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mercoledì 10 aprile 2013

Lenti progressi e pensieri normali

Ho dormito tutto il pomeriggio. Ho sudato, anche, per cui penso che una botta di febbre mi sia venuta.
Però adesso mi sento bene, dopo la doccia.
Ho capito che il segreto è mangiare leggerissimo: mi sono fatto dare del riso scondito e ho mangiato un filet mignon appena scottato. Perfetto.
Certo che, adesso che sto bene, non riesco a dimenticare una frase dell'ottimo Massoud di ieri: ti consiglio questa maison che ci sono anche dei bei ragazzi giovani, se ti interessano.
Sono solo terrorizzato sul concetto di "ragazzo giovane" di Massoud, non vorrei che scivolassimo su un terreno che odio e che mi inorridisce.
Però se si trattasse di bei ragazzi marocchini di vent'anni, con quella bella pelle ambrata e i capelli rasatissimi, il discorso cambierebbe eccome. Con quei sederini tondi e sodi, magri, sarebbero assai interessanti.
E poi i marocchini hanno dei bei cazzi, magari non enormi, ma belli, coi peli neri ispidi.
I cazzi enormi li troverò in Senegal, invece.
Mi vengono i brividi solo a pensarci.
Devo portare pazienza e assaggerò il serpente nero, che non vedo l'ora di sentire sin dove me lo sento dentro.

Rimane fermo il fatto che sono a Casablanca, a quattro passi dalla medina e che il pensiero di giacere con un paio di bei ragazzi arrapati non mi lascia indifferente. Sono solo le diciotto, devo andare per gradi. Devo valutare come mi sentirò più tardi, perchè in ogni caso gli sbalzi termici ci sono.
Al massimo mi affiderò al famoso canale 133 e mi darò piacere da solo, come una vecchia dama inglese pervertita con il suo fallo di avorio.
Ad averne uno saprei già dove sarebbe saldamente conficcato.

Massoud, Massoud, tu mi ucciderai.
Meglio che faccia il sacco per la laundry, va là.

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