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mercoledì 21 dicembre 2011

Intime scabrosità


Trovo che il mio letto con dentro te nuda acquisti in design. Parliamo di questo mostro incombente, che è il Natale, e tu mi dici che hai deciso che, tonno o non tonno, tu alle otto della sera del giorno di Natale, sei qui.
E questo è un gran bel ragionare, davvero.
Mi viene spontaneo trarre, subdolamente, vantaggi luridi dalla due giorni di solitudine che mi aspetta e verso la quale tu ti dimostri sentitamente addolorata ed in colpa.
Ti dico che è giusto che tu ti senta in colpa, perché mi lasci solo, però poi ti porgo l’opportunità di redimerti ed espiare, pareggiando così il conto. Ridi e mi guardi, appoggiata su un gomito, dicendomi un “sentiamo” che contiene la rassegnazione all’assurdo che sai di essere prossima a sentire.
Ed allora io sfodero l’ideona: la salvezza ti sarà data se per tre giorni non ti sarai lavata.
Che fa un po’ Legend.


E comincia serrata la negoziazione, a colpi di sei matto Tazio? Ventire, ventiquattro e venticinque senza nemmeno una doccia dopo le sdrumate che mi tocca fare per sfamare lo zoo? Non se ne parla e poi, Tazio, tu non sai cosa rischi, perché (e ridi vergognina) se io non mi lavo i piedi per tre giorni tu invece di divertirti sbocchi di brutto! (e ridi vergognina di nuovo) al che mi sorge spontaneo indagare sull’intensità della propensione a puzzare delle sue estremità divine ed ottengo in risposta un soffio di tipo pffft seguito dai dettagli tecnici delle creme necessarie ad arginare il problema che, in ogni caso, quand’è sera la vincono i piedi, come mi è noto, mi dici.

Che bello, stiamo contrattando il livello di puzza ammissibile. Forse è proprio vero che la pazzia è virale.
Alla fine, dopo esserci battuti duramente sul tavolo del negoziato, siamo giunti ad un accordo quadro:

.1 Ho ceduto un giorno: le date ammesse saranno solo 24 e 25.
.2 Ho concesso il bidet, ma mi sono puntato. L’ultimo ammesso è nella mattina del 25.
.3 Le mutande del 25 dovranno essere quelle del 24, perché io ho ceduto su due punti e mi dici ok.

Deve proprio volermi del gran bene l’elegante e raffinata Domi.
Perché io mica ce la vedo in questo genere di business, no.
Secondo me mi dice sì, sì, ma poi fa il cazzo che vuole, in questo specifico frangente.
:-)

7 commenti:

  1. oddio tà, sei proprio malato co sti odori primari e primitivi, eh...
    Insomma, vuoi cogliere la sua essenza animale e fragrante depurata da ogni sorta di lavaggi e improfumamenti vari..
    Ma che intenditore...

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  2. Cara Lola amore,
    sai che ti annuserei il culo certe volte che ti leggo?

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  3. Lo prendo come un complimento osceno.
    Ripeto, un intenditore (deviato, ovvio)
    Ah!

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  4. Lola adorata, lo sai che io sono un porco depravato. E' per questo che mi vuoi bene.
    Ti annuserei tutto, piccola sozzettina arrapante, che mi chiedo ancora come mai, leggendoti su questo fronte, mi fai tirare il cazzo come un rimorchiatore svedese....
    Forse perchè sento che ti piacerebbe assai lasciarmi annusare il tuo selvaggio profumo animale...
    Rispondi diavoletta...

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  5. Dunque.
    Io son a casa con tenuta assai sciatta che faccio finta di studiare per la tesi e invece mi ritrovo qui a cazzeggiare; dopo l'ultimo rendez-vous con B. mi è risalito su un certo "pruritino", chiamiamolo un po' così; e guardacaso (giuro) dovrei anche farmi una doccia stasera prima di uscire(e siamo proprio a tema col post); QUINDI, sai com'è, certe risposte che scrivi sebben mi fan sempre fare grasse risate rischiano anche di far salire oltre al gaio sorriso un'allegra approvazione da parte dei miei giovini ormoni; perciò, grazie, Tà, ma sta attento, en serio :)

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  6. Lola,
    credo dovremmo aprire una rubrica in cui ci scopiamo epistolarmente in pubblico. Credo potrebbe essere l'ultima frontiera della perversione e la prima fonte di spunti per sollazzarci i rispettivi genitali.
    La parola "sciatta" mi fa uscire la cappella bagnata dalla pelle del cazzo, il concetto di doccia ancora da fare mi fa intostare la Minchia Ferrata, il pensiero dei tuoi ormoni in subbuglio mi fa svettare il Tronco di Cazzo cone il Cimon della Pala, per cui, lurida Lola, abbassa i pantaloni che voglio sguazzare nella tua sorchetta sozzetta...

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  7. Che peccato, ora son linda e profumata di doccia appena fatta.
    Per la rubrica è un'idea interessante direi, che qui stiam dando sin troppo spettacolo; anche se credo sia gradito, che immagino non sia l'unica a cui le parole sebben scritte solletichino un certo, come dire, risolino scemetto ed anche incendiario però..

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