The L world |
Ho scartavetrato, lavato, spostato, smontato, colorato, pitturito e pitturato e la mia colombaia comincia ad assumere sembianze terrestri.
Adesso vado a farmi una bella docciona, senza sega che sono finito, che poi sulle venti e trentadue scendo al winebar, che magari incrocio LaMorelli e ci si fan due penne assieme.
Non con la Vespa, due penne di pasta. Il formato, intendo.
Ieri sera sono arrivato tardi in questo paradiso dell'ormone selvaggio e mi sono accoccolato al bancone al mio solito posto, Carlino e Chardonnay, origliando ed osservando di sottecchi. E mi è venuta in mente quella vecchia serie tv dallo scarso successo, The L World. Chi l'ha vista sa a cosa mi sto riferendo, ma per chi non l'ha vista la faccio breve e significativa: c'era una tipetta lesbica che aveva disegnato un grafico su un gran foglione di carta dimostrando che, alla fine, in quel grande giro di lesbiche, tutte si erano fatte tutte. E il mostruoso intreccio di relazioni lo dimostrava con chiarezza.
Ecco, nell'evoluzione del target del winebar, ho la sensazione che presto capirò come tutti si siano fatti tutte, come molte si siano fatte molte, come molti pure e come taluni abbiano giocato a Quattro Salti in Padella in cui si mischiano gli ingredienti sulla base del paradigma ndocojocojo che è un po' il leit motif di questa rinnovata stagione del winebar.
E anche qui, come in ogni agglomerato sociale (ad eccezione del PD) esistono due grandi correnti, due grandi movimenti: il primo, che chiameremo I Pescatori, è formato da gente autenticamente rappresentante il ndocojocojo, delusi dai rapporti, stressati dall'età che avanza, con i coglioni rotti di lolite e toyboy, avvoltoi che si gettano sulle prede morte, Rodolfo Valentino de noantri che mirano al top score.
Poi c'è il secondo movimento, che chiameremo Gli Stercorari. Ciascuno degli Stercorari è lì per aborracciare il primordio della propria pallina di merda, per poi farla rotolare fuori velocissimo, non guardando più a nulla se non a un bel matrimoniazzo salvifico degli sprechi del tempo andato, incurante di cosa sia esattamente quella pallina di merda, se buona oppure no, chissenefrega, che io sarò pure Stercorario, ma lui/lei son palline di merda, intendiamoci ben da subito, che qui si deve fare il Big Kahuna, rapinare il jackpot, sconfiggere la vigogna.
Perchè gli Stercorari maschi sono assillati da un bisogno di prole e le Stercorarie femmine vogliono che tutto quel darla via come se non fosse loro, sempre tirate come delle scorregge, tutte le sere le due di notte, estate e inverno, mezze nude anche quando c'hanno il cimurro e magari sarebbero state meglio sul divano a vedere XFactor, insomma, che tutto questo faticoso troianesimo agè ne sia valso la pena.
Curioso questo nucleo sociale del winebar, davvero curioso. Io ieri sera avevo i cazzi miei begli arrotolati nella testa e nessuna mi ha cagato di strisciazzo. E questo perchè? Perchè non avevo l'aura scopiaola, perchè non vestivo la livrea degli amori dei Pescatori o degli Stercorari. E quindi ero out-of-order, out in tutti i sensi, bad mood, seratadimmerda e entrambi i movimenti, sulla carta, sembrano essere drama free and easy going.
Che non ci crede nessuno.
Speriamo di incontrare LaMorelli stasera.
Ha tanto di quel veleno in corpo da stendere un crotalo.
E conosce i cazzi di tutti.
Rileggo quest'ultima frase e mi rendo conto della sua sovrana ambivalenza.
Ha!