Bonjour, bonjour.
Per una strana alchimia del destino mi sono svegliato da venti minuti ed ho già completato le fasi piscia, sega, cicca e caffè, per cui ritengo ragionevolmente che tra poco si avvii la fase cacca, com'è cosa buona e giusta per il completamento della routine S72.
Ventitre novembre duemiladodici, la sofferenza comincia ad attenuarsi, poichè il ventotto è la settimana prossima ed il ventotto pioveranno dei soldi nel conto corrente taziale, soldi che consentiranno al Tazio medesimo di pianificare alcune cosette essenziali, tra le quali una capatina londinese oh yeah, oh yeah.
Un'amica milanese mi ha chiesto di disegnarle un personaggio che le servirà per una mostra permanente a Zurigo e così oggi mi diletterò a inventarlo su carta con le mie matite magiche e poi a ripassarlo in vettoriale in modo che ne possa fare ciò che vuole e questa cosa mi mette una serena allegria infantile, oltre ad accarezzare il mio ego incontenibile, visto che il mio nome comparirà sui manifesti e sul book della mostra, oh yeah, oh yeah.
Ieri sera, vincendo la proverbiale ed arcinota pigrizia sovrumantaziale, mi sono spinto nell'orrida Milano, ma in un angolo assai poco orrido ed assai interessante, cioè via Tortona, dove assieme a una fiumana umana di deliziosi sbalestrati ho presenziato all'opening di Subterranean Modern - From punk to urban art che mi è piaciuta da morirne, sia come mostra, sia come gente, che ho incontrato il globo terracqueo, oh yeah, oh yeah. Sarà per quello che mi sono svegliato alle dieci passate? Chi può dirlo, oh yeah, oh yeah.
Vorrei concludere questa nota astrusa ricordando a tutti che una cannetta leggera, al risveglio, non compromette le facoltà e funziona meglio del Cypralex, oh yeah, oh yeah.
Bene, è quanto, al momento.
Buon venerdee a tutti, vado a fare la cacca.
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