo il panettone amore” le dico fottendola “ci infilo dentro il cazzo e me lo scopo davanti a te finchè non ci spruzzo dentro la crema e poi lo mangiamo” e lei grugnisce strizzandosi le tette e con voce ansimante sbotta “Che maiale schifoso, ma come ti vengono queste porcate?” e io rispondo con un sorriso tagliente “E’ il puzzo del tuo utero e dei tuoi ormoni, amore, che mi fa montare dentro la bestia” e lei piega la testa all’indietro in un rantolo, assestando un pugno sul tavolo, nuda, a gambe aperte, piena di cazzo. Perché oramai è certo, la Domi con le mie porcate si arrapa. Insisto, perché mi piace spiazzarla “Allora, lo vuoi il panettone che ti preparerò? Lo vuoi mangiare con la cremina di Tazio?” ficcando come un pistone della Mini John Cooper Works.

Ed incredibilmente, stupendamente, mi spiazza lei, con un colpo da maestra, divina, deliziosa, imbattibile, insuperabile: “Puoi mica venire in un pandoro che il panettone non mi piace?” che vi giuro, detta con il fiatone e la voce rotta, nuda, a gambe spalancate sul tavolo, prendendo rapidissime botte di Minchia, è stata una performance da MoMa.
Enormerrima Domi, chapeau.

5 commenti:

  1. ti amo. tutto maiuscolo nero su bianco????

    cazzarola tazio.. ti invidio anche un po'

    giò

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  2. Tazio, che ci vuoi fare se sono scemo!
    Mi immagino la colomba Pasquale "condita" allo stesso modo e rido come è giusto fare!

    k

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  3. Ragazzi, vi giuro, sto anno spero di non mangiare panettoni, altrimenti di sicuro mi strozzo con le briciole.

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  4. Tazio pasticcere cremizza qualsiasi dolce.
    Prenotate, affrettatevi, amisgi che numerossi mi seguite da cassa.

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