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mercoledì 26 settembre 2012

Le stategiche manovre di riavvicinamento di quel mago del Loca

Pomeriggio proficuo, quello di ieri. Prenotato tutto, domani sono a Londra, albergo e volo, ritorno boh.
Poi cena alla Solita, la Marghe Marghera culata come sempre, culata oversize, culata paradise, che mi si intosta il pistone martello pensandola nuda e alla pecora. I soliti pensieri che mi vengono alla Solita, mangiando il solito.
Poi raggiungo il wine bar dove trovo quel manipolo di ominidi a cui passo lo stipendio mensile che si sollazzano con la Sognasugna, poiché se è pur vero che i rapporti con la Siusy si sono congelati, quelli con la Sognasugna rimangono belli vivaci. E così mi unisco al tavolo spermatozoicovulazionale e offro un giro.
Attori: Costa, Loca, Zack, Max, il Sa-arti e la regina della samba canarina. Livello della conversazione a meno sette, drammatico, la porca fa la porca ad ogni occasione e i montoni scalpitano e insufflano ormoni e sudore inguinale, grugnendo parole senza senso.

Alle undici, dopo abbondante bevigione interrotta da sporadica spinellagione, scatta la fase operativa del piano X21-Mount e come un sol uomo tutti si alzano, direzione casa del Costa, regola di ingaggio fottere in gruppo la bella maialera.
Oh Taz, dai cazzo, ci sta, che la facciamo, cazzo Taz dai, dai cazzo Taz, dai Tazzo caz, daz Cai Taz e mi avete rotto i coglioni, non ci vengo per una somma estesa di ragioni, prima tra tutte perché la bisteccona mi sta sul cazzo in maniera insopportabile e poi voi nudi coi vostri insulsi cazzetti mi deprimete, fanculo Taz, fanculo voi, chiavatevela e non infastiditemi la genitalia.

E così il set porno di quarta categoria parte e va, con la bella letamaiera che schiamazza risate attorniata dai verri in calore e io rimango a leggermi Repubblica sorseggiando in pace sublime un bel bicchiere di Chardo. Che meraviglia.
La Malika mi fa gli occhi e i sorrisi da dietro al banco e io rispondo facendole gli occhi e i sorrisi e mi sa che va a finire che una botta gliela dò perché é tanto carina e bellina e chissà come saranno i suoi piedini e mentre sento Mastro Rampazzo che sostiene entusiasta i miei progetti, entra dentro una stanga di bionda alta tre metri, capelli corti, vestito champagne al ginocchio, coprispalla di makramè color corda e due sandali fottimifottimi da prima pagina sul Carlino di oggi. Compra le sigarette, poi si gira e mi guarda con un sorriso Colgate anni settanta e mi alzo e ci baciamo sulle guance, ma guardati sei splendida, anche tu, ha-ha-ha, come stai?, bene e tu?, sto benone, dai siediti che ci facciamo un bicchiere, sì ma sto pochissimo che domattina devo essere in piedi all'alba, va benissimo, prego.

La Emy. Sì la Emy ex morosa del Loca, in ex odore di matrimonio, la Emy che faceva i festini, ma rimanendo sul suo, cioè chiavandosi solo il Loca, la Emy che pare che il terremoto abbia contribuito ad un riavvicinamento col Loca, la Emy che quando viene citata tutti giungono le mani e alzano, devoti, gli occhi al cielo come se si parlasse di Bernadetta Soubirous o direttamente dell'Immacolata Beata Vergine Maria Santissima Dal Ciel Mandata. Perchè la Emy è una figona cosmica, va detto, sottoscritto, ribadito e inciso nella roccia.
E' veramente un tronco di gnocca mai visto.

E chiacchieriamo. Di tutto. Persino del Loca affair e mi sorprende l'apprendere che la Mistica Emy manco per la capocchia di cazzo del formichino pensa di rimettersi con lui e, anzi, è pure parecchio contenta della sua singletudine e allora io, mentre lei parla, penso a quel branco di dissociati che, invece, favoleggiano riavvicinamenti che sulle medie distanze porteranno a un rinsaldamento e mi dico che l'uomo maschio è davvero un coglione miope, ipermetrope, diplopico, strabico e presbite.
Poi parliamo di lavoro, di famiglia, anche di politica e poi lei mi dice "Taz non sai quanto mi dispiace, ma devo andare che domattina alle nove devo essere a Bologna" e io mi alzo con lei e poi lei si ferma e mi dice "Ce l'hai il mio numero di cellulare?" e io rispondo di  no, che non sta bene avere i numeri di cellulare delle morose degli altri, lei mi dice scemo ridendo e comincia a dettarmelo e io scrivo diligente e poi lei mi dice telefonami subito che così c'ho il tuo e io eseguo, ma che bel quadretto di amici carissimi, che figa da ischemia, anche una sua narice è sensuale.

Poi lei va, io pago, flirto con gli occhi con la Malika e esco, esco pensando se solo solo la Emy fosse entrata un dieci minuti prima quanto sarebbe stata orgogliosa di quel tavolinetto di amici e come si sarebbe precipitata a salutare la Sognasugna, così vicina come stile e classe e bellezza a lei e se fosse solo entrata quel dieci minuti prima, la manovra di riavvicinamento col Loca, seppur in palese dirittura d'arrivo, avrebbe subito un'accelerazione decisa, credo, no?
Ma che rincoglioniti.

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