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giovedì 31 gennaio 2013

Giovedì

Tutina DCFC
Potrei iniziare il post con "Non so nemmeno io perchè sono andato là" ed invece il motivo per cui, stamattina, mi sono recato alla Pale della Ale lo sapevo benissimo ed era un perchè legato alle sue mirabolanti chiappe ipnotiche e, devo dirlo con la sincera franchezza di sempre, le mie bavose e sbavanti aspettative non sono stato assolutamente deluse.

La Aledellapale, stamani, era sensualmente struccata, i capelli inchiodati al cranio con un mollettone di legno, indossava ballerine da danza priva di calze alcune, era verniciata da una tuta grigia dermoculeoficale solidamente trapiantata nello spacco del culo ed anche in quello della fica, componendo uno zoccolo di cammello di assoluto rilievo. Al piano superiore, invece, presenziava assurdo un pile nero con zip, vessillo dell'inutilità poiché, essendo esso indossato aperto, dalla tuta dermoculeoficale spuntavano i chiodoni della gioia, elevando il sublime capo d'abbigliamento sportivo da semplice tuta dermoculeoficale a tuta dermoculeoficalecapezzolare che, debbo dirlo, è quella che tra mille preferisco.

La Aledellapale me mi fa tirare il cazzo.
Lo farebbe tirare anche a un motocarro della municipalizzata, la Aledellapale, perchè non solo è parecchiamente figa, ma è specialmente ed assolutamente una grandissima Troiona.
Che felice che è stata di vedermi, la Aledellapale. Mi ha condotto nell'ufficio della Pale e mi ha offerto un bel caffettone, che mentre me lo preparava s'è dovuta chinare due volte a prendere le tazzine e gli zuccherini e i cucchiaini e quel culo ricoperto dalla microfibra grigia della tuta dermoculeoficalecapezzolare mi ha fatto imbarzottire un bel po' e, nel momento in cui le ho rivelato un pensierino tutto mio che mi passava per la testa, la Aledellapale si è girata con un'occhiata che meritava da sola una sega e, passandosi signorilmente la punta della linguina sul labbro superiore, inarcato appena da un sorriso da mezzena di vacca cruda, mi ha pregato di confidarle i miei pensierini a voce bassa, che la Pale par essere diventata covo di vipere, che ci credo puttanazza di quella gran troiazza, considerato l'andazzo da cazzo randazzo che aleggia nell'aere tersa.

E poi abbiam conversato, che conversare con la Aledellapale è, a mio avviso, la cosa più inutile e pesante del mondo, ma d'altra parte ero cosciente che bisognasse conversare un attimino prima di passare alla pianificazione dell'azione trivellanea, specie considerando il lungo tempo che ho lasciato stoltamente passare dall'ultima visita ginecologica che le ho fatto. E così ho attivato lo script mod sound pass-through on e mi sono limitato a farmi indurire progressivamente il cazzo pensandola mentre se lo infila nel culo lucido di vaselina cavalcandomi a rovescio e l'ho assecondata con dei casuali "Ehbeh" - "Maddà?" - "Ha-ha-ha" che tanto ci stanno sempre bene e la Ale, come il Gange in piena, mi ha ragguagliato su tutto ciò che è avvenuto dall'ultima volta che l'ho visitata e del cui incessante racconto io non ho trattenuto una sola parola, poichè lo script era in run.

Poi, a un tratto, ho lanciato la riga di comando mod sound pass-through off e, con l'eloquio signorile che mi distingue tra milioni, ho distratto l'argomento dalle sue memorie, virandolo con gradualità vero l'analisi (curioso questo termine) della sua potenziale chiavabilità estemporanea e/o assidua, considerando che la Aledellapale ora è fidanzata con Testadiparacarro, ma sono stato subito tranquillizzato da una serie di segnali e feromoni di cui avvertivo il profumo e, dopo aver risposto "come fai a saperlo?" alla mia domanda "sei in ovulazione?", la Aledellapale si è fatta incantonare vicino all'armadietto delle coppe e ha lasciato che io scoprissi da me se, sotto la tutina dermoculeoficalecapezzolare, indossasse biancheria intima o meno, me sciocchino che vado a fare queste domande stupidine che hanno ante litteram no come risposta.

Pare che stasera Testadiparacarro sia a giocare a calcetto.
D'altronde si sa, giovedì calcetto, oltre che gnocchi.
Anche io e la Ale, dato che è giovedì, ci siamo accordati per mangiare gli gnocchi e poi giocare un bel po' a calcetto.
Io col cazzo, lei col culetto.
Io adoro il giovedì, da sempre. 

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