Pagine

mercoledì 13 marzo 2013

Punteggiature puntiformi dei punti delle puntate precedenti

L'unica cosa che detesto di Parigi è il freddo.
Biologicamente sono programmato che, a marzo, comincio a sentire la temperatura esterna alzarsi, mentre qui continua a gelare e a gelare di brutto.
Ma nei bistrot è caldo, sì è caldo.
La ragazza di colore, molto bella e dai tratti delicati, flirta col ragazzo di colore, bellissimo maschio erotico. Lei ha sbagliato, si è messa i collant tinta carne e sembra malata. Di un bel cioccolato di sopra e poi spuntano quei piedi color cappuccino. Ma tanto lo sa, appena è nuda diventa sfolgorante. Anche lui, con quel bel sedere rotondo. E chissà che bel cazzo avrà.

Da due giorni mi sono addentrato nei complicati meandri del mio ruolo lavorativo sotto copertura. Il Mentore ha ragione ad avermi mandato là, ci sono moltissime cose strane. Prima tra tutte: non ho un ufficio. Perchè? Perchè nessuno ha detto a qualcuno che dovevo averne uno. Anzi, nessuno ha detto a qualcuno che io sarei arrivato, però loro, pur non essendo gentili, mi ignorano senza complicazioni. E poi il "capo" non c'è. Chi è il capo? E' forse un socio? No. E' il direttore di produzione. E siccome al momento non si sta producendo, lui non ha nulla da dirigere e quindi non c'è. Dov'è? Non si sa.
Per cui io sto lì, in sala riunioni col mio portatile e ogni tanto esco. E appena esco, qualsiasi assembramento si disperde e le porte degli uffici si chiudono. Gradevole incarico, vi pare? Oggi, per esempio, ho deciso di non andare. Non voglio che si abituino ad una mia regolarità.

Il weekend londinese è stato interessante. Abbiamo affondato la vanga affilata nelle reciproche carni ed abbiamo raggiunto il livello di pareggio informativo, accompagnato da una costruttiva consapevolezza del bene e del male. Ma, nel nostro caso, il bene ha vinto sul male e siamo ancora, felicemente e volutamente, assieme. No, decisamente non posso, per la mia anima, stare senza di lei. E viceversa. Com'era il titolo di quel film? Amore tossico. Anche se noi non siamo tossici di eroina, ma ciascuno dell'altro.

La bella finladesina l'è a Praga a girar porno. Ho la sensazione che non la vedrò mai più e la sensazione che non mi mancherà affatto.
La cameriera del bistrot ha le gambe muscolose e non indossa calze sotto la gonna nera dell'uniforme. E' biondo platino spennacchiata, ma sotto si vede una ricrescita nera corvina. E' sempre imbronciata e per nulla socievole. Quando risalgo in camera, dopo aver cenato lì, mi faccio una sega pensando di incularla nel mezzo del bistrot, con tutti attorno che guardano e urlano incitamenti infoiati e selvaggi.

Sì, forse dovrei tornare in analisi, come qualcuno ha saggiamente commentato da qualche parte.
Però mi trovo discretamente simpatico e non mi farei mai più un torto del genere, visto che sono così dopo esserci già stato.
Fra qualche minuto arriva la signora a rifarmi la camera, per cui adesso trasloco di sotto, faccio colazione e poi, magari, ci si sente dopo.
Bonsgiur.

1 commento:

  1. se il passo non lo facevi tu, lei lo avrebbe mai fatto?
    me lo auguro.

    RispondiElimina