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venerdì 5 agosto 2011

I puristi del mare

Cazzeggiamo sino a mezzogiorno, poi a me viene fame, un po' chimica un po' fisiologica e allora le dico che una fritturina non mi farebbe tutto 'sto schifo. Allora lei, che è donna perspicace, veloce, smart, witty, always on the spot, aggiunge che accanto alla fritturina la morte sua sarebbe un bel Verdicchio gelato e io concordo, aggiungendo la domanda "C'è un postazzo nei paraggi che potrebbe risolvere il problema?" - "C'è eccome, si chiama il Delinquente". Meraviglioso dico, andiamoci, il nome mi dà fiducia da morire. E inizia il parapiglia. Chi si rimette il bikini, chi lo Speedo statuario neoclassico, chi infila asciugamani nella Mehari che dopo si va a fare il bagno, chi lancia borse e si parte.

Il Delinquente fa una frittura mista dell'Adriatico da segno della croce. Ne serve delle quantità paradossali veramente squisite. Ha un Verdicchio che gli manca solo la parola. E così, sotto la tettoia della baracca del Delinquente, ci ammazziamo di fritto e ci scoliamo un litro e mezzo di Verdicchio, per poi proseguire verso la frontiera delle Sambuche con ghiaccio, ingerendone tre a testa. Mazza se beve la Squinzy, mette a letto tutti.
Al termine del raffinato desco, consumato nel raffinato ambiente, pago e via, al mare.

Ore quattordici e trentacinque, parcheggio del Meharone nella radura. Partenza per i quattromila passi sulle rocce che stavolta non mi sono fatto fregare e c'avevo le Adidas che non so la Chiara come fa a zompare come una capra tibetana su quegli spuntoni con le infradito. Selvatica, mi piace. Temperatura stimata, cinquanta gradi. Arriviamo alla spiaggetta che siamo sciolti, saponificati. Stesura asciugamani, accensione cannetta, vento zero, ombra zero. Da incendiarsi.
In acqua si entra solo se ciò che si vuole è una congestione mortale. Quindi soffrire e aspettare.
Nel dopo cannetta, per ammazzare il tempo digestivo, ingroppatina a base di slinguo e palpo.

Siam lì che facciamo, quando arriva uno stagionato.
Maschio, caucasico, sessantenne, nudo, depilato ovunque come da regolamento, carbonizzato dal sole.
E si pianta un pò più su di noi come livello, dieci metri di distanza, seduto su un sasso piatto, le gambe rannicchiate. E io riconosco il protocollo, è sicuramente un collega. Infatti egli pone il battacchio tra le cosce, scappellato. Grazie a tale accorgimento, gli basta muovere appena le gambe per fare raspa.
Vecchia scuola, un pioniere, quanti ricordi.

La Squinzy borbotta "Ma checcazzo, ma con tutta la costa adriatica, proprio qua doveva piantarsi 'sto stronzo?"
Eh sì, Squinternanzy, proprio qui. Colui mi vuole andar di sega e spera che gliene si forniscan gli stimoli visivi.
"Ma va là" mi dice la gonzelletta "sarà un naturista."
Certo.

Dopo un'ora e mezza di tormenti manuali ammazza tempo più o meno celati, decido che me ne sbatto il coglione e che balneo. La Squinzy tituba, io mi denudo, cogliendo l'occasione per mostrare al nonno che la ragazza sta a postissimo, poi mi giro e raggiungo le fresche e salate acque, carpiandomi in un tuffo plasticamente perfetto.
Che mare, ragazzi.
La Squinzy mi segue, mutandata. Si tuffa e la agguanto, le esploro la faringe con mezzo metro di lingua e, favorita dal mare galeotto, dal pool Verdicchisambucacanna, la Chiaretta gonzelletta scorda il naturista e si lascia fare come poche si sarebbero lasciate fare. Ma decidiamo di non rimanere dentro ore, pena la morte per congestione.

Risaliamo, io rampazzato da combattimento, lei scompigliata, ma pur sempre mutandata.
Il nonno falegname, a quel punto, scopre le carte e allarga le cosce, mostrando alla Chiarina il vero senso orgasmico spruzzatorio del naturismo doc. La Chiara si incazza, comincia a tirar su le cose, ci infliliamo le scarpe e andiamo via indignati (?) e la riccia veemente inveisce col vegliardo, urlandogli cento volte "porco! maiale!" sortendo, ovviamente, un sodisfatto e compiaciuto sorriso.

Mehari, Mehari, Mehari e poi a casa. Cannetta rilassante, caffè e brandy del Cicci, poichè abbiamo la frittura che galleggia nel Verdicchio e ci fa fare dei rutti che ammazzano un maiale a venti metri.
Oh, la Squinzy tira di quelle sbreghe di rutto che pare un portuale. La Ade è surclassata. Mi piace la Ruttinzy.
Che magnifica giornata di mare. Ci voleva.

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