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domenica 7 giugno 2015

Tenero vigliacco

Clima fresco e  sapore deciso, questa Amsterdam domenicomolecolare che mi lascia in bocca il sapore che assaporano quelli veri che la banca gli apre di domenica per un’ora e sei firme e poi andersen, for di bal, sempre nostro graditissimo ospite, mi chiama un taxi? Per dove? Aeroporto, ma certo vualà.
E così eccomi, bello sudaticcio anche se non fa caldo, a scrivere dall’angolino degli sfigati che stazioneranno intere ere geologiche in aeroporto prima di prendere quel budello di latta che li porterà là dove tanto importante pare sia andare.

“Ciao occhidizaffiro, dove sei di bello?”
“Ciao belluomo, che piacere, ci contavo zero che mi chiamassi sai?”

Pomeriggio del buon sole, mi dice la Lidia, a casa della MmmmmmmuuuuUUUUuuuuuuoooo che c’ha quella piscina con la palma disegnata sul fondo che non la si può vedere nemmeno al Campeggio Miramare di Viserbella. Chiedo chi c’è, ma faccio una domanda del cazzo, tanto non ascolto le risposte.

“Com’è andata ieri?” – mi chiede con tranquillità confortevole.
“Ieri, vediamo. Un conflitto nucleare? No, troppo poco, facciamo sette conflitti nucleari e non se ne parli più.”
“Non l’hanno presa bene quindi…” – mi chiede seria.
“Diciamo che fino alla mia cessione ed al subentro c’era della pseudo compostezza, seppur con del gusto di merda in bocca, ma poi quando l’avvocato del “nuovo gruppo” ha preso la parola, sventolando il trentacinque percento di quote come un machete birmano per dipingere a sangue una ristrutturazione che vuole eche la fine del mondo a colori è una figurina Panini in confronto, hanno iniziato ad agitarsi e a bestemmiare, inveendo contro di me che mi premuravo di ricordare che ero lì per introdurre il mio successore e che non c’entravo più un cazzo con le loro puttane…”

E poi a seguire altre trentaduemila dettagli legati al battlefield ed alle reazioni che, come previsto da Lidia la Truce (ante litteram), hanno iniziato da subito a slittare sul sapone con lo scopo preciso di tirarselo nel culo uno con quell’altro.

“E il Costa?” – mi chiede raschiando un qualcosa con una cannuccia da un bicchiere.
“Il Costa moooooolto preoccupato, perché senza il mio appoggio rischia di venire schiacchiato come un tubetto di dentifricio dalle nuove probabili coalizioni/cessioni/defezioni. E imperlato di sudore cercava i miei occhi con quegli occhioni da cerbiatto frocio-sederina-romantica che non vedevo da tempo.”
“Ottimo” – oblitera – “il viaggio in auto? Tutto bene?”
“Con un demente che non ha tolto il piede sotto i centoottanta in quel velluto di stradine, direi un viaggio emozionante.”
E lei ride.

“Sicché da domani sei londinese per non si sa quanto” – vira per scrostare un po’ di merda dal muro.

E io penso.
Penso che stanotte arriverò in un signor albergo a Londra, mi farò una doccia accurata ed andrò a dormire sino a domattina, dove alle ore nove spaccate metterò piede in clinica dove alcuni medici cominceranno a succhiarmi litri di sangue e poi mi metteranno addosso una camicia da notte a fiorellini aperta dietro, sotto la quale dovrò essere totalmente ed obbligatoriamente nudo, mi tumuleranno in un letto mega tecnologico e mi conficcheranno nelle vene delle farfalline pronte ad accogliere simpatici intrugli multifarmaco, così, per ammazzare il tempo in attesa dei risultati delle analisi. E poi se dalle analisi si salva qualcosa, sotto con un’altra mezza carriola di flebo e arrivederci e grazie, si accomodi in amministrazione, viceversa pronti per una bella plasmaferesi a loro scelta e poi, alla fine, arrivederci e grazie, si accomodi in amministrazione, buoni droga party futuri, ci vediamo prestissimo.
E la cosa mi mette un’ansia pari a quella del maiale a cui fanno fare un giro turistico nel famoso megaprosciuttificio.

E non resisto e le comunico la cosa proprio così come ve l’ho detta a voi, sortendo un: “Mh”.
Dopo una pausa che aveva dell’infinito mi dice “Posso salire? Solo che non riesco a prendere un aereo prima del pomeriggio di domani. Ma mi lasci salire, cazzo?”

Può salire?
Può salire frantumando i miei sogni di negritudine puttanissima trina ed apparentata, che coccolo da giorni? Può salire segando in due il Bordeaux, la smaterializzazione, le cantine e Blanche la geisha francese agè?
Può?

“Non sai che sollievo sarebbe, Lidia, ma non voglio romperti coglioni che c’hai da fare.”
“Se invece di leggere nel futuro altrui tu parlassi, cazzo, che con te tutto è una sciarada, un rebus, un cruciverba” – “un ‘Forse non tutti sanno che’ e un po’ di ‘Tenero Giacomo’, anche” – aggiungo per enigmistica precisione.
“Tenero cretino, direi, altro che. Adesso mi muovo subito.”
Ecco.

“Uozzappami albergo e camera di Londra e avvisa che ci sono anche io, che io adesso mollo il Cirque du Soleil delle carampane allupate qui e vado a fare la prenotazione del volo e a preparare il trolley. Ma ti tengono dentro alla notte? C’è un letto di fianco al tuo, eventualmente?”

Non lo so Lidia, non so niente.
Però sono sollevato che ci sia anche tu a tenermi su anche in queste cose.

“Oh, ma senti, ma veramente sei tutto nudo sotto il camice allacciato dietro?” – chiede e poi esplode in una risata crudele.
“Sì, ma ti mostro tutto se ci sei, non preoccuparti.”
“Ci conto davvero, son cose belle fini” e giù a ridere (lei).

E adesso vado a farmi un altro bourbon, che in questo schifo di Schiphol non mi passa più.
Unica nota positiva la signora olandese che ha abbandonato le scarpe sotto il tavolo, ma è un po’ pochino.
Anzi.
Rispetto al non essere soli non è un cazzo di niente-

Nei prossimi, bella gente.









6 commenti:

  1. CheTTTEnera la Lidia, proprio un bel gesto.
    Ma cos'è la storia di 'sto check up?
    Confessa l'hai comprato su Groupon Londra....ahahahaha
    Baci e a presto

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  2. e questo silenzio quando lo interrompiamo?

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  3. Arriva l'estate e Tazio scompare. Ci ha abituati così...

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  4. Tazio è stato avvisato sulla spiaggia di Fikatjone (Croatia) con il Tarello Rampazzo di fuori che spegneva un incendio con la sua proboscide...

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  5. certo che sparire subito dopo un post che accennava ad esami, ospedali e paure varie, non lascia intendere niente di buono eh :\

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