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martedì 28 gennaio 2014

Sic transit

Cado sul letto del mio hotel superlusso 70s ieri sera alle dieci, quando d'improvviso il pArlàfono squilla e vibra, percorso da un sozzo piacere intestinale, lampeggiando sullo screen un nome che avevo dato per disperso dalle tremolanti notti dannunziane: Milly.

Rispondo.

Dall'altro capo una donna che ansima, in palese eccitazione sessuale, mi dice "Ciao… amore… come stai? … " e ansima, ansima, ansima. "Milly!" esordisco io, squillante "che piacere! Io sto bene, ma tu? Tutto ok?", con quella limpida idiozia allegra propria di Topolino e qualche altro citrullo.

"Tutto bene… il mio schiavo mi sta scopando alla pecora… è ingrifato come un toro… volevo mi sentissi godere… ", che è un pensiero delicato, se ci pensate.
"Ne sono onorato, Milly" ribatto con americana idiozia "spero tu ne goda moltissimo".
"Cazzo sì Tazio…" cupa e quasi al collasso bronchiario "vorrei il tuo cazzo nel culo… a secco… mentre lui mi scopa la figa… " e capisco che la situazione volge ad un'immantinete conclusione. Infatti, di lì a qualche secondo, Miss Milly comincia a ringhiare come una cagna, insultando lo schiavo che, pur non proferendo parola, grugnisce come un cinghiale maremmano, a imperituro segno della sua venuta.

Pausa.
Silenzio, ma non completo. Ordini secchi, mal percepibili dal telefono forse mollato rovescio sul materasso, ma poi dopo un po', ecco.
Click, flamm, sbuff. Sigaretta.

"Come stai Tazio?"
"Di merda, Milly. Pensa che per campare sono a Milano a fare il galoppino e vivo in albergo. E tu?"
"Di merda, Tazio. Pensa che per vivere faccio la puttana, ma il mercato è pigro."
"E lo schiavo?"
chiedo io, Topolino.
"Un hobby" dice lei, Crudelia.

Miss Milly è caduta, come le dee.
Niente più Casa, niente più Madame Inquieta, niente più Habana, niente.
Modesta zoccola di provincia senza giro, specializzata in sozzure dolorose.
Malata di piacere, come me.

Non ho osato chiedere l'età dello "schiavo".
Ma mi sono immaginato un panzuto funzionario di banca pallido-verdastro,  dalla peluria grigiastra, con in testa un improbabile cappuccetto di scai con una cernierina Rìrì.

Sic transit.

2 commenti:

  1. io mi immaginavo un aitante ventenne glabro e palestrato ...

    Ma è risaputo che non ne capisco un cazzo :(

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