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mercoledì 30 maggio 2012

VAFFANCULO


Una botta bestiale, da cagarsi addosso, tanto per essere chiari e diretti. La terra non smette di tremare e a me non smettono di girare i coglioni. Ieri è stata una giornata devastante, con i nervi sfibrati e una parossistica caccia alla notizia, tutti shockati e tutti sfiniti. A pomeriggio alle 16:00 ho convocato una riunione di gruppo e ci siamo guardati nelle palle degli occhi. Cazzo facciamo? Trasferiamo la baracca? Spostiamo centinaia di migliaia di euro di attrezzature non nostre altrove? Abbiamo una scadenza importante e a quelli non gliene fotte un cazzo se qui si trema. Cazzo facciamo? Dove cazzo andiamo? Il Costa propone di trasferirci armi e bagagli in Calabria dove in due giorni potremmo sistemare un piccolo capannone industriale che sa lui, ma a me pare un gran cazzata. Cosa ci mettiamo a fare? Quelli che scappano dal terremoto verso una zona ad alta sismicità? Cerchiamo invece di rimanere concentrati e di tirare dritto, dico io. Questa roba finirà, o no? E se non finisce e ci moriamo sotto tutti, vorrà dire che era l’ora. Non risulto simpatico e me ne rendo conto, sicché dico che chi vuole tagliare la corda la tagli, ma me lo dica subito, perché devo trovare sostituti e alla svelta.

Poi ci si tranquillizza e si aggiorna e allora vado verso casa, dove mi sfracello i coglioni di sentire, ovunque, il riproporsi assurdo dei seguenti incessanti quesiti ridondanti come se si fosse in una voliera piena di pappagalli:

  1. Si poteva prevedere?
  2. Come mai sono crollati i capannoni?
  3. Seguiranno altre scosse?

Certo che seguiranno altre scosse, cazzo, cosa ne dite? Vi pare che la situazione stia migliorando? E per quanto riguarda le previsioni ve lo dice il Tazio: un cazzo si poteva prevedere, la sismologia è la scienza del “forse” e del “ma tu pensa, hai visto?”, è una scienza esatta come io sono una Orsolina. Quindi è inutile frassinare il cazzo ai sismologi, quelli stanno lì a vedere quello che succede per cercare di ottenere modelli probabilistici, non so se è chiaro il termine: probabilistici. E ne ho il cazzo gonfio di sentir chiedere incessantemente se tremerà ancora a uno che mi risponde che è probabile che vi saranno scosse di magnitudo superiore allo zero, perché non gli si può nemmeno strizzare il colon a ‘sta gente, che mica li fanno loro i terremoti, questi li studiano dopo che si sono verificati.

Bene.
Tutto ciò premesso, vado a tentare di capire con quanti cazzi di giorni consegneremo in ritardo quella merda di commerciale, perché ho tre personaggi fuori controllo che se cade una cazzo di biro per terra si lanciano giù per le scale. Non gliene faccio una colpa di certo, non è che io sono propriamente rilassato, intendiamoci. Certa è una cosa: io non voglio più essere informato, né guardare più la televisione, né ascoltare più la radio e adesso tolgo anche quel cazzo di feed di Twitter dal blog.
A che cazzo serve?
Se arriva la botta saremo i primi ad esserne informati.

Bonjour.

3 commenti:

  1. Mi dispiace, so cosa vuo dire sopravvivere ad un terremoto devastante, da piccola. In bocca al lupo!..Ce la farete lì...

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  2. cavolo... si è sentito anche qua.
    non oso immaginare quello che state passando...

    mi auguro davvero che il peggio sia passato.

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