Pagine

mercoledì 21 marzo 2012

Miss Milly e la restaurazione del decadentismo


“Sono davvero felice e sorpresa di vederti, Tazio” mi sussurra sorridendo ampissima, con le labbra nere e lucide, tra le quali scintillano le bianchissime zanne perfette. Acconciatura anni cinquanta, ombretto nero marcatissimo, ciglia lunghissime, abito di seta nera fasciante, lungo sino ai piedi. Calze con la riga, scarpe a punta chiuse, una Ava Gardner di bellezza disarmante.

La Casa ha subito un profondo processo di restaurazione. Milly si è riappropriata dei suoi privilegi, operando una riconfigurazione sanguinosa. Ma non così sanguinosa come avrebbe voluto Milly. Perché anche lei deve fare i conti con la crisi, perché anche i piaceri depravati e libertini soffrono della crisi.
Le Sorelle ora hanno due gradi: le Sorelle dal Collare Nero e le Sorelle dal Collare Rosso. Le prime sono numericamente inferiori alle seconde ed assumono un ruolo di caporalato, controllando ed assumendosi la responsabilità delle azioni delle Sorelle dal Collare Rosso che vengono a loro affidate.
Le Sorelle dal Collare Nero hanno mansioni di accoglienza e gestione (anche dei compensi) delle Serate e si concedono solo in particolari condizioni e con particolari permessi di Miss Milly. Le Sorelle dal Collare Rosso, invece, hanno mansioni di manovalanza (pulizie, spese, rassetto generale) e sono a disposizione degli Ospiti e delle Ospiti.
Il rango degli Stalloni non ha subito variazioni. Anche loro dipendono da Sorelle dal Collare Nero.
Un matriarcato di amazzoni goreane.
Solo Milly è Miss, in quella casa. Nessun errore più.

La ex Miss Cora è stata graziata, dopo l’ineludibile sadica punizione. Ed ora è semplicemente Cora (o Cora La Troia come la chiama elegantemente Milly a segno che tutto è perdonato) cioè una Sorella dal Collare Rosso e ora fa ciò che sa fare meglio: la prostituta. Anche la sinistra Sofia è una Sorella dal Collare Rosso. Ripudiata da Inquieta per le sue scivolate extra Casa, ha ottenuto la concessione di prostituirsi, almeno sinché non avrà dato la tesi. Esilarante.
Grande riduzione del numero, in ogni caso. Repulisti di fondo. Grande accento dell’est tra i Collari Rossi.
Molta figa, comunque.

Milly mi racconta tutto, a voce bassa, sulla soglia del salotto verde. Certe cose si possono dire solo ad amici fidatissimi come me. Poi, a un tratto, le balena un guizzo negli occhi e mi dice “Vieni, ti faccio vedere una cosa” ed io la seguo. Blocca una Collare Nero e le bisbiglia qualcosa e poi entriamo nel suo ufficio e ci sediamo aspettando. Milly accende una Gauloise Caporal senza, impestando l’aria.
Dopo cinque minuti la Collare Nero torna, portando con sé una creatura aliena totalmente nuda, per poi andarsene inchinandosi.

Non so dire quanto fosse alta. Issata su quelle platform estreme, poi, sarà stata due metri senza esagerare. Asciutta e longilinea, due gambe da sogno, seni inesistenti, un culo ricavato da una sfera tagliata perfettamente in due metà sulle quali è stata poi stesa la pelle. Pelle nera. Meravigliosa, opaca, calda, pelle nera di afro americana, figa da svenire come solo una donna che ha dell’afro dentro di sé sa essere. Mi ha ricordato la migliore Grace Jones, pericolosamente androgina, seppure in chiave umana. Testa rasata, con la mohicana da Marines. Bocca carnosa, viso allungato, stupendo, espressione dura, arrabbiata.
E poi il tocco alieno: lenti a contatto colorate, di un verde così innaturale da essere irresistibili.

“Lei è Habana, Tazio, la miglior puledra della mia scuderia. Peccato che sia in transito, vero Habana? Saluta il Signore, Habana”

Habana.
Se non ce l’avessi avuto mezzo duro a guardarla così stupendamente nuda, mi sarebbe venuto da ridere.
Habana.

Milly l’ha restaurata proprio bene la decadenza della casa.
E’ una grande manager, mi inchino.
Anche con secondi fini.

5 commenti: