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domenica 24 marzo 2013

Il pascià di Parìbar

Ho cambiato camera.
Sento la pioggia sul tetto.
Giaccio morente sul letto.
Stasera no, non la vedrò. Aveva una cena da amici. Già programmata. Ma mi piace così.
Non so nemmeno se uscirò per cenare.
Hammed mi dice che se voglio una cena snack me la fa portare in camera.
Ma non da Bertille, lei non ci sarà sino a domani.
Voglio sciogliermi, anonimo, nella notte.
Senza dar traccia del mio esistere.
Nessuno sa, la verità. Nemmeno il cielo che mi guarda da lassù.

Sì, cena snack sia, amico Hammed.

6 commenti:

  1. giusto per dirti che anche se non lascio commenti, leggo sempre; leggiamo, simo ed io, e commentiamo tra noi. non commento qui perché quel che avevo da dire l'ho già detto a suo tempo; nel frattempo, tutto cambia, ma in realtà nulla cambia: tu resti sempre inquieto e non troverai pace finché.

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  2. infatti, ganfione, lo penso anch'io. finché? scusa la banalità della domanda :-)

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  3. Importante che lo sappia lui, tutto il resto è noia come diceva il Califfo. GQ in partenza

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