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domenica 9 aprile 2017

Shock



“Ti darò tutto quello che non so nemmeno che vuoi” e sopra quelle mammelle giunoniche che dondolano appena, nonostante il suo imbizzarrito cavalcare, compare come un sole su una scatola di tonno un sorriso distratto dal gran godere.

La perfezione assoluta, un corpo divino, curvilineo, culeo e tetteo, capelli d’oro che non mi sono mai piaciuti prima d’invaghirmi di lei, piedi nature con unghie magnifiche e ditina lunghe, un pube liscio e bombato, una passera che si arrossa, ma meglio si arrosa, un cervello che pensa, ben coltivato di studi classici ed università, un lavoro da giornalista professionista, due occhi da cartone animato giapponese e una costante voglia di chiavare.

Se non ce l’ha lei a 27 anni.
“Le misure contano eccome Tazio” mi dice sbrananando un cheesburger da McDonald
ed io mi chiedo, a parte le mie ragguardevoli dimensioni e la mia bellezza hollywoodiana, cosa leghi noi due, ben frequentati per un numero cospicuo di uscite culminate nella madre di tutte le chiavate, che già era di tenore sostenuto nelle premesse ed è divenuta isterica nell’esibizione della fesa di Tacchinosauro Nostrano, che è stata fatta scivolare in ogni dove ben prima che potessi dire “ecco questo è il soggiorno”.

“Mo va là che hai fatto tredici” mi dice il Max un po’ triste.
E forse ha ragione. La Paoletta è un’antagonista degna di sfidare il Tazio nell’agone della vita.

O nell’agonia della vita di Tazio.

3 commenti:

  1. Perché non è quello che vuoi e forse preferiresti la riccia? Lo so, sono sempre una gran romantica :)
    Potevi raccontarci delle vostre uscite, però...

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  2. Lascia stare Neo, niente di cui meritasse la fatica di un glifo. Gran tette. Bei piedi. Ecco.

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