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martedì 18 settembre 2012

Ed alle sette parlò

"Senti Taz, io ho pensato e ripensato e onestamente questa cosa così non va perché tu soffri come un cane e io non è che mi diverta come una pazza, come da stronzo mi hai detto ieri sera, che non mi diverto sia perché pesa pure a me e in più mi fa star male che tu stai male"

E con una premessa del genere mi sono scivolati i reni dal buco del culo e si sono spiaccicati per terra.
Ma poi continua.

"Il fatto è che tu sei tremendamente pigro e non esci dagli schemi e questo è un problema, sai? A te andrebbe bene che io scattassi come una molla il venerdì e venissi giù  e poi riscattassi come una molla la domenica e tornassi su e io questo lo farei pure, sinceramente, ma alla fine sarei distrutta fisicamente e anche economicamente. Per cui dobbiamo trovare una soluzione, una soluzione definitiva che cambi questo stato di cose."

La soluzione definitiva. Taccio e ascolto.

"La soluzione è semplice e implica un tuo piccolo sacrificio, se lo vuoi fare. Ascoltami: il prossimo week end io scendo, che ho già beccato un low cost. Rimango da te, poi domenica parto. Il week end successivo non ci vediamo e il successivo ancora sali tu. Senti, in questo modo ci vediamo ogni quindici giorni e tu dovresti muoverti solo una volta al mese, non è intelligente come cosa? Poi chi lo sa, magari nel week end "vuoto" ti viene voglia di salire, oppure io trovo un low cost, chi lo sa? Ma intanto ci garantiamo di vederci ogni quindici giorni. Perché sinceramente, Taz, io l'ho apprezzato il discorso che mi hai fatto circa l'autonomia, la gestione, la responsabilità, la crescita personale, ma cazzo, se questo significa vederti una volta ogni tre mesi perché tu non vuoi fare il "papino", beh, a me messa giù così non mi va un cazzo. Per cui eccomi, sono qui a gestire in autonomia e con responsabilità soldi e tempo nei limiti che ho, ma tu devi venirmi incontro, perché te lo chiedo io."

Resto sospeso e poi d'un fiato dico: "Proposta accettata, sottoscritta e benedetta" e sortisco una risata a schiocco.

E poi parliamo, parliamo, parliamo.
Mi dice che con la Sara avrebbero trovato un appartamentino con due stanze da letto, che sarebbe un paradiso, ciascuna nel suo letto, ma costa di più e lei non se la sente, perché al momento il danaro lo vuole piazzare in altro modo e poi non è finita la prova e, anche se crede che la confermeranno dai segnali che riceve ogni giorno, ci crede solo quando sarà nero su bianco e poi mi dice che devo prendere in considerazione anche un'altra cosa, mi dice che lì è un altro mondo, diverso, fertile, vivo, che dovrei accarezzare anche l'idea di fare una valutazione, di ipotizzare l'opportunità di trasferirmi perché lei mi conosce ed è certa che farei il disastro lì e mi permetto di dire che è assai probabile che io lì faccia un disastro, magari non nel senso in cui lo intende lei e tiriamo le dieci al telefono.
E sono stato bene, mi ha guarito l'emorragia, adesso ho bisogno solo di un po' di convalescenza tra le sue cosce e nel fine settimana mi curerò.

Poi chiudo e rifletto.
E capisco che invecchiare non è scovare qualche capello bianco, ma è irrancidirsi attorno alla parsimonia che si adopera nel dosare energia e espansività. Questa distanza è un problema per me, ma mai una volta ho tentato una razionale pianificazione di una possibile soluzione perché io, l'uomo adulto che invecchia, attendo di mietere le mi tranquille soddisfazioni senza sforzo, almeno nel campo affettivo. Sono stato seduto sul culo di pietra a piangermi sino al momento in cui la Skiz non ha preso in mano la situazione con l'energia a fondo perduto che si ha a ventiquattro anni.
E oggi sono felice.

7 commenti:

  1. meno male che c'è lei :)

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  2. A tutela degli incapaci, dici. Concordo.

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  3. L'idea di voltare pagina e trasferirsi lì non è male. Almeno andare a dare un'occhiatina...

    B

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  4. non incapace, solo disabituato e forse disilluso. ma fortunatamente lei sembra avere la testa a posto per tutti e due ^^

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  5. Grande Chiara, ti ci voleva proprio un bel discorsetto. Sono felice per Te. Per Voi. JiF

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  6. MMM, non vorrei dire niente ma...cosa ti avevo detto io??
    Vedi, io e la Skizza la pensiamo uguale, ti abbiamo proposto la stessa soluzione; il fatto di vedervi e pianificare anzichè aspettare a tempo perduto non è sminuire quel che lei sta facendo, solo alleviare il peso della distanza e vedervi di più!
    Come siamo concrete noi giovini ;)
    un bacio tà, so tanto contenta che finalmente hai capito :*

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