Sono molto emozionato, non posso nasconderlo. Anche il fatto di viaggiare con Ninà mi piace, davvero. Maurice dice che in quattro ore, quattro ore e mezza sono su. Mi dice di fare attenzione agli animali, specie quando mi avvicino ai centri abitati. Capre, cani e somari attraversano fottendosene di tutti, giustamente d'altronde.
La Toyota è del 1988, motore a benzina 6 cilindri 4.2 litri.
Sarà assetata come un traghetto della Tirrenia, ma pazienza.
Certo che la benza qui non te la tirano mica dietro eh. Al cambio costa 1 euro e 20 centesimi. C'avranno anche loro le accise sulla guerra d'Eritrea come noi? Bah.
Comunque, figata.
Ho già prenotato la nostra camerella all'Hotel de La Poste. Favoloso.
Vorrei partire presto, ma Ninà mi sarà d'ostacolo, perchè a svegliarla, quella, ci vuole un Raudo nel culo. Però mi è tanto, ma tanto, simpatica. Perchè ride, mette allegria, è contagiosa, elegantissima, atletica. Speriamo sia contagiosa solo per l'allegria.
Certo che, oh, raga, a me dei motori non me ne fotte un beato cazzo, ma quando metti in moto un 4.2 a benza, minchia se ronfa. Fosse un V8 sarebbe perfetto. Po-po-plom-po-po-plom-po-po-plom. In America avevo un amico che girava con un Dodge Ramcharger con motore 5.9 a benza. Ti faceva paura. Ma era musica sacra, in un certo senso.
Ma anche il mio Land Cruiser è una bomba.
E poi, per l'equivalente di 5.000,00 euro cosa cazzo mi compravo? Una Honda Civic?
Si parte, si va.
Cazzo c'ho l'adrenalina a mille. Maurice mi dice "Occhio toubab, che Saint-Louis non è un centro vacanze…" e mi guarda con quelle uova sode ammonitrici che si stagliano nell'ebano del resto. Non importa, voglio vedere, voglio capire, voglio imparare. Cosa credi Maurice, che la decadenza melmosa e liquamosa dell'Europa dimmerda sia un'elevazione qualitativa?
Ma tanto c'abbiamo discusso centinaia di litri di birra su 'sta faccenda, è inutile, è un fottuto testone.
Stasera, qui al Libellule, grande cena d'arrivederci. Ho messo duecentomila franchi sulla tavola di Sara prima, perchè voglio che cucini il paradiso per me e per i miei amici: Maurice, Ibra, lei e Ninà. Lei si è stranita e mi ha detto: è un addio? Manco morto. E' un regalo. E tu sai come usare il danaro Sara. Lei sorride e dice: vi faccio il thièboudienne. Perfetto. E vino, birra, quello che vuoi.
In Africa ti germogliano i piedi, sapete? Germogliano velocissimi, approfondiscono, si legano alla terra, scendono, scavano e quando tu vuoi andartene le tue radici, d'improvviso stanno là. Lo chiamano "mal d'Africa" ma è sbagliato, totalmente sbagliato.
Non è un male.
E' un bene.
Queste persone sono TUTTE buone, pacifiche, accoglienti, comprensive, SENZA PREGIUDIZI, dio che scuola di vita incredibile.
Domani io e la mia compagna di viaggio partiamo.
E andiamo in un posto che non abbiamo mai visto.
E che ci segnerà.
Forse è questo il senso della vita.
Vaffanculo Bonolis democristiano miliardario.
Hai sporcato una frase epocale.
D'altronde, sei molto più toubab di me.
Vaffanculo.
sublime tazio, che talvolta sei proprio sublime, immagino il tuo cervello diramato e ne godo, perché un cervello così dove mai. La frase 'Cosa credi Maurice' fino al punto interrogativo sarà nel mio prossimo libro; per adesso la pubblico su fb, e magari la scolpisco e attacco nel mio studio. merci. bon voyage. l.
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