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sabato 14 gennaio 2012

Appunti disordinati e schizofrenici di un venerdì sera comune e, per questo, straordinario

E poi c’era questa tipa, l’Anto, che é alta un metro e ottantacinque ed è un’appassionata di sport e forma fisica che quando s’è tolta il golfino, che faceva un caldo sahariano in quella taverna, c’aveva le vene grosse sugli avambracci depilati e le puppole dei bicipiti e a me fa un sesso malandrino. E’ bionda a caschetto arruffato e due occhi che sembra la Camusso, di ghiaccio.

Saverio, il padrone di casa, è uno di quegli sfigatoni single imperiali tutto figa in odore di frociaggine inespressa, col maglioncino figa, la casina figa (casina, c’ha una casa pazzesca, altro che) tutta in ordine e i denti bianchissimi figa, magrissimo figa, abbronzatissimo figa, tintissimo figa, che tutte se lo coccolano e lui è cordialissimamente freddo e scostante e, insomma, a me mi sta sul culo, ma anche alla Anto ho capito.

La Lizzy, invece, è proprio fighina fighina, piccolina, scurina, morettina, capelli quasi a spazzola, occhi verdi e un sorriso che ti compra e mi piace una cifra, sarà anche che ieri sera c’aveva il vestitino fantasia anni settanta senza calze e questo le vale un nobel da solo. La Lizzy è la morosa di Andrea detto Endi, che assomiglia ad Alessandro Borghese ed è un cazzaro sfasciato molto, ma molto, simpatico.

La cumpa mi scatena l’amarcord.
C’avevo sedici anni quando mi sono ingroppato la Monica che era la bruttina della cumpa dell’epoca. Non se la filava nessuno perché era bruttella, grassottella e tutti temevano di essere presi per il culo. Ci ingroppammo in una vecchio ricovero attrezzi agricoli abbandonato, una domenica pomeriggio di giugno. Era pelosa scura folta e la figa sapeva di talco. Ho avuto la certezza di aver assaporato un quid in più, perché dai racconti dei miei amici che si facevano le fighefighe, queste bambolotte rognavano nell’intimità, facendo le preziosine.
La Monica invece si spogliò completamente nuda senza pensieri di sorta e ci masturbammo tutto il pomeriggio.
“Sai che te rispetto a Claudio ce l’hai grosso il doppio? E poi te vieni e ti ritorna duro subito, lui veniva una volta e poi ciao, se ne parla domani”.
Claudio era stato il suo fidanzato per un anno e aveva la patente. La Monica aveva delle bellissime tette grosse, perfette. E all’interno dei sandaletti con le roselline lasciava l’impronta scura di sudore del piede. Rimanemmo fidanzati segreti per ben un mese.

La Domi mi dice che, secondo lei e la Roby, la Anto è lesbica, che non la vedono mai e poi mai con un uomo. Poi mi dice che devo andarle proprio a genio perché la Anto è famosissima per le sue serate autistiche.  Le chiedo se era la Roby quella che si fece i due amici in campeggio e la Domi ride e mi dice di sì. Non avevo dubbi, la Roby ce l’ha scritto in faccia che è uccellaia pro. La Anto me la chiaverei, comunque, e se non sono proprio rincoglionito patocco, penso che anche lei mi chiaverebbe. Però è sicuro, quella è bisex.

Alla Monica piaceva da morire farsi leccare la figa e a me piaceva da morire leccare la figa, sicché facemmo con gran facilità una società al volo. I pompini lei, invece, li faceva dimmerda perché non sapeva dare una continuità ritmica. Si fermava, mollava lì l’uccello e mi accarezzava la pancia. Pessima. Di mano era migliore e così, dicendole che preferivo essere smanazzato, abbiamo superato l’ostacolo.

Tornando indietro ho iniziato a masturbarmi in macchina e la Domi si è eccitata. Ci siamo infilati in una stradina di campagna e abbiamo scopato come due forsennati. La Mini è scomodissima per scopare. Era meglio se andavamo via col mio ferro.

La Monica non aveva dei bei piedi, ma io glieli leccai lo stesso, però lei temeva il solletico e così dovetti smettere di leccarglieli.
La Domi era senza smalto, ieri sera, però aveva il perizoma e gliel’ho messo dentro spostandolo appena, che a lei piace e anche a me piace quando il perizoma umido mi sfrega sulla pelle del pisello.
La Anto deve avere un culo d’acciaio e deve essere uno spettacolo nuda, con tutti quei muscoli.
Che bella la vita della cumpa, però.
Secondo me la Anto si depila.
Ho voglia di menarmelo.

1 commento:

  1. Ma povera MINI; adesso che ci penso, nonostante sia in garage da 2 anni, a me manca come alcova quella macchina li.
    Uè, Taz, possiamo fare graduatoria?
    IMVHO la migliore rimane la Dyane, aprivi il tetto e con un letto di stelle ti seguiva negli ondeggi anche se le meio maialate si son fatte sulla Pandina, ovviamente una 45 carta da zucchero, ma quanti anni sono?

    Già

    k

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