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domenica 5 aprile 2015

Serate ceche, pistole e la calda bocca salivosa di Artemisia

Tra un’ora sarò seduto ad un ristorante ceco che fa carne d’elite con la carne con cui vorrei ristorarmi alla cieca.
Mi duole appena appena il buco del culo e per chi sa di cosa parlando, tale dolorino mi mette signorilmente nella condizione di sentirmi una femmina sensuale. Il che, secondo me, potrebbe essere anche un problema.
Ma mai chiudere i buoi a casa della moglie dei paesi tuoi quando ormai la stalla è scappata col carro.
Per cui, vestito Canali antracite con camicia rigorosamente bianca senza cravatta e sotto un perizoma a rete la cui porzione culare scivola sulla cremina lenitiva che ho amorevolmente cosparso sul muscoletto strapazzato, sono ultrapronto ad affrontare questa serata dai toni misteriosi immaginando, con un sorriso di autentico piacere e simpatia, l’abilità oratoria di Artemisia scatenarsi sul mio glande lucido dalla voglia della sua bocca calda e della sua lingua e... mio dio basta, o arriverò all’appuntamento con una grossa e visibile pistola in tasca.
A domani.


1 commento:

  1. mi sono riletta tuuuuutti i post che mi mancavano..ormai ti davo per disperso da febbraio :p
    taz sai quella sensazione di familiarità che hai nel leggere una persona che segui da anni, che anche se non la conosci di persona o lei non sai chi tu sia perchè magari non ti legge, ti sembra comunque di conoscerla da una vita? :D
    ecco, è quello che provo leggendo te, mon ami
    scusa la scrittura vagamente analfabeta, credo di essermi scordata l'italiano a furia di esercitare altre lingue (è lavoro, ma ti abbono la battutaccia, dai)
    besazo

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