Son ragaaaazzi

Mentre mi contorcevo nelle mie questioni esistenziali, sento provenire del gran chiasso dall’ufficio della Betta. I due Guasconi, che si sono ritrovati e ciò è bello, perché è come se Cip e Ciop si separassero e poi tornassero assieme, che Cip e Ciop son due scoiattolini culissimi, è arcinoto nell’ambiente, è come se Bibì partisse per il militare e poi tornasse a riabbracciare Bibò, perché anche Bibì e Bibò sono culi, si sa, insomma i due Guasconi Loca e Costa, Costa e Loca, che uno dei due è culo e lo so io, sono lì che importunano la Bettona.

“Daaaaaaaai Betta, con l’accento ruspante, dai…. Ti do dieci euri se lo dici” le dice il Loca.

“Sèèèèèèèèèèèèèè, dieci euri” dice la sesuale “mò per dieci euri puoi anche andare ben sai dove eh”

“Vabbè vabbè vabbè, venti, daaaaaaaaaaaaaaaai Bettona che sei perfetta a dirlo te” insiste il Loca.

“Minghiaoh Betta ce ne metto venti pure io minghia edddddaaaaaaaiiiii” appoggia il Costa.

“Non-se-ne-fa-ni-eeeen-teeeeee andatemo a lavorare mascalzoni!” ride la Betta Sesuale.

E curioso come una donnola raggiungo il bivacco di manipoli.

“Io non voglio sapere di cosa si tratta, ma ci metto sopra sessanta euri” dico innocente e distaccato.

“Alla grande oh Bettona, c’hai già la cento euri, per dire una frase oh!” negozia il Loca seduto davanti alla Betta.

“Minghiaoh Betty e poi che mica è che dicevi ‘na cosa che non esiste eh” ricama finemente il Costa.

“Edddddaaaaaaaaaaaaaaiiiiiiiiiiii con l’accento ruspante edddddddaaaaaaiiiiiii” spinge il Loca.

“Non vedo soldi, sento solo chiacchiere!” riprende con piglio da rizdora la Sesuale. E tutti tiriamo fuori la grana. Lei sorride come sorriderebbe Gekko e poi aggiunge altre condizioni.

“Se lo dico, vi togliete poi da torno e andate a lavorare tutti?” sempre con aria da Rizdora Sesuale. E i Guasconi giù a fare nod-nod come i cagnini da cruscotto.

Attimo di silenzio interminabile. Ho la certezza che si tratti di qualcosa di lercio, ma ignoro cosa. La Betta scruta negli occhi del Loca, è lui il predestinato. Io e il Costa siamo fruitori collaterali. Siamo il capitale.

Si alza in piedi e appoggia i gomiti alla scrivania, protendendosi in avanti come se stesse per essere inchiavardata alla pecora.

Mentre appoggia il primo gomito, che si vede un canale di Suez che toglietevi di mezzo, mormora un “A me…” che comincia a darmi un’idea, poi appoggia l’altro gomito, occhi fissi in quelli del Loca, Suez profondo come le fossa delle Marianne “… mi piace….” pausa a bocca schiusa e occhi che si fanno un po’ a fessura e poi via, emilianissima e roca  “…. Il cazzo…..”  che la valvola mitrale mi va in risonanza e poteva bastare così, ma invece no, solleva le sopracciglia sempre con gli occhi a fessura “…. grosso….” e poi, mentre sono certo tutti eravamo in standing ovation chiude sussurrando “…e duro…..”  e poi pausa.

“Cristo” dice il Loca.

Niente dice il Costa.

Niente dico io.

Osserviamo la Belva Sesuale ritornare a sedere con un lurido sorriso di soddisfazione provata per aver messo al tappeto tre (3) maschi solo con la voce. Eravamo tutti a smanazzare nell’RVM mentale che l’aria viene rotta da un “E aloooora???? Non avevate detto che andavate a lavorare???? Forza, alè, alè, fuori!!!”

E usciamo tutti.

E rapiniamo una birra a testa dal mega frigidè e facciamo il punto nel mio ufficio, che è l’unico insonorizzato. I due Guasconi sono fibrillanti. Chiudono la porta.

“Dai dai dai fai girare” dice il Costa.

E il Loca tira fuori un affare scintillante che, dopo un po’ di tentativi, mormora.

“A me… mi piace … il cazzo … grosso … e duro …”.
E lo mormora in loop. Qualità ottima.

“La metto come suoneria quando mi chiami te culattone”  ghigna il Locakiller rivolto al Costa.

Eh beh.

D’altra parte, “minghiaoh Costa mica è che diceva ‘na cosa che non esiste pure pettè eh” siglo definitivamente.

"Minghiaoh senti da che cazz di pulpito porco****"

Che conti, che gran signori, che stile, che spessore.

Adoro questo ambiente raffinato.

Mi eleva.