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giovedì 27 febbraio 2014

Io, il Giargiana

Ieri.

"Ellamadonna, ma che cazzo ti è successo??" mi chiede appena ci incontriamo. Spiego fumosamente, un'aggressione da parte di alcuni balordi, blahblah.
"Figa, serio?" mi risponde il cerebroffeso.
No, scherzavo, mi sono truccato così per carnevale Grantestacciadicazzo.

Poi discutiamo di lavoro nel suo ufficio e mi dice che sono stato "una spada" nel sistemare alcune cose, poi tira fuori "la piotta" e mi dà un altro acconto e poi mi chiede "Uè allora ti spari il weekend lungo? Torni giù? Figa fai bene, tu che puoi, io c'ho degli sbattoni qua che non puoi capire. Seeeeenti, bisogna che mi lasci giù il B [la Mercedes classe B, ndr] che il Fritz mi torna a casa sabato, ma non ti mando mica indietro col treno come i barboni, ti do' il Thema del Sergio che tanto lui va in montagna col Range."

E dammi che cazzo vuoi, basta che vada avanti quando serve, indietro quando serve e si fermi quando serve. E mi dico: certo che 'sti ganassa dimmerda fanno tanto i fighi e poi per Milano girano in Thema che neanche i rumeni se la filano e poi vanno in montagna con la Range Rover.

"Figa, s'è fatta una certa, te lo mangi un boccone al volo con me? Ti porto in un posto dove fanno i migliori panini di Milano, nonchè del mondo" e la mia risposta è risultata inutile e allora andiamo.
"Andiamo dal De Santis in Magenta, ti verrà un orgasmo", ma anche no, per quello ho già la struttura a casa.
E andiamo in questo posto intasato da settemilacinquecento persone, carino, ovviamente sopra le righe (un paninaro col il dipartimento ricerca e sviluppo mi fa ridere il culo), panini buoni davvero, compagnia pessima.

"E alloooooora? Cosa ti aveva detto lo zio? Sono o non sono da segno della croce i panozzi? Figa guarda quella lì che culo che c'ha, una statua. Perchè vedi, Tazio, qui aMilaaano esistono solo due cose: la figa e il fatturato, tutto il resto son giargianate."
Giargianate. Atto compiuto dal Giargiana che è lo spregevole sfigato che non si fa l'aperitivo in Corso Como.
Una merda.
Io, insomma.

Poi schizziamo velocissimi perchè lui c'ha degli sbattoni in office e io vado al solito garage a ritirare 'sta cazzo di Thema, passando prima per l'albergo a raccogliere i miei poveri stracci.
E, una volta giunto nel garage, imparo una cosa nuova.

La Thema non è più quella del 1986 che manco i rumeni. No.
E' la macchina del Presidente della Galassia. Io la chiamavo Flavia, ma mi spiega il garagista che adesso chiamano Flavia la cabrio e Thema la berla.

Mi appropinquo alla guida e lascio questa città meravigliosa, questa gente meravigliosa, questo clima sublime e, grazie a questa Thema berla nera con gli interni di epidermide di scroto di caribù (la parte più liscia), nessuno si accorgerà che il Giargiana sta tornando nella sua lurida sfiga dimmerda.

Tutto ciò è stupendo e io sono davvero fortunato.


La Thema in uso dal Giargiana

15 commenti:

  1. Ma se Milano ti fa così schifo, CHE CAZZO CI STAI A FARE?
    Ah, per i soldi? Perchè nella scopereccia e lenta provincia non c'è un cazzo di lavoro?
    Ecco, allora grazie per non sputare nel piatto in cui mangi.

    Un giargiana milanese che della sua città è ancora innamorato, nonostante tutto.

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    1. Qualche piccola puntualizzazione, qui e lì.
      Innanzitutto ci terrei a sottolineare che io a Milano lavoro, non sono assistito gratuitamente dalla Caritas, per cui se ci rimango "per i soldi", è perchè questi milanesi mi ci hanno portato per quello che gli dò in cambio e questo concetto si chiama incontro domanda offerta e vale ovunque, quindi ANCHE a Milano.
      So che per un milanese è durissimo abbandonare il delirio che chi lavora aMilaano deve gratitudine alla città. Gli anni '60 sono passati, sai? E mi spiace informarti che non sono andato a Milano con la valigia di cartone a mendicare un lavoro porta a porta, ma me lo hanno proposto e io ho accettato perchè ho ritenuto l'offerta vantaggiosa economicamente.

      Secondariamente, vorrei rimarcare che io non odio Milano in termini architettonici o topografici. Non odio nemmeno TUTTI i milanesi, sia chiaro. Io non sopporto questa plettora di buffoni milanesi con il loro slang idiota, una presunzione cannibale ed incontenibile e la vuotezza cerebrale pneumatica. Chiedermi di esser loro grato e farmeli piacere è sottoposto al medesimo ragionamento: che siano loro grati a me che gli ho detto di sì.

      Poi, da emiliano, vorrei segnalarti che nella mia provincia/regione "lenta e scopereccia" (scopereccia lo capisco, ma lenta?) il lavoro c'è, nonostante il terremoto, nonostante il disinteresse, nonostante la 'ndrangheta, nonostante la crisi vigliacca, nonostante tutto. Mi spiace, ma i fatti non sostengono questa voglia lombarda di dare dei barboni falliti agli emiliani (mi pare di essermi già imbattuto con una tronfia varesotta attorno a questo tema). Informati su cosa significano emilia e romagna a livello industriale NAZIONALE. Informati.
      E poi fai un giochino: togli da Milano tutte le dipendenze da multinazionali estere e le banche e fammi sapere cosa si produce.

      Dai su, toglietevi 'sti paraocchi e cambiate disco che la strada è lunga.

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    2. La verità è che Milaaaaano è davvero come la definiscono gli stereotipi.
      I milanesi parlano davvero come scrivi nel tuo post (fiiig,a che sbatti, dopo la call devo andare a un ape ma meno male che con oggi stacco presto e siamo tutti su a Saint Moritz a casa del Giangi...).
      Altrettanto vero che Milano è, architettonicamente, ùrenda, soprattutto se paragonata a qualsiasi altra città italiana che non sia Sesto Calende.
      Ancora, è vero che un certo tipo di milanese vive ancora negli anni '60, credendo che Milaaaano sia il centro del mondo, e non ha mai messo la testa fuorimilano, tipo Londra, Berlino, NY, Mosca, ma basterebbe anche Madrid, Barcellona o Dubai.
      Detto ciò, e siccome non tutti possono andare a NY, Milano è - nel suo piccolo - un po' più avanti rispetto ad altre realtà italiane (tipo Roma).
      E poi, a Milano c'è anche dell'autoironia (andate a vedere su Facebook la pagina de Il Milanese Imbruttito, io la trovo divertentissima...).
      Infine, se Milaaaaano non fosse così orribile, io non sarei qui a congtare le ore che mi separano dal momento in cui potrò staccare, caricare il mio SUV e partire per l'Engadina (il vero milanese sborone non dice "Saint Moritz", dice che va "in Engadina", e chi capisce, capisce...).
      Dai, ragazzi, litigare su Milano mi sembra quasi come litigare su Apple vs Samsung, Juve vs Roma, mare contro montagna, figa o culo: c'è del bello in tutto... (io voto culo, se mai interessasse).
      Hip.

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    3. Ma infatti, Hip.
      Io scrivo di quello che sento e che non reggo e, volendo, potrebbe esserci anche del da ridere. A me onestamente non mi viene del gran da ridere, però la vita è unammerda e si sa, mica sempre va dritta.
      Mi spiace che anonimo si incazzi, perchè se dico che mi sta sul culo una certa categoria di personaggi, mica ho pronunciato un'eresia eh. Fatto salvo che anonimo non consideri Milano e i ganassa una religione, che forse è anche probabile.
      Parigi, Londra, NYC, ciascuna c'ha i suoi, sia chiaro.
      Però io adesso sono aMilaaaaano e parlar male dei newyorkesi che vanno negli Hamptons mi parrebbe fuori luogo.
      Viva il culo amico Hip, sia in trasmissione che in ricezione.

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  2. Taz-visione condivisibile a pieno...

    qui a Torino c'è l'invasione di supermanager stile Bocconiano che arrivano da Milano e devastano ditte storiche un tempo eccellenza europea e mondiale.

    Con la loro supponenza, con il "ghe pensi mi", con l'abitudine a far solo girare soldi e non imparare a lavorare, distruggono tutto poco a poco.

    Emilia e Romagna (tocco io con mano in questo periodo), sono forse la parte d'Italia in cui possiamo riporre le nostre speranze per il futuro.

    (E poi magari anche il Piemonte, quando la FIAT se ne andrà del tutto però)

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  3. Allora belli questi post infuocati. Dico la mia anche se gliene frega un cazzo a nessuno. Su Milano ci sono molti miti, alcuni veri altri falsi.
    Possiamo discutere della bruttezza di alcuni quartieri della delinquenza che gira di Pisapippa (come lo chiama Grillo) che riuscirà a fare pure peggio della Moratti e su questo sono d'accordissimo. Odio i toni esasperati, però. Per cui concordo con il concetto: non ti piace Milano checcivieni a fare? Tazio, sai mi piacerebbe conoscerlo chi ti ha commissionato il lavoro, ma non riesco a conoscere te, figurati...I Cumenda stile Cumenda ormai non ci sono più (il bravo Guido Nicheli è morto da aaaaaaaaannni)) il resto sono solo caricature, vedi Briatore che è di Cuneo ( e non so nenache se ha fatto lì il Car:::) Per Hip che vai in Engadina, potresti anche rimanerci non soffriremmo la tua mancanza. A Viaggiatore che so essere una persona molto intelligente (amica in comune dixit) ma tutti i Bocconiani sono milanesi? Non penso proprio. Buon week end a tutti. GQ

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    1. No, no, no, pian GQ.
      Tu sai che ti voglio bene e che quando scrivi io ti leggo eccome.
      Toni esasperati non ce ne sono, caro mio. Così come non c'è la necessità di insinuare che i milanesi che mi hanno cercato sarebbero da conoscere poichè hanno cercato ME, ergo speciali idioti, mon amour.
      Non siamo all'asilo, fidati. Ho visto molto più mondo ti te, di Anonimo e di K messi insieme e so collocare perfettamente i mattoncini in ordine di importanza, oltre a saper usare una certa relatività comparativa che in voi non noto.

      "Non ti piace Milano, che ci vieni a fare?"
      Sapete scrivere solo questo e mi spiace, perchè denota miopia e chiusura mentale.

      Io non sono in FERIE qui, io vengo a LAVORARE PER UN COMMITTENTE CHE MI HA RICHIESTO e mi paga bene.
      Io non lavoro PER Milano, entità astratta e divinata da voi.
      Perchè, amici cari, MICA BASTA essere a Milano per lavorare, bisogna anche saper fare e piuttosto bene.A meno che non vogliate pulire i cessi dell'esselunga.

      Se dei ganassa (giovani peraltro) sono venuti a cercare me nel meridione emiiano, vorrà dire che io ho numeri che altri A MILANO non hanno e per questo mi pagano.
      NON E' più l'epoca in cui vi sentivate padroni del mondo, perchè se a Milano non c'avrete l'Expo, sarete morti e decotti e parlo a ragion veduta e nota.

      Schiodatevi dai vostri stereotipi, allargate la visuale, pensate smart.
      Provateci.
      O finerete per far stare sui coglioni CHIUNQUE sia di Milano, cosa assai sbagliata.

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    2. Taz, credo che nessuno di noi qui metta in dubbio la tua competenza. Nessuno ritiene che tu stia rubando nulla. Lavori - bene - e ti pagano (spero per te bene).
      Ti fa schifo la città? Bene, a volte fa schifo anche a me che ne sono innamorato (sì, sono l'anonimo pietra dello scandalo). Ti fanno schifo i ganassa? Pensa un po', a me fanno sorridere...
      Resta il fatto che se Milano ti facesse veramente schifo, non ci verresti. nemmno per rispondere alla chiamata di Re Mida e di tutto il suo oro. Ma forse i soldi (che - ripeto per non generare equivoci - ti guadagni fino all'ultimo eurocent e non rubi a nessuno ) ti fanno comodo e contribuiscono a farsti superare la nausea.
      Quindi, come dicevo prima, grazie per non sputare nel piatto in cui mangi.

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  4. secondo me è "solo la nebbia". Tutto qua

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  5. L'Expo per me sarà la rovina di Miano, visto quello che stanno NON combinando....mai pensato che perchè cercassero te = idioti. Per ora mi fermo qui, devo andare a vedere le nuove stazioni della lilla. BACI GQ

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  6. Sono tornato dal bellisimo giro sulla Metrò Lilla che il nostro bravissimo Sindaco ci ha donato (pazienza se sono solo 2 fermate in più ma l'importante è vendere fumo). Tra l'altro nel progetto futuro si perchè dire iniziale mi sembra una battuta visto che non si sa quando finirà, arriverà allo stadio di San Siro, ma non potrà essere utilizzata durante le partite, perchè, udite udite, la capienza dei treni non è in grado di reggere la massa dei tifosi. Comunque tornando a noi, amico Tazio, Milano non c'entra con il tuo lavoro, è il concetto in sè che non mi va giù.Non avendo le capacità non mi permetto di giudicare quello che fai, non mi va solo che chiunque sparli male di Milano e poi viene ad elemosinare un posto di lavoro. Forse bisogna chiederci cos'ha di sbagliato l'Italia se è solo Milano che offre queste opportunità. A me, ad esempio, piacerebbe lavorare in una città di mare, in quanto persona da mare, sa con l'apostrofo che senza, ma il mio lavoro non me lo consente. E non ho neanche lo sfogo in Engadina...cazio Tazio ho sbagliato tutto nella vita. Parlando di cose più importanti: con la Gatta bene ieri sera, molto bene. Baci GQ

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  7. Ma quale pietra dello scandalo, Anonimo.
    Qui si parla, vivaddio. E mica bisogna essere sempre, per forza, d'accordo.
    Io voglio puntualizzare un elemento che ai meneghini d.o.c scende faticosamente per la gola.
    A me di Milano, come città, come società, come microcosmo patinato di stronzate, NON ME NE FREGA NIENTE e sai perchè? Perchè se io lavoro qui è grazie alle mie caratteristiche RICHIESTE E NON E' PERCHE' SONO A MILANO, ma è perchè qualcuno mi ha voluto e mi paga (stanne certo) molto bene.
    E ho il diritto di dire sacrosanto di dire che non sopporto certi atteggiamenti in metastasi. Farei lo stesso a Gravellona Toce, a Suzzara, a Mercato San Severino e anche a Poggibonsi.
    Siete voi che siete convinti erronaemente (salvatevi! salvatevi!) che Milano sia una tag sufficiente per avere fortuna, la chiave del paradiso, della verde vallata. Ma dove?
    Valeva mezzo secolo fa, forse.
    Oggi Milano intesa come "Milaaaaano" è uno zombie che aspira aria promessa da un probabile Expo corrotto, mafioso e gestito di merda agli occhi dell'Europa e del mondo, come GQ ci testimonia con i suoi racconti sulla lilla, ma come basterebbe a CHIUNQUE assodare (con maggior tragica gravità) perdendo meno di venti minuti su Internet.
    E poi basta con 'sta frase ammuffita dello "sputare nel piatto"?
    E' un concetto patetico e morto.
    E se io lo ribaltassi dicendo che ne ho lo scroto rigonfio di tronfie cazzate che mi vengono sventolate con gusto retrò, relativamente al piatto CHE IO OFFRO CONCREATAMENTE ad abborracciati pseudo manager del cazzo che non sanno nemmeno da che parte hanno l'uccello?

    Direi che il concetto di "Milaaaaano" dovrebbe essere sottoposto ad una contemporanea (e onesta) revisione, anzichè chiedere a me di consacrare il Moloch.
    Moloch in terapia intensiva, con forecast bassissimo.

    Milano è morta e la colpa non è certamente mia, che sono della periferia di Reggio.
    A ognuno il suo.

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  8. cazzo!
    Avrei giurato Mirandola o dintorni.

    Non dirmi che sei di Reggiolo o Guastalla.

    O.

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  9. Ficazzone è in provincia di Reggio?
    Baci

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