Bonjour,
cazzo.
Sorseggio
il mio caffè con l’accappatoio aperto, dietro i vetri della mia lurida cucina.
Ho il cazzo scappellato e ingrossato e vorrei farlo vedere alla mia dirimpetta
con la quale non giochiamo più da una vita al mostrami-che-ti-mostro che ci piaceva tanto.
Sono
le dieci e credo fosse dai tempi del liceo che non dormo così tanto. Sarà forse
che mi sono veramente addormentato alle sei?
Bonjour,
cazzo.
Come
farà, la Susy, a lavorare una giornata intera oggi?
Bonjour,
cazzo.
Sono
dolorante in ogni parte del corpo. Ho un filo di mal di testa ed un alito acido
che potrei staccare le piastrelle della cucina soffiando. E della mia
dirimpetta nessuna traccia di vita. Apro e sento l’aria fredda che mi investe
la pelle, quasi un segnale che dice con voce meccanica “coprirsi – stagione non adatta”.
Guardo
giù a destra il terrazzino del Cazzulati. Povero Cazzulati, ci aveva speso
denaro e tempo della badante per tenerlo pulito lindo e ordinato e adesso
guarda quei cinesi a che razza di cagatoio l’hanno ridotto. Che poi si dice
“cinesi” con la medesima precisione con cui si dice “uomo bianco”, perché
chissà da dove vengono. C’è una ragazza carina, tra loro. Le asiatiche hanno i
peli della figa neri, grossi e dritti. E dei bei piedi. Sarebbe un bel
diversivo un’asiatica. Una volta dovrei andare da I-Fan. O Ifan.
O
come cazzo si scrive.
Bonjour,
cazzo.
Fa
fresco, sono ancora in ombra dal mio lato, ma non ho cazzi di chiudermi
l’accappatoio. Sorseggio con la tazza nella sinistra e gioco con la cappella
con la destra. Oh, Dirimpetta, và che ti perdi del buono eh. Io te l’avviso,
come dice la Ade. La Ade. Che gran figa che è la Ade. Non vedo l’ora che torni.
Non vedo l’ora che torni per istigarla ad essere la Ade senza limiti da Academy
Awards e cancellare così, definitivamente, i primati assoluti che quell’altra
lì ha raggiunto stanotte senza sforzo né teatralità. E’ una scelta di campo che
va fatta. Bisogna decidere. Facciamo la quadriglia porn style? Bene. Facciamola.
Condiamola di emulazione del porno di cui siamo ghiotti, ricreiamo le
situazioni che ciascuno ha stampate nella mente e basta. E la Ade è maestra.
Lei non la batte nessuna. Giochiamo al porno e la Ade vince. Basta. No che una
decide, una notte, che non fa moine porno e fa la donna femmina e alla fine mi
trascina in una notte di sesso che mi costringe, mio malgrado, ad annoverarla
tra le prime tre migliori notti di sesso della mia vita. Bisogna fare scelte di
campo e io non esco dal seminato. E’ andata così? Benissimo. E’ stato
travolgente. Ok. E’ stato fantastico? Ok. E’ palese che abbiamo un’affinità
animale perfetta? Ok.
Ma
io voglio la Ade. Perché io scelgo il porno.
Bonjour,
cazzo.
Che
poi, anche la Ade, cazzomerda. Se era
qui invece che lì, ‘ste cose non sarebbero successe. E un pochino mi deve
aiutare pure lei, cazzomerda. Ma è andata così e oramai amen. Ma è l’ultima
volta. Mai più. Io non c’ho il fisico né i coglioni di mettermi lì a fare
introspezioni facendomi domande e dandomi risposte e analizzando e valutando e
riflettendo. Basta. Io voglio fare il porno con la Ade porno, non l’amante con
la Susy. Io voglio parlare, dire sozzure, toccare limiti isterici, profanare,
dissacrare, sbarellare. Non voglio farlo alla missionaria in continuazione senza
rendermi conto che è passata un’intera notte, venendo non so quante volte e
godendo così profondamente da averne paura e poi odiare l’orologio che son già
le cinque.
No.
Io voglio il porno.
Cannibale,
spietato, sollecitante, stimolante, voglio la scossa elettrica, voglio il
consumabile, il retail.
Non
voglio le mani calde che mi fanno commuovere. No. Non voglio i baci in bocca
che mi fanno venire con lei. No. Porno. Mucchio. Esibizionismo. Ecco cosa
voglio. Voglio la Ade puttanina sul
marciapiede in agosto con quegli zoccoli ai piedi che mi rendono folle. Ecco
cosa voglio.
Sì.
Bonjour,
cazzo.
Ma
la Marisa dove cazzo è? Boh. Rientro che fa un freddo bestia e non vorrei
cagarmi addosso, nudo con l’accappatoio aperto. Mi verso un’altra tazza di
broda e penso che oggi, che sembra primavera, è l’ultimo giorno di illusioni.
Da domani comincia a peggiorare, da lunedì piove che dio la manda.
Sai
che inculata se qualcuno, oggi, credesse che perché ci sono diciannove gradi di
massima è primavera? E poi lunedì come la mettiamo? Ci diciamo che è ancora
inverno e ci siamo sbagliati? Bella cazzata.
No.
Io
non mi illudo che sia primavera solo perché ci sono diciannove gradi.
Io
no.
Io
voglio il porno.