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domenica 24 febbraio 2013

Flash back and flash forward

Rieccomi a casa, dentro casa.
Ho votato PD e sono entrato nel mio buco dimmerda, dove l'odore di fogna e di tubo di scarico secco la fan da padrone.
Non resisto dal collegare le due cose, tanfo e voto, no.
Mi verso un bourbon che, grazie a dio, s'è mantenuto intatto.
E penso.
O meglio, ripenso a ieri sera.

***

Ripenso a come, in una sorta di sacrale silenzio e di palpabile tensione erotico-esoterica, Holga mi fa aprire le gambe con una delicatezza estrema ed io lentamente le apro. Sono steso su un lettino da massaggio di pelle bianca che il sessantenne puttaniere deve avere comperato proprio per generare simili situazioni ed io lo stimo, perchè ha messo a frutto danaro ed esperienza per produrre cose belle.

Siamo entrambi nudi e silenti e nella stanza si avverte appena il rumore della strada e la Holga mi guarda con i suoi finnici laghi azzurrissimi, seria, ungendosi le mani di olio per bambini e poi comincia a massaggiarmi. E vuole che stia a gambe aperte ed io mi sento puttana e non potrei farne a meno.
Massaggio, mani calde, mani grandi, mani senza fine, bravissima, scorre lungo gli inguini, schiaccia lo scroto, lo solleva, strizza il perineo lenta, lentissima.
Storpierò l'italiano per rendere l'effetto devastante che fa il suo inglese abborracciato.
"E' masagio tantrico insegnato mia amica" sussurra.

Non lo so se è masagio tantrico e assai poco me ne chiava, so solo che mi fa godere in una maniera bruciante.
La Holga sa come si tocca un cazzo, non c'è che dire. Sarà pure stata la sua amica ad insegnarglielo, ma lei è stata davvero bravissima ad apprendere.
Mi ritrovo completamente unto d'olio, con il cazzo che tira come un rimorchiatore finlandese ed una paralizzante bellezza finlandese che me lo strizza come si strizzerebbe uno straccio inzuppato ed io godo ad occhi semichiusi.

"Ha mai fato atore porno?" mi chiede sussurrando lenta mentre preme la punta dell'indice lungo il frenulo.
"No" le rispondo "solo roba casalinga, personale" e lei alza gli occhi dalla cappella e mi guarda intensa e poi si ridedica ad allargarmi il foro uretrale con la massima delicatezza. Poi scende lungo l'asta facendomi sentire appena la punta delle unghie, arrivando alla scroto, strizzandolo con una mano e carezzandolo con l'altra. Il piacere si stabilizza, ritorno in controllo.
"E tu, hai fatto l'attrice porno?" le chiedo in un soffio.
Mi guarda, svitandomi la cappella con una mano e segandomi il perineo con l'altra. "Sì".
Senza aggiungere altro, continuando devota a dedicarsi a quella che posso eleggere come la miglior sega ricevuta in vita mia.
Minimizzando, non sapendo ancora il seguito.

"Di tuo cazo mi piace vene grose, mi piaciono cazi con vene grose" e io sento davvero il sangue che me lo fa tirare da sentire male.
Me lo piega, me lo gira, me lo torce, lo sfrega a due mani come se dovesse accendere un fuoco al campeggio, uno di quei fuochi che nessuno al mondo è mai riuscito ad accendere, ma lei, in compenso, mi accende una voglia che mi divora il sistema nervoso.
Non mi chiede mai se mi piace, perchè è ovvio che mi piace e questa è una donna che viene dal freddo, viene da dove l'ovvio, se è tale, non merita sforzo d'esegesi, così come le parole inutili, ovvie o meno, ed è semplicemente ammutolente quello che mi sta facendo.

***

Il tanfo qui dentro è orrendo, ma non aprirò mai le finestre, no. Voglio rendere agevole agli eredi del de cuius il chiedermi di comperare questo buco dimmerda a carissimo prezzo, voglio vedere i loro occhi dimmerda mentre mi propongono il loro affare dimmerda, per cui credo che cagherò per due giorni senza tirare l'acqua, lasciando aperta la porta del bagno e tirandola solo quando suoneranno il mio fottuto campanello per salire a tentare di estorcermi del danaro, perchè il business è il business, signori. E spesso puzza dimmerda. Umana.

***

La sua mano parte velocissima, masturbandomi in senso inverso, ovvero coprendomi il glande col prepuzio e non scoprelndolo scappellandomi. Afferra la pelle alla base dell'asta e la porta su, veloce, la molla, la va a riprendere sotto e la riporta su, velocissima e io mi contraggo, sussulto, mi aggrappo ed è divino.
Mi corre la necessità lurida di sapere cosa le chiede di fare il sessantenne, ma non ho la forza di proferire parola e lei sorride appena, quasi mi avesse letto nel pensiero. Poi, basta. Mi afferra la cappella al di sotto del bordo, serrandola tra indice e pollice e inizia a svitare, come fosse un tappo, stringendo forte come se fosse un tappo che resiste, sforzando, producendomi un piacevolissimo dolore che mi fa inarcare la schiena e affondare le unghie nella candida pelle del lettino.
"Vieni qui voglio fotterti" grugnisco in un angolo morto di piacere che mi consente di riumanizzarmi.
"No. Voglio tenermi la voglia" mi risponde veloce con un bagliore lucente dal fondo dei suoi laghi finnici e questo mi fa schiantare di schiena sul materassino di pelle, a sudare, a strabiliare estasiato, perchè in quel momento la Holga ha tracciato un assioma perfetto, una teoria che si può esprimere con settantamilioni di parole senza averla chiarita, ma non la si può esprimere così chiaramente con appena quattro vocaboli.

***

Guardo il letto polveroso almeno di un mese e mi ricordo la Ade. Le sue fughe carbonare, il caffettino prima della palestra, la tutina culea, il sabato annoiato, il mercoledì delle inculate alla merda liquida e le fughe e i soldi con cui mi ha mantenuto e il piacere demoniaco che provava col buco del culo e realizzo, per la prima volta in vita, che la Ade era un gigantesco magazzino di ottima materia prima grezza non lavorata che, saltuariamente, mi induceva ad abbozzare l'idea affascinante di un probabile sublime prodotto finito, il cui incompiuto spingeva a perpetrare gli efferati incastri, mentre la Holga, invece, è una miniera di pochi preziosi minerali che non necessitano di alcuna lavorazione per essere perfetti ancor quando, semmai, è la perizia dell'estimatore che deve aggiornarsi, evolversi, raffinarsi, allargarsi, per cogliere tutte le celestiali sfumature di cui tali minerali si compongono.

***
Le schizzo in mano d'improvviso. No, stupidaggine. Io sono convinto di schizzarle in mano all'improvviso, mentre la vichinga dea bionda sapeva perfettamente l'esatto istante in cui il mio latte bianco sarebbe gocciolato dal buco del glande scuro di abbondante afflusso sanguigno. Godo senza un solo rumore, osservandola tra le palpebre semichiuse, serrando i denti, godendo del suo agire, del suo appena accennato sorriso di soddisfazione mentre, con l'unghia dell'indice, gioca col mio foro uretrale che vomita sperma, donandomi la più alta vetta del piacere degli ultimi quarant'anni.

***

In questo soggiorno grigio, ma non grigio per sineddoche, ma proprio grigio perchè l'ho colorato io personalmente di grigio, si sono avvicendate solo alcune delle faccende più importanti della mia vita. Beh, lasciatemelo dire. Voglio buttare via tutto, il Divindivano, la libreria, i libri, lo stereo esoterico, il televisore, tutto. Voglio solo tenere la musica e i video.
Questi ultimi perchè potrebbero anche salvarmi la vita.
La prima, perchè è un tatuaggio dell'anima che non si può mai sopprimere, nemmeno coi cambiamenti più radicali e profondi.
E la vita, alla fine, è solo la capacità di tatuarsi l'anima, in un modo o nell'altro.

Stasera dormirò sul Divindivano, per una delle ultime volte.
Ma lo farò col sorriso.
Sì, col sorriso.
Ed il cappotto addosso.
Buonanotte.

sabato 23 febbraio 2013

Programmescion

Bonzuà.
Domattina all'una meno un quarto salgo sull'aeromobile che mi ricondurrà sul patrio suolo.
Ed avvierò, in tal modo, la settimana delle robette da fare: votare, incontrare il d.c. che mi sostituisce, andare in banca, andare dal commercialista, incontrare gli eredi del proprietario del mio buco dimmerda che hanno l'ilare convinzione che io lo comperi, pena lo sfratto, li farò gioiosamente vincere il primo premio del concorso Sucastaminchia, consegnando loro i voucher per il più bel viaggio ad Affanculo della loro vita, poi organizzerò una bozza di trasloco, incontrerò il Ruggi, forse anche da dietro, mi sposterò su Milano o su Torino per incontrare il Mentore della Skiz, nonchè mio grande ed antico amico, mi fotterò la Ale nel profondo budello di merda, mi scoperò Santa Nadine e poi basta, direi.

Nel frammentre, la Holga raggiungerà una località vicina a Liegi, dove verrà ripetutamente fotografata sia con abiti che senza abiti. Affronterà il viaggio con una amica russa, anch'ella facente parte dello stage, più il di quest'ultima fidanzato russo, guidante una confortevole auto di fabbricazione tedesca sul cui meccanismo di acquisto, considerata la nullafacenza del russo montone, mi è ignota ed ignara e desidero continuare a ignorare.
Quando avrò espletato tutte le mie robettine ritornerò a Parigi e, se sarà a Parigi anche la Finny ed avrà voglia di far abbronzare la passera al sole, vi è dell'assai probabile caso che si decolli assieme per Lisbona, si bighelloni colà per un giorno o due e poi si migri verso sud, verso le Isole Ficcaderos de la Gran Cagnaria En Calor Continuo, ma vi è la assoluta certezza che, qualora la finnica non possa o non voglia, il Tazio farà tutto ciò da solo.
Per cui bene, direi, molto bene.

Per il resto, amiche e amici che tanto bene mi volete e che tanto bene vi voglio, quella piccola "grattatina" che ci siam dati nasce per colpa mia, perchè spesso non considero che voi non siete qui a vivere e vedere e, quindi, talvolta mi esprimo cripticamente e con abbondanti carenze informative.
Però vi prego, continuiamo a darci tutte le "grattatine" del caso, perchè anche questa è amicizia.

Bon, guardate: sapete che torno in Italia senza nessun patema d'animo? Sapete che non c'ho quella sensazione di tristezza?
C'ho solo una gran voglia di raggiungere le Isole Fotteremos della Gran Cagnona En Calor Crezente.
Olè.

venerdì 22 febbraio 2013

Progettini

Scartabellando nell'Internèt ho trovato un bell'alberghetto nudista vicino alla Playa del Inglès a Gran Canaria. Tanti bei bungalowini e una piscinona, poi in un attimo si è sulle dune, anche a piedi. In questo periodo si paga un cazzo, ci sto pensando seriamente di far prendere aria al mio uccellone scappellato.
Mi tirerei dietro volentieri anche la Finny, tanto il costo sempre quello è, ma aspetto a parlargliene.
Sì, perchè la settimana prossima lei va in Belgio a fare 'sto set e io torno in Italia che devo sbrattare delle merde burocratiche.
Poi, quando rientreremo entrambi su Parigi si decide il da farsi, che lei ha le idee chiare sul lavoro e io su alcune faccenduole.
Però mi attrae sta idea, sì. Speriamo che si riesca a metterla in moto.

giovedì 21 febbraio 2013

Nota acidoannoiata in salsa di tetta dolce

Perdonate l'inebetita paralisi neurovegetativa dell'uomo di fronte alla femmina, me ne rendo conto e me ne scuso.
Ma un secondo fa, prima di gettarmi a scrivervelo, ho assistitio ad una scena oggettivamente comune, ma sogettivamente non comune. Due tette di titanio rinforzato ed arricchito venivano celate in un maglioncino da me regalato, scopo vestizione per Pineau des Charentes chez Flore, come di consuetduine.
Beh, amici che sempre meno numerosi mi seguite da casa, io stasera ho assistito alla prova dell'esistenza di una Potenza, di una Forza, di un Dominio Superiori.
Quelle tette ventenni hanno modellato il maglioncino molto meglio di qualsiasi altra tetta sorretta dal prodotto della progettazione ingegneristicoastrofisica dell'industria reggisenaria degli ultimi due secoli.
Spaventosamente delizioso.

Ora, amici, che progressivamente sempre meno numerosi mi seguite da casa, perchè vi ho narrato una simile banalità?
Perchè ci tengo a ribadire, rafforzare, ricordare, ripassare con TUTTI E TUTTE che a me non me ne frega un cazzo della marmorenza petrosa della zinna inamovibile (chi ha cultura del Tazio lo sa) e che, per quanto alcunE amerebbero credere, lungo manichee teorie, non permango a Parigi per ragioni geologicopettorali e mineralcapezzolari, seppur esteticamente deliziose, ma solo e solamente perchè a me, amici e amiche che oramai nulli mi seguiti da casa, un mazzetto di gerberette non me le ha mai regalate nessuno.

Meditate, donne, meditate.
E poi, prima di indottrinarmi di sapienza amorosa e coppiale,  insegnatemi di come siete state mandate a cagare.
Buoa serata a tutti.

Intermezzo

E la modella finlandese indossa il pantalone della tuta a vita ultrabassa e deambula scalza sul legno termoriscaldato e di sopra c'ha la canottina violacea ed il pezzo superiore cappucciato della tuta medesima, ma indossato aperto cosicchè la mammella o maRmella possa insolentire e, contemporaneamente, sgranocchia una galletta di aria e polistirolo mentre consulta la lista delle offerte sulla rivistina specializzata e l'uomo italiano sulla quarantina si ingalla come un cedrone citrone e la segue in cucina dove ella, pur assorta nella lettura, apre il frigo per impossessarsi della bottiglia di succo di frutta e poi chiude e si trova davanti il maschio italiano che la solleva di peso e la schiacchia sulla tavola della cucina medesima, abbassandole in un sol colpo pantalone e mutandina, perchè la finnica statua non porta MAI il reggiseno, ma SEMPRE le mutandine e, una volta denudatele le terga, mentre egli la tiene premuta col braccio sinistro sulla tavola, armeggia col suo rigidissimo pene tra le sue architettoniche natiche, premendo il glande bollente contro il suo ano, violandolo con piacevole dolore bruciante per entrambi ed inizia la sodomia, dapprima lenta, poi progressivamente più impetuosa ed inarrestabile ed il corpo del maschio schiaccia quello della femmina e la mano le tappa la bocca ed ella urla di gola, rossa, mentre il maschio acquisisce maggior larghezza nello sfintere e, una volta mollata la mano dalla bocca la donna punta le mani sulla tavola come se si accingesse a far flessioni e sbatte ritmicamente il sedere contro la pancia dell'uomo nell'esatto istante in cui l'uomo affonda la verga nel suo ano oramai enormemente dilatato. La donna finnica gode molto nell'essere presa a quel modo e l'uomo italiano, seppur mai posseduto da istinti violenti, apprezza progressivamente sempre più questi estemporanei raid incursivi che si concludono con un avvolgente eiaculazione nel retto della giovane che pare apprezzare moltissimo tale giuoco, sino a provare l'orgasmo anale, talvolta, ma anche quello vaginale da autoerotismo contemporaneo, talaltre volte.
E poi ci si ricompone veloci, ci si bacia veloci e ciascuno torna alle sue attività e il giovedì mattina con tali intermezzi, qui nella bella Parigi, non è per nulla malaccio. 
No.

mercoledì 20 febbraio 2013

Bonjour, Paris!

Bonjour e che bello dirlo a) alle undici del mattino b) dal luogo in cui buongiorno lo si dice veramente così.
Holga è uscita e ha lasciato un biglietto sul tavolo, dove in inglese mi chiede se si pranza assieme verso le tredici in un bistrot qui vicino e poi in flinlandese aggiunge una frase che manco mi metto a tradurla, ma non credo sia un offesa perchè finisce col faccino sorridente.
Gliene chiederò conto più tardi.

Mi sento riposato, sollevato, arioso, energetico, positivo, immotivatamente ottimista, probabilmente creativo, sessualmente soddisfatto e quest'ultimo aspetto mi preoccupa e destabilizza, mi spiazza e mi incuriosisce.
Mi piace sedere a casa di chissà chi, nudo, a scrivere un post attraverso il suo wifi. Mi piace considerare che, a questo punto della  novella, mi trovo dinnanzi ad una rosa di possibilità relative ai futuri giorni, nessuna delle quali contiene la parola "obbligo" e nessuna delle quali è spiacevole.
Vado elencandole.

Ipotesi uno
Rimango qui a Parigi bello sciallo e non faccio un cazzo sino al giorno della settimana prossima in cui la Holga si sposterà in Belgio per un servizio fotografico di due giorni. Al suo ritorno, si vedrà

Ipotesi due
Rimango qui a Parigi bello sciallo e non faccio un cazzo sino al giorno della settimana prossima in cui la Holga si sposterà in Belgio per un servizio fotografico di due giorni e la seguirò là, che non sono mai stato in Belgio. Al ritorno, si vedrà.

Ipotesi tre
Rimango qui a Parigi bello sciallo blah blah e quando la Holga va in Belgio io prendo l'aereo e vado a Bordeaux e poi affitto una macchina e vado a trovare il Ruggi nel suo bel B&B.

Ipotesi quattro
Parigi sciallo, poi aereo e casa, valigia estiva, biglietto e partenza per una solitaria canarina a Maspalomas.

Ipotesi cinque
Parigi sciallo, Holga Belgio, Holga torna, aereo, casa, valigia leggera, Canarie together.

E poi mi distraggo e penso ad altro, perchè non è così importante la programmazione, ma è importante la chance.
Riguardo le foto che le ho fatto stanotte e mi scappello e incappello, eccitato.
E' davvero bellissima.
Me la merito tutta, sì.
Sì?

martedì 19 febbraio 2013

Au jardìn d'Edgar

La Finny è desaparecida stamattina presto, che c'aveva un casting. Non so per cosa, nè lei me l'ha detto, nè io gliel'ho chiesto. Mi sono limitato a cazzeggiare da turista e poi sono rientrato, poi ho dormito, poi ho navigato, poi ho risposto al telefono, dopo giorni.
E ho risposto a quel che m'è stato chiesto, con la sincerità che mi contraddistingue e che tanti sperano che, invece, non mi contraddistinguesse affatto.

"Quando torni?"
"Non lo so"
"Ma torni?"
"Non lo so"
"Almeno non è un 'no'"
"Mi faccio vivo io, non ti preoccupare"


Poi, verso le diciassette, la Finny è rientrata.
Mi ha regalato un mazzetto di gerberine bianche, molto grazioso.
"Te l'ho comperato in quella serra che mi dicevi che ti piace tanto, quella in Rue de la Cité, prima di entrare nell'Île".
Oh, certo! Au jardìn d'Edgar! Sì!
L'ho abbracciata e baciata, un pensiero davvero fresco e commovente.
"Com'è andato il casting?"
Spallucce.
"Stasera andiamo a mangiare schifezze da Lionel" e lei sorride.
Va matta per la quiche di Lionel.
La quiche lionelle de la FunnyFinny, con gli accenti sulle 'i'.
Riesco a farla ridere. Sono orgoglioso.

Poi mi faccio la doccia con lei e la insapono lentamente.
"Perchè sei così buono con me?"
Non rispondo, lei non chiede più.
E si lascia insaponare piano.

Che belle gerberine.
Le adoro.

lunedì 18 febbraio 2013

Funny Finny


Che bel pomeriggio di sole. Non fa neanche freddo. Siamo stati a pranzare al quartiere latino qui di dietro e abbiamo mangiato all'aperto, che si stava bene.
Poi abbiamo fatto due passi, le ho comperato un maglioncino che le piaceva tanto e che costava poco e poi siamo rientrati.
L'appartamento è proprio bello, dà direttamente su Boulevard Saint-Germain e si vede di sotto il brulichio di classe della Parigi bene. Mica siamo alle Banlieau, eh.
Mi chiedo che cazzo farà nella vita il tizio che possiede questa casa e allora interrogo Finny, che in mutandine verdi a vita bassa sta stesa di pancia sul letto a leggere un libro in finlandese.
E, ovviamente, Finny non ne ha la più pallida idea e questo mi strappa una risata alla quale lei risponde con un candido sorriso.
Mi informo se siamo certi che non arrivi da un momento all'altro e lei mi risponde che costui l'ha lasciata dicendo che si sarebbero rivisti a metà marzo.
Merci.

"Ma quanti anni ha?" le chiedo.
Fa spallucce e dice "Sessanta, credo, non so." e a me torna da ridere e lei sorride delicata, di nuovo.
Che fortuna fare fatica a condurre una conversazione estesa, che fortuna.
Finny ha delle tette monumentali, sia per il marmo in cui sono ricavate, sia per la bellezza scultorea della loro forma generosa. E' una ragazza spettacolare, davvero, una delle più belle ragazze che io abbia mai visto in vita mia. La bellezza in termini assoluti, che sì ti fa tirare la minchia, ma soprattutto ti fa rimanere a bocca aperta, come davanti a un'opera d'arte.
Ha una passerina piatta, dalle labbra appena pronunciate, sottili e sul pube lascia crescere una spruzzatina di peli biondi che sono davvero deliziosi.
Si trucca nulla, non usa smalti, com'è è e devo dire che è proprio un bell'essere, il suo.

Vent'anni, santa madre Russia.
Non ho idea da quanto sia a Parigi, non gliel'ho chiesto e credo che mai glielo chiederò. D'altra parte lei a me ha chiesto qualcosa? No. E allora par condicio sia.
Guardo fuori dalla finestra il sole che scende ed è tutto così chic, così di classe, così caldo e confortevole.
Mi rendo conto dell'anomalia che si è materializzata, intendiamoci, mica sono scemo. Solo che adesso non ho cazzi di fare analisi forensiche sull'anomalia, adesso voglio solo essere condotto dall'istinto e godere dell'impagabile compagnia di questa figliola fatata, rassicurante e per nulla ingombrante.

Mi stendo sul letto di fianco a lei e lei chiude il libro e mi bacia. Mi bacia e mi guarda e mi dice che sono bellissimo e le piaccio tantissimo.
Ricambio dicendole la stessa cosa, cioè la verità: è bellissima e mi piace tantissimo.
Poi ci appallottoliamo e cominciamo a scopare e la bella fatina diviene cattiva, istintiva, vuole sentire male, si trasfigura e io la sbatto, la inculo, la violento, la torco e la schieno, le schiaffeggio i seni fino a farli diventare rossi e sbatto come un violentatore e lei gode, rossa in viso, ansimando, ringhiando e poi viene.
E restiamo così, odorosi l'uno dell'altra, per quanto Finny anche se lurida non puzza, è inodore, sa di pelle, di fica, ma nulla più.
Scivoliamo sotto il piumone e andiamo verso la sera e io non so dove ceneremo, quando, cosa, non so niente.
E nemmeno lei, ma mi bacia i capezzoli e mi accarezza lieve come una farfallina bianca e bionda.

L'anomalia c'è, si capisce, lo so. Non rispondo al telefono da giorni, limitandomi a mandare text rassicuranti sul fatto che non sono morto, ma semplicemente molto impegnato, che è vero. Sono impegnatissimo a scomparire non so dove con non so chi, ma capisco che la cosa è imprescindibile ed inarrestabile.

Le annuso i capelli che sanno di buono.
"Sei mai stata alle Canarie?" le chiedo, spiegandole bene che sono isole e poi lei dice "ahhhh" e mi risponde di no.
E io mi vedo con Finny dietro a dei muretti di pietre a prendere il sole nudi sotto il vento sferzante, senza dire nulla per ore, per giorni.
E il pensiero mi tenta.
Ma al momento non ho tempo per affrontare l'anomalia.

C'è un momento, un preciso momento apparentemente imbarazzante tra un uomo e una donna che scopano con assiduità, ma in realtà è un momento importante, fondamentale sotto un profilo umano, personale.
E' il momento in cui si fa la cacca nel bagno e l'altro entra dopo di te. Si è imbarazzati come se l'altro non avesse mai sentito l'odore della cacca, o non la facesse.
Quando due persone conoscono l'odore ciascuno della cacca di quell'altro, sono a un livello di intimità molto avanzato, molto importante.
Io conosco l'odore della sua cacca e lei quello della mia.
Siamo immotivatamente intimi.
Ma lo siamo molto.

E ora vestiamoci, andiamo a far due passi e a bere un Pinot de Charente da Flore.
E poi si vedrà.
"Kiss me, Finny" le dico e lei ride e dice "Stop with that, my name is Holga, not that funny Finny!" e ride da sola del gioco di parole.
Funny Skinny Finny, aka Holga.

Il Pinot chiama, Holga, dobbiamo rispondere.
"Yeah" mi dice scivolando fuori dal letto nella sua immacolata nudità assoluta.
E naufragar m'è dolce in questo guaio.

Limbo

E guardo Finny la straultrafiga finlandese di vent'anni che dorme nuda nel suo letto e c'ha un culo che merita la sega che, lento, mi sto facendo. Che poi "suo letto" è tutto un dire, perchè Finny vive qui che è la casa del soggetto che la chiava in cambio di ospitalità e che, al momento, è in giro per il mondo. D'altra parte, per permettersi un appartamento a Saint Germain Des Pres ci vuole un'entrata leggermente superiore a quella da modella saltuaria che Finny si porta, saltuariamente, a casa.

Ma che cazzo ci fai tu, Tazio, a Parigi a letto con una finlandese straultrafiga di vent'anni che fa la modella? Dai chiedetemelo.
Ci faccio che qualche giorno fa il mio amico torinese, già Mentore della Skiz, mi chiama per chiedermi se gli faccio l'one-man-band per la produzione di uno spot a basso costo qui a Parigi ed io ho detto di sì. Tempo di girato un giorno e Finny è la modella/attrice che doveva uscire da un barcone sulla Senna con addosso solo una camicia, che era l'oggetto dello spot. Poi le ho offerto la cena, ci siamo scolati una bottiglia di Chablis e ci siamo messi a chiavare e devo dire che è stato proprio un bell'investimento, perchè Finny è molto molto figa e anche molto molto porca.

E poi ha un pregio incredibile: non parla francese e parla poco e male l'inglese. Parla bene il finlandese, che fortunatamente è una lingua che io ignoro.
Per cui, per fare serata, ma anche mattinata o pomeriggiata, l'unica è chiavare e Finny pare essere sempre pronta a farselo infilare in un buco qualsiasi.
E così venerdì abbiamo girato, fine dell'avventura, ma io sono rimasto qui e non sono tornato a Londra e lei mi ospita nella cosa in cui, a sua volta, è ospitata in cambio della figa.
Motivo del mio permanere? Sicuramente il corpo perfetto di Finny gioca un ruolo essenziale, sicuramente la coppia di fatto che siamo diventati, senza alcun razionale motivo ha pure il suo ruolo, sicuramente il fatto che basti ordinare perchè lei esegua la qualunque ha il suo fascino, sicuramente ha dei bellissimi piedi che usa magistralmente e di sua spontanea volontà, ma sopra ognuna di queste delizie del corpo, la ragione forse più determinante è che avevo (ed ho) bisogno di vacanza cerebrale.

Per cui mi godo Parigi, che amo da sempre, portandomi dietro una sleppa di figa di vent'anni alta un metro e ottantasei che parla poco, che si accontenta di essere sfamata e chiavata brutalmente (perchè le piace il sesso violento) in attesa che salti fuori il prossimo lavoretto che le metta in tasca qualche soldino.
Commerciali, servizi fotografici, porno, marchette, qualsiasi cosa.
Perchè Finny non pare mettersi di traverso nei confronti della vita e ciò è molto rilassante.

Sabato pomeriggio, durante una passeggiata senza meta, siamo entrati in un piccolissima chiesetta che non saprei nemmeno ritrovare. Vuota, sacrale, silenziosa, fredda gelata. Le ho confessato, non senza fatica linguistica, che una delle mie fantasie sessuali è vedere una donna nuda che cammina lungo la navata principale di una chiesa. Mi ha guardato coi suoi laghi finnici e poi si è tolta tutti i vestiti e si è fatta la passeggiata dei miei sogni. Rapida, preoccupata, bellissima. L'ho infinitamente fotografata col telefonino e serberò questo regalo con una gelosia sacra.
Poi siamo andati da Flore a prendere un caffè e dopo un lungo silenzio mi ha detto, alla buona, che le era piaciuto camminare nuda nella chiesa e che se voglio, lo rifarà.
"Ti faresti anche scopare?" chiedo.
"Se tu vuoi scoparmi sì".

Siamo un'immotivata coppia di fatto, irrazionale, sconclusionata, perduta nel limbo di chissà cosa.
Oggi è lunedì.
Non ho la più pallida idea di cosa faremo, io e Finny.
E questo mi entusiasma moltissimo.

Ora scivolo a letto e glielo metto nel culo che c'ho una voglia bestiale.
Alla prossima, amici.

mercoledì 13 febbraio 2013

Ma che bella festicciola

Ma che bella festicciola, mi sa che non ce la perdiamo... :D
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PisSoir - On Friday, February 22nd 2013

* FREE DRINKS !!!
* MALES, FEMALES, TV/TS
* STRAIGHT, GAY, BISEXUAL
* FULL-ON PLAY ORGY
* WET ROOM
* RESIDENT DOMINATRIX
* FEMALE STEWARDS
* GREAT MUSIC
* OPEN-MINDED, INTELLIGENT CROWD

This adult sex party is for PISS and WATERSPORTS fetishists. You may be 'giving' or 'receiving' (or both). You may be Male or Female, Single or a Couple, TV/TG/TS or Gender-Fluid, Straight, Bi or Gay... Everybody is welcome!

If you are looking for respectful, free-spirited, open-minded, sexually intelligent piss & watersports play-mates then this is the party for you!This adult sex party is for bi-sexual or bi-curious kinky fetishists another bizarre event with the same open-minded and creative approach to sex as a base line.

PisSoir is explicitly for bi-sexual males and females as well as TV/TG/TS or gender-fluid people and those of any other gender-identity. We welcome single males and single females as well as couples and poly-groups of any configuration.

This party is a full-on sex orgy. M/M, F/F, M/M/F, F/F/M etc. activity is explicitly welcome!

We welcome experienced players as well as newbies and those of you who are bi-curious and like to experience your fantasies in real life, in a safe, sane and sexy environment.

If you are looking for respectful, free-spirited, open-minded, sexually intelligent bi-sexual play-mates then this is the party for you!

READ REVIEWS & FEEDBACK HERE: http://www.bizarre-events.com/#!reviews/c2xz


TICKETS

Tickets and memberships will be sold on the DOOR ONLY for this event. Membership IS REQUIRED because these are exclusively PRIVATE events. We have tried to make the prices as fair as possible for everyone, no matter whether you are male, female or 'anything' else.

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PLEASE RSVP HERE : http://www.bizarre-events.com/#!pissoir/c5tz
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THE VENUE

The Flying Dutchman, 156 Wells Way, SE5 7SY London. Our 110 sqm venue consists of an immaculately clean, exquisitely well appointed (heated & airconditioned) BDSM themed play-space. We set the mood with dimmed lights and exciting, creative music.

Rooms & Facilities

* Large BDSM / Play Room / Social Space, 2 sofas
* Boudoir / Dark Room with a large bed and 2 sofas
* Wet Room / Shower for piss play (and to clean up afterwards)
* Cloakroom area (secure, staffed)
* Changing area (unisex)
* Fridge (if you want to bring your own drinks)
* Fresh Towels & Toiletries
* Free condoms and lube

Features & Furniture

* Slings
* Swing
* Fisting Chair
* St Andrews Cross
* Whipping Bench
* Steel Cage
* Medical Bed
* Suspension Points

There are photographs of our venue on our website: http://www.bizarre-events.com/#!pissoir/c5tz


WHO SHOULD GO

All of our adult parties are explicitly Pan-Sexual. Everyone is welcome! That means that literally anyone is genuinely welcome, whether you are straight, bi, gay, male, fermale, transgender, transsexual, a crossdresser or a voyeur.

Single males, single females, couples (MM, MF, FF) are all welcome. Anything goes... The only thing that matters is that you are open-minded, respectful and very, very sexual.


FREE DRINKS

There will be a limited amount of drinks available (soft drinks, beer & wine). But please do bring your own favourite drinks as well if you like. Glasses will be provided and there is a fridge.


FREE CLOAKROOM

We have a staffed, secure cloakroom where you can check in your clothes and belongings. Our cloakroom is free of charge.


FEMALE STEWARDS

Our events are always supervised by female Stewards / DMs who are available to answer any questions you might have, and to make sure everyone has a good time. They are also responsible to enforce our Event & Club Rules.


RESIDENT DOMINATRIX

Angel Pain is an exceptionally beautiful, demanding, controlling and intimidating Domme. Her celestial appearance pays tribute to Her name, but make no mistake, She is one of the cruelest sadists when called upon (or crossed).

She may, at her discretion and solely for her own personal pleasure, decide to dispense Her purifying corporal punishment and humiliation to those yet uninitiated. Or perhaps you are already experienced but yet uncorrected..?


SIA LICENCED SECURITY

All of our events are protected by SIA licenced door & security staff.


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PLEASE RSVP HERE : http://www.bizarre-events.com/#!pissoir/c5tz
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Lots of Love,

Nina & Aidan xXx
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BiZarre Events - London's Most Extreme Fetish Sex Parties!
Web: http://www.bizarre-events.com/
Email: http://bizarreeventslondon@gmail.com

Piccole considerazioni reloaded

Non per essere il bastardo che so essere alla perfezione, ma agevolato da questa giornata di solitudine casalinga dovuta ad un turno della Skiz e al lavoro vero della Sheera, ho provato a prendere tutti gli elementi che stanno sul tavolo e a mischiarli, con la tecnica del mix and match tanto cara ai pubblicitari.
Calendario alla mano, ripercorro il breve periodo, notando che il 2 e 3 febbraio ero a Manchester a dare la lieta novella del mutato asset societario.
Poi scorro ancora il medesimo e mi rendo conto che il 5 febbraio la Skiz viene "licenziata" e che appena il 6 rientra a Londra, intridendosi di disoccupazione appena attutita da quest'impieghetto studentesco facile da ottenere per chiunque.

Ecco, questo pomeriggio mi sento di ritoccare le considerazioni mattutine.
Non è una deadline, una linea temporale, quella che intendo pormi, no.
E' un budget in danaro.
Un budget oltre il quale nessuna deroga è ammessa.
Un budget oltre il quale, se il Tazio e la Skiz non avranno un lavoro e un autonomo sostentamento, si chiude.
Anzi, io chiudo. Chiudo i cordoni della borsa.

Seguitemi un momento.
Se la Skiz fosse rimasta a Manchester, impegnandosi e facendosi sistemare da qualche parte come account in quella agenzia di prestigio interplanetario, che scenario si sarebbe configurato? Innanzitutto uno stipendio coi controcazzi, che non mi pare dettaglio da sottovalutare. Secondariamente un approfondimento nel tessuto d'alto livello di questo mestiere merdoso. Insomma, dei bei passoni in avanti.

Il Tazietti, di suo, a quel punto, avrebbe anche potuto accettare (è un esempio) un bel lavoro termporaneo a Milano, Parigi, Madrid, Dresda, Berlino e persino a Brisighella. Tazio lavora, Chiara lavora, tutto si paga, si è in binario. Ma così?
Così il Tazietti, qualsiasi cosa gli capiti, la può prendere, ma deve continuare a cacciare le ghinee per mantenere la costosissima Londra, a prescindere se egli vi alberghi o meno.
Per cui, ecco che parliamo di budget.
Mica un budget da fame, intendiamoci. Ho deciso una somma importante. Molto importante, ma che se non si fa nulla per contenerla, potrebbe finire diciamo in due mesi? Uno e mezzo? Ma anche meno se ci mettiamo una vacanzina che mi meriterei, eccome se me la meriterei.
Sì, perchè io il budget lo fisso, ma mica lo risparmio eh. Assolutamente no.

Per cui portiamo a livello di tensione di rottura un eventuale ragionamento, magari fatto con ottima fede, non mi permetterei di dubitarne MAI, ma pur sempre un ragionamento errato che contiene una distorta concezione di rete di protezione usabile non per la protezione, ma come materasso.
E io non sono una rete di protezione da usarsi come materasso.

Per cui, budget.
Lei non è mica una cinciallegra che si svaga, intendiamoci. Fa, briga, telefona, spedisce. Sì, sì.
Ma alla fine, nella vita, quel che conta è il risultato.

Vuoi fare l'art? Benissimo, trovati da fare l'art e fatti pagare come un vero art.
Non trovi? Non chiedermi deroghe, dilazioni, comprensione o altro. Il lavoro ce l'avevi e te lo sei bruciato. Per cui, risolvi.

E adesso un bel caffettino di moka.

Scorci di perfezione

Esce dal bagno, nuda, barcolla piegata in avanti, tenendosi sulla porta, sull'armadio, le gambe che si piegano e si intrecciano, gli occhi sbarrati, mi guarda invasata, il capo che oscilla, poi gonfia le guance in un conato di vomito e dalla bocca le esce un fiotto di sangue, rosso, che le cola lungo il mento, il collo, sino al petto, mentre con voce da posseduta dal demonio, la voce di Smeagol, mi dice "Voglio mangiarti il cuore".
Colluttorio rosso, che acquisto.

Piccole considerazioni

Noi rappresentiamo la contro tendenza della Londra del business, noi siamo i gamberi che in retromarcia si faranno presto fagocitare da qualche pescione che sputerà le loro ossa da qualche parte.
La Chià è qui da luglio, ha fatto una cosa importante, poi è passata ad un'altra cosa meno importante e, ad oggi, è al prestigioso livello di barista on demand in una nota catena di caffetteria italiana. Non male come rapida discesa, non male. Io, di mio, da proprietario assoluto della mia stimabile agenzia di produzione, sono passato ad essere socio di minoranza con qualche benefit garantito ed ora sono assolutamente un disoccupato come miliardi di altri disoccupati e anche questo non è niente male, no.
D'altronde, ci si deve distinguere in qualche modo, credo.
Diciamo che, al momento, bere i liquami gocciolanti della Londra suburbana, tra droga, alcool e sesso occasionale, ha quel fresco sapore di vacanza che non guasta.
Diciamo anche, però, che non posso commettere l'errore di prosciugarmi il conto, perchè a quel punto non rimarrebbe che il suicidio ed io avrei qualche progettino ancora, prima di morire.
Sicchè, da consumato planner, mi sono dato un orizzonte temporale, superato il quale deve esistere una qualsiasi realtà, british o italiota o di qualsiasi stato, che consenta di rimettere in pista il noioso concetto di: faccio, guadagno, vivo.
Certo, scrivervi da Camden conl cazzo scappellato alle 10:53 del mattino è un privilegio che pochi nella vita possono comprendere.
D'altronde di cose difficili da comprendere ve ne sono diverse.

La Daniela, ad esempio.
Ho totalizzato, con le due di stamattina, duecentosette telefonate a vuoto.
Ora, o la Daniela è il perno dell'economia britannica, cosa che non credo dato che è una fotografa, oppura è ora di dire, con garbo, con pragmatica fermezza, mavaffanculo Daniela. E quindi: mavaffanculo Daniela.

La seconda cosa difficile da comprendere è perchè ci ostiniamo ad abitare in questa costosissima casa. Tra le altre cose, la Sheera pare abbia un'opportunità di lavoro a Liverpool, cosa che credo renderebbe difficile farle fare su e giù, considerati i 460 Km di distanza, per cui in quell'eventualità ci riporteremmo sulle spalle tutto l'affittone pesante. Piccola parentesi: se non me la chiavo prima che parta per Liverpool, sono molto più coglione di quello che sembro. Chiusa parentesi.

La terza cosa difficile da comprendere è come posso trovarmi qualcosa da fare se non me lo cerco.
No, ma questa non è difficile da comprendere, no.
Anzi, è facilissima.

Eccessi infernali

Tutto ci dice "Benvenuti all'inferno", a partire dalla musica altissima, rappaccio suburbano, martellante, distorto, poi la bolgia, il carnaio, la gente che urla, sudata, pressata, odore di canna, duemila pusher che strattonano, caldo, umido, caldissimo, le luci, i gruppi dalle facce indemoniate che si uniscono in grida bestiali che non riesco a capire, trascino la Skizza, voglio andare al banco a bere, mani, braccia, corpi, sudati, umidi, due vodke, pago cash, in tasca c'ho solo i soldi e nient'altro, niente anelli, catenine, niente, dò la vodka alla Skiz, tracanniamo, ti piace?, figata!, mi urla a bocca aperta e poi si mette a ballare nei suoi venti centimetri quadrati di spazio e io ordino altre due vodke, cheers, tracannate, poi le tipe strafatte si inerpicano sul bancone, scalze, che qui tutto è viscido e cominciano a ballare tra le urla bestiali degli amici della parrocchia del Sacro Cuore di sicuro, comincia la gara a inzupparle di birra e queste si spogliano e in cinque minuti ce ne sono altre due nude sul banco che ballano, oddio ballano, traballano sarebbe più corretto e sudiamo come maiali e tracanniamo vodka a cannone, poi ci spostiamo, c'è un'altra saletta di là, dove c'è un capannello urlante e capiamo che in mezzo al capannello sta succedendo qualcosa e allora ci accapanelliamo anche noi e tra le fessure del capannello vediamo che un pezzo di manzo di colore lo sta allungando di brutto a una tizia bruttina che gode come una bestia, prendendolo a ritmo di musica, col capannello che incita, che è quasi meglio di andare allo stadio, peccato non avere una prima fila, ma pazienza, poi giriamo un pochino, strusciandoci addosso a quell'umanità bestiale di cui noi facciamo parte in piena regola e con pieni requisiti, la Skizza mi urla ridendo che la palpano a cannone e poi vediamo che là c'è una scala che porta di sotto, scendiamo, mica facile, che ci son due fiumane che transumano una verso il basso e una verso l'alto e di sotto non c'è un cazzo, è l'anticesso, dal puzzo di piscia intenso e un caldo infernale che ricorda una stalla, c'è una tizia appoggiata al muro che si spara una spada nel braccio, chiavandosene di tutto, mentre dentro alle cabine dei cessi qualcuno si fa e qualcuno si incula o si sbocchina, c'è chi sniffa sui bordi dei lavandini, sull'orlo della tazza del cesso, c'è un nero enorme che vende a mulino e a noi viene una voglia bastarda di farci e chiedo alla Skiz cosa vuole provare e lei mi dice la coca e io compro dal nero, poi ci troviamo un lurido millimetro tutto nostro e compiamo la liturgia e ci infariniamo ed è un bel botto, il nerone ce l'ha buona, la Skiz si esalta e torniamo di sopra a ballare, impallati come fanali, balliamo e ci slinguiamo e lei mi dice che ha voglia di chiavare, qui, ora, trova un posto Taz, la tiro, la porto, contro il muro, sbottono la masturbo mi tira fuori l'uccello e la gente è ovunque e tutto si amplifica e la giro e la premo sul muro, sudati come se ci fossimo fatti i gavettoni, le abbasso i jeans quel tanto e glielo infilo nella fica e di fianco c'è un tizia così piena che manco capisce che me la sto chiavando, oppure capisce e non le fa sega e credo per la prima volta in vita mia di averle schizzato di dentro appena ho sentito il caldo del suo buco bagnato, ma nonostante lo schizzo ho continuato a chiavarla finchè non ho sentito che veniva anche lei.  

Che serata meravigliosa.