“Un caffè americano e una brioche
alla marmellata” dico all’Olivia superstar dalle tette scultoree.
“Oh.. ce le ho solo vuote…”
mi risponde falsamente intristita, che lo so bene che non gliene frega un
cazzo.
“Va bene vuota” rispondo
annoiato.
A me fanno schifo le brioche vuote.
Un uomo determinato, uno che persegue l’obiettivo con maschia risolutezza
avrebbe risposto “Ficcatela nel culo la
tua brioche vuota dimmerda, io me ne vado, perché io voglio una brioche alla marmellata, cazzo merda e non scendo a
compromessi perché tu, lurida puttana del cazzo, hai fatto male i conti.”
Così avrebbe detto e fatto l’uomo determinato.
Io, invece, ho mangiato la brioche vuota.
“Certo adesso non ce la farò a
scendere tutti i weekend Taz, perché non è più come prima che ero a contratto”
mi disse a suo tempo con lucida e comprensibile logica la Riccetta ed io
risposi “Certo, è logicamente
comprensibile”, quando invece avrei dovuto dire mille altre cose maschie e
rudi che rimarcassero quanto io tenevo a lei e quanti pochi cazzi avessi di
vederla partire, magari per sempre.
E invece l’ho lasciata andare a Londra, l’ho lasciata andare a “cogliere quell’opportunità così preziosa di
un’assunzione in una prestigiosa agenzia internazionale”, come le ho detto
io stesso con cogliona solennità.
E ci penso mangiando una brioche vuota che mi fa schifo.
Che poi, non è che quelle alla marmellata non abbiano difetti,
intendiamoci. Per quanta cura tu ci metta, uno schizzetto di marmellata esce sempre
e ti imbratta le dita e tu provi a pulirtele con quelle stronzissime
salviettine lucidate che io dico, ma che minchia c’avete nella testa? Come cazzo
pensate che una salviettina lucidata possa servire a pulire cosa? e rimani con
la colla più micidiale appiccicata ai polpastrelli che manco col diluente nitro
viene via e brameresti di vederli che si puliscono il culo con della carta
igienica patinata lucida.
Però, difetto a parte, almeno in quelle alla marmellata c’è dentro qualcosa.
Una brioche vuota è solo una volatile rottura di coglioni.
E quando hai finito di mangiarla, in certe giornate, quasi quasi ti
spiace di avere le mani pulite.
Vaffanculo, Olivia.
Trovare un tuo post a colazione è meglio di qualsiasi brioches ripiena....
RispondiEliminaChe bella sorpresa....bentornato Tazio.
Andrea.
tutti i bar hanno quelle stupide salviette. secondo me le mettono apposta (i baristi) per vedere le signorine che si puliscono le dita mettendole in bocca.
RispondiElimina(cambia gusti: i krapfen sono sempre ripieni. di marmellata o di crema. ottima crema)
Tazio. ritieniti stropicciato di baci!
Bello rileggerti. ^_^
RispondiEliminaMi dispiace per il resto.
Bentornato :)
RispondiEliminami piace quando fai i capricci. è molto giusto. adesso devi solo pestare i piedi la prima volta in cui lei non potrà scendere. nei hai tutti i diritti.
RispondiEliminaCazzutissimo Tazio, che gioia rileggerti !!!
RispondiEliminaDalila
Bentornato, Grande Tazio. Vai tu a Londra, con Ryanair non costa un caz-zio. O quasi. Mi sei mancato. Jimmy, il fenomeno
RispondiEliminaP.S. le brioche vuote fanno proprio cacare....JiF
RispondiEliminasono davvero contenta di leggerti ancora, lo sono molto meno per i tuoi sentimenti che meriterebbero tanto un bel ripieno gustoso e succulento mentre invece si ritrovano col vuoto. bacini.
RispondiElimina:oD
RispondiEliminak
e questo è tutto quel che hai da dire dopo due mesi di silenzio? e non ci pensi a noi che ci hai fatto stare così in pena? è questo il ringraziamento? sei solo un ingrato, e ricordati che questo blog non è un alberto (bentornato).
RispondiEliminaMi spiace per la Squinzy.
RispondiEliminaNon vuoi dirci come mai sei sparito, vero?
Altrimenti lo avresti già fatto.
Allora, solo un bentornato, Tà.
Le brioches vuote ispirano un riempitivo diverso dalla marmellata, per buongustaie :-)
RispondiEliminaMi unisco al coro del bentornato Taz
MaZ