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giovedì 1 marzo 2012

Primo marzo morto


Cazzo che arietta primaverile che c’è. Tredici gradi, a quest’ora, in Marzo appena principiato.
Ma che bello, dico, no? Goderselo senza illudersi, perché da domenica si mette dimmerda.
Evabbè, già sappiamo come funziona, ne abbiamo visti un po’ dei Marzo in vita nostra.
Vi porto notizie dal Lussemburgo, dove pare non vi siano notizie. Non si sa niente del ritorno e, anche per questa assenza di notizie trans europee, la telefonata è stata breve e sintetica, chiusa con “Ciacciaocicciciacciao ti chiamo domani è qui il Ruggi”.
Bah, dico tra me e me, “bah”.
Mi puzza ‘sta cosa e, essendomi fatto la doccia stamattina e considerando che io sono un tipo che non puzza, credo che la puzza venga da altrove, tipo dal Lussemburgo.

Bene.
La mia nonna diceva sempre “Si fa la torta con gli ingredienti che si hanno” che non sbagliava mai, la mia povera nonna. Sicché ho posto alcuni punti di fondo. Il primo è che mi sono rotto il cazzo di lavorare come un mulo da mane a sera trascurando la mia pubblica vita privata, mentre il secondo punto focale, secondo ma non per importanza, è che io stasera devo chiavare. E schizzare con un’espressione gioiosa e sudata.

Per cui, micro analisi.
Sul fronte delle bagasce, ove scrivesi “bagascia” in qualità di nome collettivo che sottende l’insieme conchiuso di una Ale, una Ines e una Nica, nessuna speranza di spremere qualcosa.
Molto bene, ne prendo atto, qualcuno leggendo riderà e gli scapperà un “te l’avevo detto”, che già la sento, ma non importa, prendo atto anche di questo e mi faccio coglionare come, forse, ma dico forse, mi merito.

Spostiamo quindi l’attenzione altrove.
Una soluzione moda: una scampagnata sulla Susy, assieme al Costa, come ai tempi della Vespa PX. La prendiamo, ci montiamo di sopra, ci facciamo un giro e due penne e poi la riportiamo in garage.
Ha un senso, ha un suo perché.

Un’altra soluzione classic è quella di farsi un bidè e andare a troie stradali. Che anche qui c’è il suo perché e lascia, oltretutto, spazio o a magici revival (Cocò, Sami per dirne due note) oppure lascia spazio all’avventura e all’esplorazione, avvolti nel turbine di Putains sans Frontieres.

Rimanendo sul free of charge, invece, c’è la proposta old memories, che consiste nell’andare a farsi offrire un altro caffettino dalla Giulia e, una volta tolte le batterie all’androide autisico, approfittare per esplorarle i bargigli nelle mutande calde e odorose di femmina matura con le vogliette sozze.

C’è poi sempre un pacchetto wild, destinato a un pubblico desideroso di esperienze forti e brevi, che vede una telefonata alla Squaw ordinandole di farsi un accurato bidè e di raggiungere la mia magione. La versione wild ha anche una variante wild premium platinum plus che è destinata a coloro che riescono ad ordinare alla Squaw le intime abluzioni e il rimorchio qui anche di un’amica di pari famelica troiaggine.

Per finire, esiste il sempre presente pacchetto Desperate Tennessee che consiste, al prezzo di una bottiglia di bourbon, di raggiungere la casa dalla Vichi e, con la medesima, spartirsi il superalcol mentre si fa mischiarella dei fluidi retto-genitali-salivari-urinari.

Insomma, amisgi, sei pachetu di uferta per Tasiubelu e andrà a finire che mi tiro quattro belle seghe coi porno della Divina Sasha Grey andandomene a letto presto.
Vi succhio rumorosamente gli apparati riproduttivi e vi do appuntamento a domani.

3 commenti:

  1. E non ho nemmeno aperto bocca. Pensa te :)

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  2. Versione Wild con correzione, le presti uno strap-on e ti fai sodomizzare, eh?

    k

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