Pagine

domenica 14 maggio 2017

Riassunti di cumuli, macerie e rottami


E allora la becco in piazza, da sola, piena di scartozzi alimentari ed ecco che scatto dal Centrale come un daino elegante e sinuoso che, eroticamente, raggiunge la sua mammifera con l’istintivo scopo di ingravidarla e “zomp zomp zomp” la placco che l’ombra dei palazzi copriva la strada, ciao Betta, oh ciao, è da una vita, è vero come stai?, stonammerda Betta, beh siamo in due, divorzio, bambino, scuola inglese, lavoro e mentre parla non riesco a seguirla, con quelle ballerine nere senza calze e le venone sul collo del piede e penso a quel clitoride ipertrofico che le svetta come un infantile cazzetto duro tra le labbrone e il folto pelo animale e la doccia, la neve, le tettone, mi diventa barzotto e annuisco coglione, compreso, empatico, ma sai che mi spiace proprio Bettonza?, ma c’hai sempre quel numero?, sorride, Tazio tana, stai sotto tu adesso, nasconditi, “perché, mi vorresti ‘chiamare’?”, mo sì, perché no, magari un birrino che mi spieghi meglio, sorride, ok, sei sempre tu. Ride.

Eccerto che son sempre io, cazzodiquellagrantroia, che volevi? Il professor Crepet? O il coglionazzo di Morelli che ti parla di gente che non esiste con problemi di trent’anni fa, che son gli ultimi di cui ha sentito parlare leggendo la sua fottuta Riza Psicosomatica in cui si masturbava editorialmente? Sono io, sì, sono quel coso animato attaccato al cazzo di carne e sangue che ti sei fatta infilare in tutti i buchi, finta signora seria che ti sei scopata tutta la bassa fino a Pavia, ma in gran segreto eh.
Vaffanculo anche tu Betta, resisti, ognibbene, ciao.
Pezzo completo.
---
L’Umbe mi dice che ha visto la Ade. Ma qui?, chiedo come un delfino curioso un po’ cavallo goloso, sì, qui, con un macchinazzo nero lungo da qui a lì, ma da sola?, ma che cazzo ne so, Tazium, l’ho vista e basta, volevo dirtelo. E allora chiamo, utente spento, utente spento, utente spento, utente spento, utente spento, ciao Cicci, ciao Ade, ma sei qui?, no sono in macchina, giusto, stupido me, ma intendo sei in paese?, ah!, no, no, sono stata solo una notte che c’avevo l’omino lì, ma chi?, ma quello che firmi per le vendite, l’avvocato, il giudice, come cazzo si chiama, il notaio Ade, si chiama notaio, giusto Cicci (e ride squittendo) e non mi hai chiamato? Guarda Cicci, mi credi se ti dico che non mi è passato neanche per l’anti, che c’ho una marea di cazzi in ‘sto periodo?
E quando mai si è abbassata la marea di cazzi, gran troia falsa e farisea?
Pezzo completo.
---
“Migliaia di elette”, mi dice Erba Cattiva.
La triste conclusione realistica è che io mi sono solo lanciato su cumuli di bagasce morenti, forse è meglio dire macerie inanimate, rottami umani, come un novello catadores nostrano che scava per trovare l’oro che non esiste, nemmeno se lo sforzo è più serio e dedicato.
Io ho solamente un gran fiuto per il profumo di fica cannibale inquieta, ce l’ho sviluppato, c’ho il Naso Assoluto, c’ho.  Ma le mie prede sono facili, sono macchiette, caricature, donne vuote, cazzi pieni d’acqua, mignotte, zoccole, drogate, false, ladre, bugiarde, alcolizzate, o tutto questo assieme. Rimangono incredule che lì, dove tutti i maschi delta normodotati lasciano ancor prima di prendere, lo stupendo maschio megadotato alfa al cubo va approfondendo, infondendo liquidi rigeneratori e la convinzione fallace di essere delle Fighe con la F maiuscola.
E allora, guadagnata la pseudo autostima di cui necessitavano – tac – mi pugnalano come il servo sciocco, affinché da morto io non possa rivelare la debolezza del loro impianto.
Vaffanculo.
Pezzo completo.




3 commenti:

  1. Non mi aspettavo che mi citassi, no davvero...il mio commento notturno di qualche sera fa voleva essere un ironico tributo alla tua capacità straordinaria di veleggiare con classe in mezzo alla merda che ci racconti, in riferimento alle "migliaia di elette" di cui sopra.
    Insomma, era una pacca sulla spalla...ma mi sa che sei di molto più alto e stangone di me, quindi, se non ti turba, la pacca te la do sul culo e a posto ;)

    RispondiElimina
  2. E allora per una volta dimentica di avere il cazzo, tira fuori le palle e vai a prenderti la donna alfa che ti meriti.

    Rischi grosso (come ben sai), ma meglio morire in una battaglia epica piuttosto che marcire lentamente sguazzando nella merda.

    I love you.

    RispondiElimina
  3. Donne egoiste. Una volta succhiato il succo vitale, se ne vanno senza neanche ringraziare. Figurati mostrare un po' di affetto o riconoscere che orgasmando tra spasmi e versi bestiali la loro vita è un po' cambiata, che hanno sudato via un po' di mediocrità. Empatia vecchio mio!

    RispondiElimina