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giovedì 18 ottobre 2012

Se qualcuno coglie un fiore per te

Alle ventitre e quattordici, che stavo zappando il satellite e anche il digitale che non c'era una beata mazza di nulla, un messaggino entra nel culo del mio parlàfono che vibra godurioso come un alce culattona.
Era un messaggino d'oltre manica che recava una sola parola: "Skype?".

Bene, mi dico, due chiacchiere con la mia caccoletta odorosa ci stanno. E così rispondo "Sure!" e mi addresso al Mac. Piripiripiripò e vualà, sono nel soggiornino della casina di Londrina e quella lì con le cuffiette affogate nei ricci è la mia sozzettina che mi dice ciao e mi schiocca un bacio a tre centimetri della telecamera.
Ma che belli il progresso e la tecnologia, però, a pensarci eh. Sì, lo so, sono i vecchi bacucchi che hanno dei momenti di presa di coscienza su queste cose, ma oh, a me m'era venuto. Indosso anche io l'aggeggio e chiacchieriamo, ciascuno rollando la porra per conto suo, ma insomma, sempre meglio che nada de todo.

Fumiamo, chiacchieriamo, ci raccontiamo, ridiamo, sbadigliamo e poi a un tratto mi prende un arrazzo improvviso e una voglia viscerale di sussurrare porcherie immonde alla Skizzetta, la quale dal principio ride, ma poi pian pianino comincia a mormorare "madoooonnnna Taz" che io lo so che quando si va invocando la Vergine, si sta diventando un po' vacche e così persisto, perseguo, incalzo e mi ritrovo con un mattarello che se c'era Giovanni Rana mi assumeva subito mettendomi alla direzione della divisione SfogliaVelo, ma Giovanni non c'era e così , con l'abilità di produttore nota worldwide, trovo l'angolazione perfetta per mostrarlo alla Skizza, la quale non rimane indifferente e comincia a grugnire e snocciolare in maniera assolutamente dettagliata la checklist di cose che avrebbe fatto al mio Pistone se solo avesse potuto e, da lì, il delirio.

Ah la tecnologia!, la tecnologia!, che permette a due umani distanti 1600 chilometri di denudarsi e masturbarsi come due calamari in calore, sbrodolando nelle cuffiette dell'altro i più turpi programmi per la settimana della ricongiunzione, tempestandosi l'un l'altro i neuroni con situazioni complesse, ma non impossibili, dalla sauna porno allo swinger club, dal massaggio Nuru per coppie, all'acquisto di ingenti quantità di giocattoli in un sexy shop dove è ammessa la nudità ed il sesso tra gli scaffali, a gloryhole e peep show e avanti, avanti, avanti, sino a che la tensione era tale che animalescamente sono cominciati a fioccare i primi piani e i dettagli, gli insulti, il turpiloquio e la bestemmia e poi, dai cazzomerda che vengo troia, maiale schifoso schizzo frocio di merda, troia bastarda ti farei cagare l'anima a colpi di cazzo nel culo e, serenamente, avvolti dall'ammore e dalla tenera passione, veniamo come due armadilli ipertesi.

E poi rimaniamo lì, col fiatone, nudi con le cuffiette in testa e questo quadro mi evoca un po' di surreale tristezza.

"Sai che la tipa qua" e fa segno verso la casa della cavallona a cui darei una botta "deve averci il Sybian?" mi dice con la faccina lurida.
"E tu come fai a saperlo?"
"Perchè oggi sono rientrata alle sei che sono uscita prima e dalle scale sentivo come un motoscafo, un rombo sordo insomma e poi a un certo punto ho cominciato a sentire che veniva, che sembrava che la stessero sgozzando"
e sorride marcia.
"Un vibratore non fa tutto quel casino, è un Sybian" aggiunge facendo di no con la testa, sempre sorridendo lurida.
"Potreste diventare amiche" le dico con un video porno genere lez mature/younger che mi si confeziona nella mente.
Si avvicina allo schermo, seria.
"SEI UN PORCO!!" e poi click, chiude Skype.

Al che, pur compiacendomi della sua instabilità mentale, la richiamo. Piripiripiripò e piripiripiripò e piripiripiripò e piripiripiripò e stavo per prendere il telefono e scarnificarla quando la connessione si apre e mi trovo in primo piano il sacro culo nudo della Skiz, con i suoi sacri buchi in evidenza e, sorpresa delle sorprese, nel sacro buco del culo vi era infilata una penna biro che termina con un fiore di plastica e una vocina bambina minkia in cuffia mi dice "Ero andata a cogliere un fiore per te amore porco".

E' una squilibrata, è evidente. D'altra parte se non lo fosse non potrebbe stare con me e io con lei.
Io adoro il suo squilibrio e non potrei più vivere senza.
Massimo il 27 sono su, mi manca troppo.

Ha colto un fiore per me, che cara.
Quando si è romantici come noi è un attimo.

1 commento:

  1. sono gesti bellissimi...sei un uomo fortunato !!! GQ Buona notte, io cado a pezzi...

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