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giovedì 12 dicembre 2013

La Fessa della Marianna

E poi arriva quell'età, no?, quella in cui entri in Facebook e cerchi la Renata, quella per cui ti sei screpolato di seghe al Liceo, ma prima di chiederle l'amicizia esplori l'album delle foto, perchè cazzo ce ne sarà una in costume e poi eccola, tra le 923 visibili, quella a Bellaria con un moccioso in braccio, ma no non puà esser suo così piccolino e poi te ne fotti e dici, minchia, però, io alla Renata le farei un massaggio lombare con la mia pancia e allora chiedi l'amicizia e lei te la dà in due e due quattro.
Poi, una sera che non ti sei ubriacato e fatto abbastanza, ti colleghi a facebook e la Renata è in linea, ma che bello, ti assesti sulla sedia da omarino e ti concentri e fai lo spiritoso con la chat e sono le undici di sera, la Renata ti dà corda e alle tre del mattino, con una ceppa di minchia marmorea di cui non hai esitato a dargliene notizia, sai tutto della Renata, divorzio, niente figli, storie sbagliate, si masturba, ha un vibratore, dai Tazio smettila e via fino alle tre e trenta dove lei chiude che il giorno dopo c'ha da alzarsi all'alba, tu apri YouPorn, selezioni MILF, ne trovi una che ti dà un barlume di idea di Renata e sborri come un cavallo mettendoti anche due dita nel culo..

Alzi la mano chi è TOTALMENTE ESTRANEO (tecnica masturbatoria a parte) a questa cosa che ho appena scritto. La sindrome del "dobbiamo-porre-rimedio" coglie tutti, prima o poi.

"Oh, ma Renata, scoltamo, ma se io all'epoca ci avessi provato con te?" e di là "Ma tu non  mi cagavi neanche" e qui un "luridatroiacazzodici che ti sbavavo sulle scarpe" ci sarebbe stato come un abitino della festa, ma no, si insiste, si ravana, si zappa e si ottiene quel sì. Sìsìsìsìsì. Perchè è ovvio: a quell'età tutti sarebbero stati con tutte e viceversa, che cazzo di scoperta. E poi l'idea che il ricordo ci renda ancora attizzanti, è irresistibile.

E allora si comincia a pianificare perifericamente l'action: "Ma passi mai per Taziopoli?" - "No Tazietto, ora sto a Renatopoli" - "Che peccato Renatina, ma magari, una sera, ci capito io a Renatopoli per un aperitivo" - "Magari Tazietto!!!!".

L'aperitivo.
Va disambiguato questo sostantivo. In questo caso non va inteso come una bevanda che solletica l'appetito culinario, ma come un checkpoint in cui si verifica se la Renata è appetibile a cul in aria. Ci si misura, ci si interroga, ci si fanno i film e più l'aperitvo è alcolico meglio è.

"Scusa Tazietto, che bello rivederti [blah blah] ma stasera [blah blah] e devo scappare…"
"Magari più tardi ci si becca su facebook Renatina"
"Non so, forse, vediamo…"

E passa la mezzanotte e ta-tac, la Renatina mi è online e allora vai, che non sono ancora in coma etilico e allora vai Taz dille che è figa da morire, dille ti avrei fatto questo e quello e quell'altro, gestisci i suoi silenzi lunghissimi, padroneggia i suoi ma dai Tazio, ma sì Renata, ma qui, ma su, ma giù, e intanto scava nei ricordi, Tazissimo, perchè la devi atterrare con un dettaglio di vent'anni fa, solo quell'insignificante dettaglio ti assicurerà la credibilità e un paio di caselle verso la sua fica frolla.

"Non mi dimenticherò mai l'effetto di quel vestito grigio [7 ore di dettagli], specie quando lo portavi senza reggiseno".
Victuar.
Vittoria.

Ma dai!, era il mio preferito!, mi faceva sentire così figa!, ma che roba che te lo ricordi!, tu sei figa Renatina, sapessi che tronco di sequoia che c'ho, ma Tazio!!!!!, ma Renata, t'avrei schiantata nel cesso mangiandoti la fica appoggiata al lavandino coi collant e le mutande arrotolati alle caviglie, Tazio che caldo, vedessi che cazzo mi sto menando Renatina, oddio Tazio ti prego non posso ho il mio nipotino da me stanotte, vorrei leccarti il culo Renatina, dio Tazio non posso AVERE VOGLIA stasera (esilarante).

Ore, ore, ore, ore, ore.
Ma scusate amici, ma soprattutto amiche.
Ma siam veramente convinti che l'andare a puttane sia così deprecabile?   
Economicamente, fatti due conti, no.

Renata amore!!!!! Fammi leccare la Fossa delle Marianne!!!!!
No, dai, Tazio, no.

Ci becchiamo su facebbok dopo?
Non so, forse.
Massì, anche.

lunedì 9 dicembre 2013

Uno solo, grazie.

Il uainzbarz è un autentico calderone di cassoela stagionatella (ma ben tenuta) che spesso procede senza pastoie burocratiche e accorcia significativamente il tempo della pratica.
Certo, ciò che dalla televendita appare un affarone poi affarone in senso buono non è, diventando un affarone pesantissimo da gestire.

La Marti siede al banco col jeans strizzatutto e il sandalo portato a pelle, sgranozza delle porcherie e beve uno Chardonnay offerto da me medisimo.

E si conversa di quanto la bella figa meditante sia conscia che il fatto di avere quarantatre anni blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah di essere separata da maggio  blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah per colpa di quello stronzo  blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah perchè è un gran bastardo capisci  blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah, possa generare una certa noia nell'interlocutore, ma non lo fa apposta, se ne duole, ma anche il fatto di avere quarantatre anni blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah di essere separata da maggio  blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah per colpa di quello stronzo  blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah perchè è un gran bastardo capisci  blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah, fa parte della sua vita e se questo fosse motivo di una rottura tra di noi le spiacerebbe davvero, ma davvero tantissimo.

Alt.
Momento.
Rottura tra noi.
Mi si gela il prepuzio e procedo serrato con una richiesta di informazione.

"Scusa, Marti, non ho capito: rottura tra te e chi?"
Sguardo della morte, pallore isterico, silenzio di tomba.
"Sei stronzo, io sto parlando seriamente. Io sono qui che ti parlo e spiego blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blahblah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah  blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blahblah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blahblah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah  blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blahblah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blahblah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blahblah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah  blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blahblah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blahblah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blahblah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah  blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blahblah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah blah e tu fai lo stronzo"

E poi ho provato un dolore, un dolore vero, avvolto di dispiacere e rammarico.
Veder andare via quei sandali portati a pelle non è stato facile, no.
Cameriera, Chardonnay.
No, uno solo grazie.
Dolore passato, grazie a Dio.

domenica 8 dicembre 2013

Ma...

Bonsgiur, femmina mammifera. Chi cazzo sei?
Dalla nuca e le scapole non ti riconosco, però ho una sborrata secca sulla pancia.
Credo c'entri tu in questo, ma non so.
La luce passa insolente dalle finestre di cui non sono stati chiusi gli scuri interni e la cosa mi adombra.
Ma tu.
Chi cazzo sei?
Mi scappa da pisciare e, in quanto signore, farò piano per non svegliarti.
Perchè dovrei essere scortese, femmina mammifera?
Esco dal caldo, entro nel gelo, dirigo al cesso e non mi volto, perchè la tua privacy và rispettata.
Non la "praivisi". Ma la "privasi" come dicono i britannici snob.
Piscio.
Mi lavo.
Ritorno e hai gli occhi azzurri aperti.
Ciao, femmina mammifera, lo vuoi un caffè sì?
Che belle tette.
Ma chi cazzo sei?