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martedì 20 dicembre 2011

Taziosaurus Rex


Ti aspetto sotto casa, che sei ancora per strada ed io ho comodamente parcheggiato a due chilometri, perché c’è il porcaio inverecondo causa cazzo di Natale del cazzo. E tu non correre, vai pianino, che quel piedino di stravolgente appeal sessuale tende ad essere un tantino pesantino sull’acceleratore, Domi.
E poi arrivi e scendi giù e io ti seguo lungo la rampa, che siam qui a fare la pausa tecnica, ergo ti devi fare la doccia e poi ci si mangia la pizza là all’angolo dove vendono gli abeti.

Ma questo è quello che credi tu, povera cherie pollastrella dal sederino ovaiolo.
Il Taziosaurus Rex c’ha la minchia in rivolta sanguinosa oggi e tu sei in giro da questa mattina alle sei, hai incontrato, pranzato, parlato, descritto, guidato, sudato, traspirato e sono le venti e trentasette e il Taziosaurus Rex non manderà MAI sprecata l’occasione di impalarti così come sei, sporca, animala, specie dopo aver avuto in mano per tutta la giornata due culotte di pizzo nere baciate di bianco da una delle fighe più cannibali dell’emisfero boreale, ma con tutta probabilità anche di quello australe.

E così bacinibacinibacini nell’atrio e poi sorrisinisorrisinisorrisini in ascensore e fai “blaahhh” con la lingua fuori per dirmi che sei trafelata e lo sei, ma non è ancora niente, piccola quaglia erotica, perché io sono un rettile preistorico carnivoro di grandi dimensioni, forza, agilità e Stratronco di Superminchia Devastatrix.
E aspetto col sangue freddo che la porta di quella deliziosa bomboniera si apra, osservandoti abbigliata casual ma con classe, il jeansino firmato, i gemellini di cachemire neri, il cappotto da figa, la borsa, la borsa business, il portatile e quegli stivali a punta che mi sembri Calamity Jane e a me, cara Doi, Calamity Jane mi ha sempre fatto tirare il cazzo da brutta bestia del cazzo.

E così, quando la porta fa stoc chiudendosi dietro di me e tu deponi borse e borse e borse e appendi il cappotto e mi sorridi stanca e felice e mi guardi, io sento il profumo degli ormoni della fertilità che si annidano nel tuo utero e nelle tue tenere ovaie e quel profumo stimola la sinapsi Zeta26 che, nel Taziosaurus Rex, corrisponde ad un comando diretto alla Ceppa della Minchia Imperiale, un comando che dice Durezza Immediata.

Solo con un’animazione stereoptica volumetrico istantanea come fosse Antani si possono verificare le fulminee mosse del T.Rex che schianta la quaglietta fertile sul divano di pelle di cazzo di africano, sfilandole con un’abilità ammutolente lo stivale Calamity, a ruota pantaloni, mutande e i gambaletti antistupro, piantando il naso sotto le dita ignude, inspirando a fondissimo, grugnendo terrifico lo spaventoso urlo di vittoria dei Taziosauri, l’entusiastico ringhio imponente di Chewbacca perché SI’!, cazzo SI’! supercazzo supersì, i tuoi sublimi piedi da ultrafiga megawow stasera puzzano di piedi, mia amatissima quaglietta dalle ovaie odorose e questo accende le turbine d’emergenza che pompano ancora più sangue nella Ultraminchia Megadura che senza nemmeno dire ciao sono io, amore mio ti si conficca nella piccola Spacca bavosa di muco e piscia anticata, scivolandovi dentro sinché i coglioni non ti baciano il soffice buco del culo dicendogli aloha.

E ti arrapi, Pavoncella Sozza, ti liberi furiosa degli indumenti superiori e giaci ignuda mentre il T.Rex ti allunga già i primi sette metri di Minchia a colpi da ventitre centimetri alla volta, leccando i tuoi piedi sudati, salati, che puzzano, sentendo il fischio acuto delle turbo soffianti che non cessano di pompare sangue alla StraCeppa di MegaCazzo che pari gradire assai, essì.

Ed il corpo del terribile mostro del sesso si adagia sul tuo, alzandoti le braccia, puntando il temibile muso verso le ascelle liscissime, leccandole grugnendo, avvertendo in un sottofondo lontanissimo un sentore di vera ascella di maiala intrisa di eccitanti ormoni e tu sei rossa in viso mentre ti grugnisco ciò che sento, e  sei annientata, sei preda assediata dalle Truppe del Cazzo Rampazzo, mentre i metri di minchia sono già a quattrocentosedici da quanto ti sbatto e mi pianti le unghie nella schiena lanciando il rabbioso grido di guerra delle Quagliette Affamate di Cazzo e hai i lineamenti aggressivi e io, T.Rex arrazzato come pochi T.Rex al mondo, accelero il ritmo fottente, mentre sul collo ti si gonfia una vena e tu urli roca come se ti stessi sgozzando e devi fartene una ragione, Pavoncella Quaglietta dal piede che suona, perché se non vuoi che infili il cazzo dentro a corpi estranei me le dovrai togliere tutte e di brutto le voglie maiale che mi fioriscono dentro e te lo dico così come l’ho scritto e mi dici a denti serrati che non vedi l’ora di fare tutte le più luride porcate che vorrò e ti chiedo se hai voglia di cazzo e urli un SI’ che ti sentono in piazza e poi urli belluina DAMMI IL CAZZO-VOGLIO IL CAZZO!!! che credo aumenterà esponenzialmente la tua popolarità nel signorile palazzetto del centro città.

Tra le splendide tette campeggia una lucidissima macchia di sudore salato che mi affretto a leccare mentre tu, gonfia in volto, coi capelli bagnati, sudati, ti aggrappi al divano di pelle di cazzo di africano e richiedi, senza deroghe e senza sconti di essere presa ancor più bestialmente, usando l’espressione gradita SBATTIMIIIIIIII CAZZO SBATTIMI FORTISSIMOOOO alla quale io faccio corrispondere l’entrata della velocità Quasar22 e tu gridi come una maiala viva ai ferri, a capo riverso all’indietro e delle vene che paiono manichette antincendio sul collo. Gridi che VENGOOOOOO CAZZOCAZZOOOOO e io non termino, non interrompo, ne dò anche più di quello che ho e ti lascio sussultare epilettica per qualche minuto, ed il tuo grugnito diviene sibilo acuto al quale abbino un mio ringhio profondo che dona alle parole CAZZO SBORRO un’aria più sobria e tu mi accompagni, gridando che stai tornando a venire.

E cadiamo zuppi di sudore sul divano di pelle di cazzo di africano.
E’ così, mia sudicia gallinella dal culino odoroso, se non vuoi che io mi sollazzi con le troie esterne, dovrai divenir troia interna al fin di sollazzarmi e l’anno prossimo, a San Silvestro, offrirò a Kappa una birra belga in nome della saggezza e del Sacro Puttanesimo Imperituro.

Prendo fiato e ti dico ancora ansimante “Tutto bene a Rozzano, comunque?”.
Fai sì con la testa e ti siedi, con le braccia morte, approcciando ad un momento di fede che credo sia sintetizzato da quel “Cristo Santo” che dici con un filo di voce. D’altra parte, è Natale, c’è chi crede e chi no.
Poi ti giri, mi guardi e mi baci tenendomi la testa con entrambe le mani.
E io vedo che quasi ci sei a dirmelo e io sono pronto a risponderti, ma tu invece dici un’altra cosa, parimenti preziosa, seppur diversa: “Sei un animale” e ti accoccoli sul petto dell’animale medesimo.

“Pizza?” ti chiedo.
“Pizza” mi dici. E cominci a rivestirti.
“Niente doccia?” dico. E mi fai segno di no. E poi dici esausta “Se l’effetto è questo, chi si lava più?”

Oh sì, io la stra amo la mia pornoquaglia.
No way back.
Buonanotte a tutti.

14 commenti:

  1. Birra belga sia!
    ;o)

    k

    PS: ... ma sul serio a detto LE testuali parole, "sto tornando a venire!"?
    Perché io pensavo fosse una adepta della Sotis in fatto di lessico e bon ton, ma se si esprime così, guadagna punti.

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  2. già ho i miei problemi, poi tu mi fai cominciare la giornata con il cazzo durissimo...

    qua diventa difficile da gestire :(


    comunque, il fatto che si sia rivestita, sporca e appiccicosa, per andare a mangiare, è veramente un segnale rivelatore non indifferente!

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  3. k ti stupisci di uno "sto tornando a venire" dopo che nell'ordine ha detto:
    1 DAMMI IL CAZZO-VOGLIO IL CAZZO!!!
    2 SBATTIMIIIIIIII CAZZO SBATTIMI FORTISSIMOOOO
    3 VENGOOOOOO CAZZOCAZZOOOOO
    ?
    questa è una ragazza di 30 anni......
    :-)

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  4. Che ci vuoi fare Taz, certe cose - quelle in maiuscolo - visto il maestro sono ovvie, ma un "sto tornando a venire" ...

    Hai ragione tu, sono io l'antico!

    LOL

    k

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  5. silvia non taz. ero io silvia ad averlo scritto. silvia qui vedi?
    ahahah

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  6. Silvia, ma sono tutte così buongustaie le ragazze di 30 anni? iO ADORO IL TURPILOQUIO...
    Caspiterina sono proprio fuori dal mondo...
    Tazio, deduco che la Domi ha il divano di pelle nera o sbaglio?

    Saluti a tutti. GQ

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  7. Madò, ma come siete arrapabili! Ha! Ha detto solo "CAZZO" come "parolaccia", non me la sento di dire che si è in presenza di "turpiloquio". E quel "torno a venire" era, alla fine, una descrizione della realtà contingente. :}

    La Ade era la regina del torpiloquio, quella sì.
    Me la rifarò per voi (scherzo, scherzo).

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  8. @viaggiatore
    Non sai che sorriso quando ho letto che ti tirava il cazzo. Poi ho pensato a quella foto che ho visto e mi sono immedesimato in una situazione sulla tua pelle che lo ha fatto tirare anche a me.

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  9. penso che il sesso fatto con tutti i sacri crismi sia condizione necessaria ma non sufficiente. nel senso, una volta portata a termine l'introiettazione e quindi scopato tutto lo scopabile, se non c'è altro la cosa decade.

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  10. Fantastico. Sei un grande, non ho mai riso tanto. Avevo deciso di darmi all'astinenza e purificarmi per le feste, ma ci ho ripensato.

    B

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  11. @Psykhe
    Un'autentica ventata augurale di ottimismo, thanks. :-)
    Siamo d’accordo facilmente su questo. Però penso che i rapporti abbiano diverse fasi ed il nostro sia in quella del "fottimifottimi" a manetta che, diciamocelo, è una gran bella fase.
    Seguirà dell’altro, una volta sedati i bruciorini ano vaginal peniani, non v’è dubbio.
    E sulla natura di ciò che seguirà non ho indicazioni da dare, credo sia normale.
    Anzi, più che normale, credo sia una fortuna. Sai che due coglioni se sapessimo già tutto di tutto dell’altro?
    C’è gente che ci mette un’intera vita, noi ci conosciamo da un mese.

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  12. non voleva assolutamente essere un anatema :) e in fondo cos'è il mio piccolo commento terra terra in mezzo a questo mare di cuoricini palpitanti? ^^
    è che mi è rimasta in mente, e magari in questo caso non c'entra niente, una frase in un tuo post su giulia, credo fosse relativo alla prima volta che siete andati alla spiaggetta fluviale, in cui dicevi "benvenuta all'inferno" e il tono era amaro.
    il punto è che qui si parla molto di coinvolgimento, di storia etc. etc. ma a me pare che al momento tu sia solo preso da questo nuovo agnellino da trasformare, col suo beneplacito ovviamente, in una faina.
    è sacrosanto e ben venga che i primi tempi di una relazione siano dediti quasi esclusivamente al sesso sfrenato, però dovrebbe essere una cosa che va di pari passo con l'intreccio di trame comuni, qualcosa che nel momento in cui non si scopa si abbia piacere a fare altro insieme invece di fare la fine di jessica e ivano.
    questo non significa scoprirsi tutto insieme all'inizio e pianificare, nient'affatto. è altresì evidente che io sia un tantino cinica e tendente al nero con qualche rara sfumatina di grigio scuro, ma in fondo mi sembra di aver semplicemente detto come stanno le cose, no?
    se poi invece preferisci ti auguro un bel matrimonio e tanti figlioli (in realtà il moi augurio relativo al meglio per entrambi l'avevo già scritto).

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  13. Ma avevo capito! :)
    E’ che io qui scrivo delle emozioni più forti e, forse sbagliando, forse rendendo monocorde il quadro della Domi, tralascio altre cose che fanno parte di un vissuto quotidiano. Per dire, domenica è stata una bellissima giornata, densa di molte cose, ma qui ho scritto solo del semifeticismo embrionale incerto.
    Capisco che qui passa quel che ci metto, è ovvio. D’altra parte non voglio nemmeno che questo blog sia un diario di bordo di una petroliera, lo lascio “impulsivo”.

    Io non voglio trasformare la Domi in una faina, Psykhe.
    Forse questa è la prima volta che non avverto questa esigenza. Certo, il mio modo di intendere il sesso è decisamente più “aggressivo” del suo e credo che, come quando si mischiano acqua e vino rosso, si creerà un rosè che, a mio avviso, non sarà niente male. Per certo la cosa che mi strega della Domi è la dolcezza del suo carattere e questo mi dissuade dal voler tirare fuori da lei una faina. Che poi non credo che sarebbe una faina buona, ma solo un pasticcetto in cui si è rovinato del buono senza riuscire a tirare fuori qualcosa di veramente cattivo.
    Certo va detto che provocarla, pungolarla, trascinarla oltre i rituali canonici a cui sino ad oggi è stata abituata, è estremamente stimolante. Ma tutto dentro al rispetto della sua personalità, del suo carattere, del suo modo di essere.

    Per il matrimonio e i figlioli, beh, mi imbarazzo un attimino. Magari facciamo un check nel primo quarto del 2012? E ci sappiamo ridire? :)
    Oh, sempre Tazio sono eh.

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  14. ok, allora a fine IQ mi aspetto il forecast :D

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