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venerdì 26 aprile 2013

Boogie

Il caldo è africano, la notte pure, l'umidità è tropicale, la birra europea, poi arriva dal dietro e si siede davanti, a quel tavolo, annoiata, nera notte, con addosso un tubino verde mela che va dalle tettine alla base delle chiappe del culo e c'ha uno stacco di coscia che è un insulto alla fisica dei corpi, ma un elogio alla chimica dei miei ormoni e mentre la guardo sento che mi si intosta la Minchia Rampazza e sono felice di sentirla reagire, di ritrovarla dopo tanta calma meditativa e allora incrocio i suoi occhi e col capo faccio un cenno in merito all'andare di là e lei, scazzata e infastidita, alza il culo e viene da me ciabattando su quegli zatteroni, si siede sulle mie gambe e mi dice che il biglietto farebbe 50 e io rido e le infilo una mano tra le cosce di seta e mentre salgo le dico che 50 è un biglietto per due e che io sono uno e quindi le dò 25 e lei allarga le gambe lasciandomi toccare la sorca nuda e pelosa e mi dice che io c'ho il prezziario vecchio e che anche con la riduzione non si fa meno di 30 e io dico ok e lei si alza e mi prende per mano e andiamo di là.

Un triangolo a puà di ciuffi di pelo arruffati, palline di pelo in un triangolo perfetto, sfere solide e triangolo piano, la geometria dell'Africa odorosa di piscia, sudore, chiavate luride e l'Odore di Donna che bevo, lecco, annuso, mi ci bagno la faccia e mi ci inzuppo la lingua, mordo succhio e lecco, fotto di lingua, di dita, nel buco della fica rosato e nel buco del culo tinto d'inchiostro, mia sensuale Gazelle che giaci a gambe aperte e mi lasci godere del tuo odore selvatico, erotico e selvaggio, sublime droga, straordinaria esperienza religiosa e mistica più di qualsiasi messa latina.

Ti mangio, vorace, lento, insaziabile e tu cominci a godere e ti sento e questo mi esalta, mi piace sentire le tue dita tra i capelli, mi piace come inarchi la schiena a occhi chiusi, mi piace come guardi il mio Cazzo Randello Martello Rampazzo quando mi alzo a mostrartelo duro come la roccia calcarea del Mozambico Orientale e tu lo guardi dritto negli occhi e lo prendi in bocca in un soffio e mi tiri la pompa più calda, salivosa, scivolosa e golosa del mondo conosciuto e anche di quello sconosciuto.
Hai la bocca più carnosa, calda ed eccitante di qualsiasi fica bianca, succhi con abilità incredibile, me lo tiri a Marmo carrarese del tipo Ultraduro e poi scarti un gommino e me lo metti con la bocca, che te l'hanno insegnato i bianchi dimmerda, poi scivoli sulla schiena e mi guardi con gli occhi del Delizioso Peccato e apri le gambe e io ficco il mio Asso Di Bastoni Rampazzi nella tua Fica Sovrana e ti chiavo.

Respiri e mi guardi e ti alzo le braccia e te le piego sopra il capo e ti lecco le ascelle africane, l'afrore del sesso crudo, delizia per naso e lingua e ti impalo spingendo la Trivella Imperiale sino in fondo, sino a che chiudi gli occhi e apri la bocca e emetti una gutturale "A" gentile, ad indicarmi che la cappella ti sta entrando nella cervice e sto chiavandoti l'utero e questo fatto di perforarti finchè ce n'ho mi eccita in maniera mistica e sublime ed iniziamo a traspirare lucidandoci a poco a poco, nel bollore del sesso e nel calore dell'Africa Nera.

Ti sollevo le gambe e me le appoggio sulle spalle, spingendo forte, in fondo, voglio toccare il fondo dell'utero e tu mugoli piacere e il profumo africano dei tuoi piedi mi trasforma in una Bestia da Monta e ti sbatto, sudando, godendo del tuo sudore che ti rende nera lucida, come fossi coperta d'olio e spingo, fotto, lecco tra le tue dita e godo e tu ti aggrappi e mi dici quasi timida "Oui" e allora girati di fianco, senti come entra, senti come scivola, ti masturbo fottendoti e tu rantoli, e io sbatto e frullo, tutto dentro, tutto nella tua fica, nel tuo utero, voglio che godi bambola d'ebano, voglio godere e allora girati, cagnetta pecorella, senti come ti scivola in fondo?, sì lo senti eccome, con quella stupenda schiena sudata e quel culo superbo in mezzo al quale sorge quel gnocchetto nero che voglio scopare assolutamente e ti giro, mettendomi di schiena, senza uscire dalla tua fica e ti metti a cavalcare selvaggia, sbattendo forte per sentirlo meglio, per sentirlo come ti piace, per prenderlo tutto fino in gola e ti accarezzo le piante dei piedi bianche, e le chiappe del culo nere e ti alzi di scatto, ti giri, ti impali di nuovo, rivolta a me, piegata su di me a fottermi la bocca con la lingua grossa, mentre il tuo bacino sbatte e cominci a venire ed è meraviglioso sentire come godi, come lo prendi, che c'avrei voglia di sborrare anche io, ma invece no, aspetto e quando sei venuta ti schiaccio di pancia sul letto e ti lecco il culo, ti fotto con la lingua e ti sento che ti schiudi e quando ci punto il cazzo tu mi aiuti, entri col dito, ti allarghi mi guidi e sento il caldo del tuo intestino vellutato e scivolo e tu spingi e ti inculo, prima lento, poi più forte, ti inarchi ragnetta, lo prendi, tutto, ti muovi sensuale a occhi chiusi e sei talmente bella che mi fai venire in due colpi e ti vengo nel culo sbattendo e tu mi inciti a venire, vieni, vieni, vieni, vieni.

***

Giaccio con te su quel letto puzzolente di sudore e sborra e vivo un momento d'estasi sublime. Sudati, affannati, nudi, abbracciati.
Chi non sa di cosa sto parlando deve assolutamente scoprirlo.

Fermiamo il tempo.
Disperatamente, finchè ci riusciamo.
Poi torniamo di là e c'ho voglia di te più di prima, incantevole Gazelle.
Adoro questo posto.
Sì.

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