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giovedì 8 marzo 2012

Etere


Assai rischiosa l’intrapresa nella quale ho deciso di cimentarmi.
E’ rischiosa al pari della nuotata che fa il bimbo quando gli tolgono i braccioli, poiché non sa se galleggerà.
E così io, nella miseria della mia vita umana, non so se resisterò senza etere. Mi piace l’immagine dell’etere che ha suggerito B, fa molto bohemien, fa molto mali dell’anima sottili e dannati di fine ottocento, mentre io sono solo un comune psicopatico di provincia preda della sua depressione autodistruttiva.
Sono stufo di questa pletora di merdose mantenute del cazzo che mi ingolfano le sinapsi facendo leva sulla mia bestiale fame di sesso e che non valgono umanamente un cazzo.
Anzi no.
Valgono il tempo della mia vita del cazzo di merda, quindi sono assai più costose delle battone che valgono cento, duecento.
Cifre finite. Contro cifre infinite.
Io voglio nuovi stimoli.
Io non reggo più di quattro giorni senza stimoli.
Ma questa volta sono esigente.
Perché mi corre il dubbio che gli stimoli che ammetto come degni alla corte dei miei neuroni liquefatti non siano stimoli così degni. Ho il sospetto che la mia capacità di giudizio stia vacillando.
Voglio che qualcuno mi faccia mettere in moto il cervello e lo spinga ad andare contro mano. Voglio confronti, spunti, contraddittori, voglio imparare, voglio soffrire contorcendomi perché il nuovo non è nelle mie corde e invece voglio che lo sia, voglio partecipare attivamente ai miei pensieri, voglio invitarmi ad esprimermi la mia opinione anziché subire incessantemente i non punti di vista altrui, formulati lungo non pensieri, all’interno di non cervelli.
Sto perdendo creatività, giro a vuoto, sono un clerk che si alza, caga, lavora, cena, chiava, dorme e si alza.
Se continuo così sono morto e allora tanto vale che mi faccia seppellire vivo in qualche cazzo di discarica radioattiva del cazzo, attendendo che anche il marginale dettaglio del fisico si spenga.
Vaffanculo.
Non me ne frega un cazzo.

4 commenti:

  1. IMVHO sei in quella fase della vita dove se fortunati si raggiunge la amara consapevolezza che non c'è nessuno all'altezza dei nostri desiderata. Aggiungo, "sopratttutto", alla fine non ne vale comunque la pena dannarsi per cercarla.
    Trovati un gioco tutto tuo e dedicatici.
    Mi raccomando, tuo tuo.
    Non ne racconti qui, non ne parli li, te lo tieni per te, il tuo personalissimo segreto.
    Un giorno lo lascerai agli eredi, se ce ne saranno, ovviamente.

    Provare per credere.

    k

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  2. Ma perchè sento rumore di una grossa falciatrice? che cazzo stai decespugliando?
    Il costa ormai lo hai già regolato....

    Mbha. :)

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  3. anch'io mi facevo la stessa domanda di Redda, qual'è stato l'evento che ti ha causato simile sbalzo d'umore?
    Non per farci i fatti tuoi...Un abbraccio GQ

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  4. Sarai pure un comune depresso di provincia ma spleen da vendere...ti preferisco così, più vivo di quando eri preso dalla tua rabbia di sesso e seduzione (poca, in effetti). Non sono una psic e neanche una mammina premurosa ma la mia impressione è che tu abbia anestetizzato il dolore scopando selvaggiamente da quando hai avuto sentore dei casini con la tipa, senza fermarti a riflettere pur di evitare la botta. L'anestesia non serve, come il giochino privato, non fa differenza se lo scrivi o no.

    B

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