Pagine

venerdì 27 gennaio 2012

Interferenze

Mi è appena venuta in mente una cosa che riguarda la Vale.
Nei momenti d’oro con la Vale si faceva del sesso di altissima qualità devo proprio dirlo. Godevamo come due Bambi Culattoni e ci buttavamo giù delle signore chiavate da premio nobel.
Una sera (ripeto che andavo d’accordissimo e d’amorissimo) al termine di una sudata epica, io le dissi: “Se tra di noi dovesse finire e per qualche motivo ci dovessimo lasciare, sono convinto che continueremmo a vederci per scopare” e lei sorrise e disse “Facciamo un patto allora. Se ci dovessimo lasciare e anche se dovessimo metterci con altri, io e te continueremo a scopare in segreto” e ci facemmo un taglietto sul polpastrello dell’indice siglando questa immane cazzata col sangue.
Perché immane cazzata? Intanto perché non s’è mai verificata, com’è ovvio che sia. Secondariamente perché quello che facevamo noi a letto non era sesso puro, ma era inquinato dall’amore.
Quindi se sottrai l’amore dal mix ti rimane in mano una cosa strazzonata che non desta nessun interesse.

Il sesso migliore, quello perfetto, perfetto per un sessuomane intendo, perfetto per me quindi, è il sesso privo di sentimento superiore all’amicizia. Certo, vi è da discutere se esistano sentimenti superiori all’amicizia, è vero, però passatemela, amicizia < amore.

Negli anni di gioventù avevo una scopamica con la quale ci facevamo delle trombate di soddisfazione siderale per entrambi. Garage, scantinati, camporella, soffitta, nel capanno degli attrezzi di suo padre.
Era perfetto. Era implicitamente sancito che ciò che ci facevamo era per una soddisfazione genitale.
Lei era carina e io bellissimo, ma se anche fossimo stati due cessi, ci andava bene uguale.
Era un chiavare animale, basico, istintivo. Senza pudori, né remore, senza spiegazioni, né giudizi.
Si godeva, punto.
Noi sì che potevamo prometterci che avremmo chiavato tutta la vita.
Lì sì che la promessa avrebbe funzionato alla grande.

L’amore interferisce.
Interferisce con la serenità, l’esistenza, i rapporti, il sesso, i soldi, la creatività, la spontaneità, la salute.
E finchè l’interferenza è positiva, siam tutti contenti.
Ma valutato dove va a interferire, se interferisce negativamente è come il cancro.
E qualche volta ci scappa il morto.
E io lo so bene.

1 commento:

  1. Quello che noi chiamiamo amore deve essere solo il desiderio viscerale di continuare a scoparselo/la 24H a vita. Deve essere un profondo atto di egoismo. Se è amore vero, quello che guarda al bene dell'altro, non può funzionare. Un partner non è un figlio.

    RispondiElimina