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martedì 17 aprile 2012

Sinossi del martedì solatio


Oh bene, le diciannove. Molto bene, anzi. La giornata è stata buona, c’era il sole, Matt ha fatto un ottimo lavoro, ho avuto un pranzo interessante e una chattata con una persona con cui è sempre gradevole confrontarsi. Una persona adulta, seria, intelligente. Raro da trovarsi, credetemi. Ci sono tanti di quei fantocci che blaterano giudizi stucchevoli e consigli buffoni, in giro.

Bene, il martedì è andato, pensiamo al mercoledì. Ma non senza aver prima passato una serata al mio Circolo Culturale, che non so se si scrive col trattino, Cul-turale, oppure tutto attaccato.
E’ martedì, la serata che da tradizione millenaria viene dedicata al Circolo, eh.
Questa sera, se non sono cambiate le cose, dovrei rendermi disponibile ai palpeggiamenti immorali, luridi e famelici di quattro insospettabili e blasonate signore agè che non hanno dimenticato il sapore della ciccia di maschio. Ben vengano. Non chiedo di meglio che accontentare anziane e affascinanti signore con pizzicorini alle molli ostrichette.

Poi vedrò il da farsi, confidando ancora di poter espandere la conoscenza (in senso biblico, si intende) con la Signora Bionda che mi appare disperdersi in alto mare a causa del marito che non si decide a portare con orgoglio quelle benedette corna che lei a vario titolo gli offre con la consueta classe. Incontrerò sicuramente la Donna Bestia, Alcyator, Raphaèl, la Milly, forse Habana, Jezhebel, la Cora.Che bello essere soci onorari di un Circolo Culturale che, in alcuni tratti, meriterebbe più il titolo di Circo Culturale o di Corte dei Miracoli Culturali.

Mi vestirò di nero, anche se informalmente.
Non voglio mettere a disagio i Signori che saranno vestiti tutti di scuro od al massimo di fumo di Londra.

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E quando cito il fumo di Londra, quando cito il fumo di Londra, ahhhh, quando lo cito la mia mente vola oltremanica, plana sulla metropoli olimpica e, dopo alcune evoluzioni acrobatiche tra gli occhi trasognanti del pubblico pagante, si ficca decisa nel carnoso buco del culo accogliente della mia Skizza Squinzy Squinzia.
Che tra un’ora staccherà con tanto di sirena metalmeccanica e mi chiamerà.
Che lo sa che poi esco e vado al Circo Corte dei Miracoli Cul-turali.

Contegno, Tazietti, che là non si ride.
Aria compassata, esprimi sofferto erotismo, su. Che se no se n’hanno da male.
Dimenticavo l’angolo Slow Food: stasera rigatoni al ragù alla Solita.
Cazzo che tradizionalista, che borghese, che blasè che sono.
Buona serata a tutti.

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