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mercoledì 23 maggio 2012

Serpe schifosa


La troiamadre è rientrata alla base.
Ma vi rimane giusto il tempo di sciacquare i perizomi intrisi di sborra equina e poi fa prua per Roma, perché per artiste del suo calibro l’Emilia terremotata non si addice, no.
Ma io mi chiedo: ma che razza di famiglia dimmerda è? Papy vive coi cinesi da più di un anno e mi auguro anche che si sia trovato un’amante, che le cinesine ci sanno fare gran bene col sedere.
Mamy è arsa dal sacro fuoco dell’arte e, su questo assunto auto referenziale, impersona la più deleteria delle caricature radical chic: mai ferma, mai stabile, sempre in giro per corti e reami altrui a mischiarsi con la decadente borghesia incartapecorita, corrotta e spiantata, ma sempre sostenendo un ruolo “rivoluzionario”. Eccerto. E' cciovane.

Ma per l’amor di Iddio, ragazzi, ripigliatevi.
Oppure fate la straminchia merdosa che volete, ma lasciate in pace la Skizza.
E invece no.

“Allora? Ti sei trovata un lavoro?” esordisce che non ha nemmeno appoggiato le valige.
“No” risponde la Skizza, che fa male a risponderle, perché quella gode a trascinarla nella tana del lupo per seviziarla.
“Figuriamoci. Sarei svenuta se avessi sentito un ‘sì’. Ma hai cercato almeno?“ con aria indispettita e schifata.
E la Skizza cambia stanza, perché la Skizza non cerca la rissa. O meglio, bramerebbe quella fisica, con la quale spettinarle il culo a calci, ma dato che non è possibile, resiste verso quella verbale, perché l’ha capita gran bene, ha capito alla perfezione che quella si diverte.

“Io esco” dice la Skizza, al limite dell’umana sopportazione, dopo non aver ricevuto nemmeno non dico un “hai avuto paura?”, ma nemmeno un “come stai?”.
“Non prendere la macchina che potrebbe servirmi” gracchia imperiosa la troiamadre.
“Non preoccuparti, non ne ho bisogno, me ne hanno prestata una” le risponde sibilando di fiele la Skizza, a due millimetri dalla faccia.
“Ah!” – sbotta la granputtanadimmerda – “posso facilmente immaginare il come mai di tanta generosità… Generosità con chi sa essere ben generosa, immagino…” ghigna velenosa e cattiva.

Ed in questi casi, quando si tira la corda a mille, quando si spacca per il gusto di sentire i cocci sul pavimento, spesso esce la verità. Già. E la verità è uscita dalla bocca della Skizza. Già.

“Sei una serpe schifosa, mamma. Vergognati.”
Nessuna replica.
Almeno quello, cazzomerda.

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