Pagine

mercoledì 13 febbraio 2013

Piccole considerazioni reloaded

Non per essere il bastardo che so essere alla perfezione, ma agevolato da questa giornata di solitudine casalinga dovuta ad un turno della Skiz e al lavoro vero della Sheera, ho provato a prendere tutti gli elementi che stanno sul tavolo e a mischiarli, con la tecnica del mix and match tanto cara ai pubblicitari.
Calendario alla mano, ripercorro il breve periodo, notando che il 2 e 3 febbraio ero a Manchester a dare la lieta novella del mutato asset societario.
Poi scorro ancora il medesimo e mi rendo conto che il 5 febbraio la Skiz viene "licenziata" e che appena il 6 rientra a Londra, intridendosi di disoccupazione appena attutita da quest'impieghetto studentesco facile da ottenere per chiunque.

Ecco, questo pomeriggio mi sento di ritoccare le considerazioni mattutine.
Non è una deadline, una linea temporale, quella che intendo pormi, no.
E' un budget in danaro.
Un budget oltre il quale nessuna deroga è ammessa.
Un budget oltre il quale, se il Tazio e la Skiz non avranno un lavoro e un autonomo sostentamento, si chiude.
Anzi, io chiudo. Chiudo i cordoni della borsa.

Seguitemi un momento.
Se la Skiz fosse rimasta a Manchester, impegnandosi e facendosi sistemare da qualche parte come account in quella agenzia di prestigio interplanetario, che scenario si sarebbe configurato? Innanzitutto uno stipendio coi controcazzi, che non mi pare dettaglio da sottovalutare. Secondariamente un approfondimento nel tessuto d'alto livello di questo mestiere merdoso. Insomma, dei bei passoni in avanti.

Il Tazietti, di suo, a quel punto, avrebbe anche potuto accettare (è un esempio) un bel lavoro termporaneo a Milano, Parigi, Madrid, Dresda, Berlino e persino a Brisighella. Tazio lavora, Chiara lavora, tutto si paga, si è in binario. Ma così?
Così il Tazietti, qualsiasi cosa gli capiti, la può prendere, ma deve continuare a cacciare le ghinee per mantenere la costosissima Londra, a prescindere se egli vi alberghi o meno.
Per cui, ecco che parliamo di budget.
Mica un budget da fame, intendiamoci. Ho deciso una somma importante. Molto importante, ma che se non si fa nulla per contenerla, potrebbe finire diciamo in due mesi? Uno e mezzo? Ma anche meno se ci mettiamo una vacanzina che mi meriterei, eccome se me la meriterei.
Sì, perchè io il budget lo fisso, ma mica lo risparmio eh. Assolutamente no.

Per cui portiamo a livello di tensione di rottura un eventuale ragionamento, magari fatto con ottima fede, non mi permetterei di dubitarne MAI, ma pur sempre un ragionamento errato che contiene una distorta concezione di rete di protezione usabile non per la protezione, ma come materasso.
E io non sono una rete di protezione da usarsi come materasso.

Per cui, budget.
Lei non è mica una cinciallegra che si svaga, intendiamoci. Fa, briga, telefona, spedisce. Sì, sì.
Ma alla fine, nella vita, quel che conta è il risultato.

Vuoi fare l'art? Benissimo, trovati da fare l'art e fatti pagare come un vero art.
Non trovi? Non chiedermi deroghe, dilazioni, comprensione o altro. Il lavoro ce l'avevi e te lo sei bruciato. Per cui, risolvi.

E adesso un bel caffettino di moka.

3 commenti:

  1. non fa una piega..

    io invece mi prendo un caffé chimico dalla macchinetta e brindo ai vostri futuri impieghi.

    Bonsoire mon ami.

    RispondiElimina
  2. L'analisi è perfetta, quanto mi piace quando anal-izzi caro Tazio, ma mi sfugge la logica della condotta della Chiara. Hai un poker d'assi e lo butti via? Questa è una cosa da approfondire (con Lei). Buona permanenza a Londra. GQ

    RispondiElimina