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lunedì 18 febbraio 2013

Funny Finny


Che bel pomeriggio di sole. Non fa neanche freddo. Siamo stati a pranzare al quartiere latino qui di dietro e abbiamo mangiato all'aperto, che si stava bene.
Poi abbiamo fatto due passi, le ho comperato un maglioncino che le piaceva tanto e che costava poco e poi siamo rientrati.
L'appartamento è proprio bello, dà direttamente su Boulevard Saint-Germain e si vede di sotto il brulichio di classe della Parigi bene. Mica siamo alle Banlieau, eh.
Mi chiedo che cazzo farà nella vita il tizio che possiede questa casa e allora interrogo Finny, che in mutandine verdi a vita bassa sta stesa di pancia sul letto a leggere un libro in finlandese.
E, ovviamente, Finny non ne ha la più pallida idea e questo mi strappa una risata alla quale lei risponde con un candido sorriso.
Mi informo se siamo certi che non arrivi da un momento all'altro e lei mi risponde che costui l'ha lasciata dicendo che si sarebbero rivisti a metà marzo.
Merci.

"Ma quanti anni ha?" le chiedo.
Fa spallucce e dice "Sessanta, credo, non so." e a me torna da ridere e lei sorride delicata, di nuovo.
Che fortuna fare fatica a condurre una conversazione estesa, che fortuna.
Finny ha delle tette monumentali, sia per il marmo in cui sono ricavate, sia per la bellezza scultorea della loro forma generosa. E' una ragazza spettacolare, davvero, una delle più belle ragazze che io abbia mai visto in vita mia. La bellezza in termini assoluti, che sì ti fa tirare la minchia, ma soprattutto ti fa rimanere a bocca aperta, come davanti a un'opera d'arte.
Ha una passerina piatta, dalle labbra appena pronunciate, sottili e sul pube lascia crescere una spruzzatina di peli biondi che sono davvero deliziosi.
Si trucca nulla, non usa smalti, com'è è e devo dire che è proprio un bell'essere, il suo.

Vent'anni, santa madre Russia.
Non ho idea da quanto sia a Parigi, non gliel'ho chiesto e credo che mai glielo chiederò. D'altra parte lei a me ha chiesto qualcosa? No. E allora par condicio sia.
Guardo fuori dalla finestra il sole che scende ed è tutto così chic, così di classe, così caldo e confortevole.
Mi rendo conto dell'anomalia che si è materializzata, intendiamoci, mica sono scemo. Solo che adesso non ho cazzi di fare analisi forensiche sull'anomalia, adesso voglio solo essere condotto dall'istinto e godere dell'impagabile compagnia di questa figliola fatata, rassicurante e per nulla ingombrante.

Mi stendo sul letto di fianco a lei e lei chiude il libro e mi bacia. Mi bacia e mi guarda e mi dice che sono bellissimo e le piaccio tantissimo.
Ricambio dicendole la stessa cosa, cioè la verità: è bellissima e mi piace tantissimo.
Poi ci appallottoliamo e cominciamo a scopare e la bella fatina diviene cattiva, istintiva, vuole sentire male, si trasfigura e io la sbatto, la inculo, la violento, la torco e la schieno, le schiaffeggio i seni fino a farli diventare rossi e sbatto come un violentatore e lei gode, rossa in viso, ansimando, ringhiando e poi viene.
E restiamo così, odorosi l'uno dell'altra, per quanto Finny anche se lurida non puzza, è inodore, sa di pelle, di fica, ma nulla più.
Scivoliamo sotto il piumone e andiamo verso la sera e io non so dove ceneremo, quando, cosa, non so niente.
E nemmeno lei, ma mi bacia i capezzoli e mi accarezza lieve come una farfallina bianca e bionda.

L'anomalia c'è, si capisce, lo so. Non rispondo al telefono da giorni, limitandomi a mandare text rassicuranti sul fatto che non sono morto, ma semplicemente molto impegnato, che è vero. Sono impegnatissimo a scomparire non so dove con non so chi, ma capisco che la cosa è imprescindibile ed inarrestabile.

Le annuso i capelli che sanno di buono.
"Sei mai stata alle Canarie?" le chiedo, spiegandole bene che sono isole e poi lei dice "ahhhh" e mi risponde di no.
E io mi vedo con Finny dietro a dei muretti di pietre a prendere il sole nudi sotto il vento sferzante, senza dire nulla per ore, per giorni.
E il pensiero mi tenta.
Ma al momento non ho tempo per affrontare l'anomalia.

C'è un momento, un preciso momento apparentemente imbarazzante tra un uomo e una donna che scopano con assiduità, ma in realtà è un momento importante, fondamentale sotto un profilo umano, personale.
E' il momento in cui si fa la cacca nel bagno e l'altro entra dopo di te. Si è imbarazzati come se l'altro non avesse mai sentito l'odore della cacca, o non la facesse.
Quando due persone conoscono l'odore ciascuno della cacca di quell'altro, sono a un livello di intimità molto avanzato, molto importante.
Io conosco l'odore della sua cacca e lei quello della mia.
Siamo immotivatamente intimi.
Ma lo siamo molto.

E ora vestiamoci, andiamo a far due passi e a bere un Pinot de Charente da Flore.
E poi si vedrà.
"Kiss me, Finny" le dico e lei ride e dice "Stop with that, my name is Holga, not that funny Finny!" e ride da sola del gioco di parole.
Funny Skinny Finny, aka Holga.

Il Pinot chiama, Holga, dobbiamo rispondere.
"Yeah" mi dice scivolando fuori dal letto nella sua immacolata nudità assoluta.
E naufragar m'è dolce in questo guaio.

34 commenti:

  1. Io una teoria ce l'avrei. Ha anche un nome preciso,
    ma non è quello "proprio di persona".
    Interessa? ;)

    B

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  2. ti ricordi il motivo per cui mandasti a cagare Tanya due anni fa?

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    1. e non ti sembra di stare facendo la stessa cosa? ti seguo da due anni, un pò saltuariamente, e questa mossa non me l'aspettavo perchè sei sempre stato leale. pensi di usare la sincerità fino in fondo e dire alla tua donna cosa stai effettivamente facendo?

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    2. ... scappando dalla Skizza?

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    3. Credo di aver risposto nel post successivo...

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  3. P.S.: espongo in privato ;-)

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  4. Lasciate in pace il buon Tazio. Se è a Parigi avrà i suoi buoni motivi, e se Parigi val pure una messa, con la Finny Funny Findus come chirichetta figuratevi un pò voi. Finny Funny Findus che terribile alliterazione, il Prof. Amedei, che dopo 5 anni abbiamo scoperto chiamarsi Amadei, si rivolterebbe nella tomba (anche se non è ancora morto). GQ

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    1. il buon Tazio ha tutto il nostro affetto e si mette nella pubblica arena, mica lo stiamo torturando. lo stiamo sostenendo e GUARDANDO, così come lui vuole :-). adorato Tazio.

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    2. Vi adoro entrambi. Anche se GQ non me ne vorrrà se dico che adoro un po' di più la Lola del mio cuor...

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    3. (inutile ndr): non so se ti riferivi a noi due ultimi commentatori, ma la ultima non sono la lola ma la lili (th) :-)

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  5. Anche io ti adoro mon amour, ma te non puoi dir ad una donna che la vuoi sposare e ingravidare e vendi la tua azienda per lei e ti trasferisci in un'altro paese per lei e cominci una nuova vita per lei.....e un attimo dopo scompari, mon petit tresor.
    Tu comprends?
    Cioè pensa un attimo se tu quella donna l'avessi sposata ed ingravidata davvero, come volevi fare, allora lì si che sarebbe un po' più complicato..
    Eppure sembrava essere ciò che bramavi e inanellavi con impazienza.
    E' che qui dentro manca qualcuno che ogni tanto ti faccia qualche tenero cazziatone cheri, che davvero qualsiasi cosa fai son tutti qui a complimentarsi e a dirti "massì bravo Tazio grande continua così" pure se te ne esci fuori con la più stramba delle castronerie mai tirate fuori dal cappell;, e io sai che ti vi ti bi, però mi sa che il ruolo del grillo parlante a sto giro mi tocca proprio fartelo, sai, fratellino?
    E' che non capisco da cosa fuggi, cioè concretamente lo capirei pure, ma in fondo fuggi da ciò che tu stesso hai sempre desiderato, e lo fai proprio nel momento in cui finalmente lo ottieni.

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  6. è così chiaro che il grande Tazio non sopporta l'intimità vera, né qualcuno che dipenda da lui; è chiaro come lo è per qualsiasi scopatore seriale e intensivo, pur del tutto sublime come lui. è così chiaro... è con questo che si trova a fare i conti ora l'amato Tazio; non sopporta nessuna forma di dipendenza, né sua né di altri da lui.

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  7. nessuna forma di dipendenza o di intimità vera? c'è una gran differenza tra le due, e sta nel fatto che se si è in coppia, e soprattutto in un rapporto vero, solido, con la persona che si vuole per la vita, tutto si affronta col dialogo e con l'amore, non con la fuga, che è un meccanismo di difesa...sono d'accordo con lolita, e mi dispiace perchè non ho mai visto Tazio così in basso, neanche quando soffriva di solitudine, perchè lì mi sembrava che stesse male se i rapporti finivano e desiderasse cose belle e sane per sé..
    qui io di sano e di funzionale allo stare bene non ci vedo nulla, anzi mi sembra che renda sempre di meno conto agli altri dei propri comportamenti e agisca come una persona che dei sentimenti degli altri, in questo caso di Chiara, se ne frega e pensa solo ai suoi bisogni immediati...
    mi sembra che di fronte a una debolezza o a un difetto dell'altro, Tazio, tu sia scappato perchè hai avuto difficoltà ad accettarlo, ma la capacità di vedere l'altro per quello che è e di comprendere i limiti è quella capacità senza la quale l'Amore non esiste. Chiara non ha risposto alle tue aspettative, ma Chiara è un essere umano, e l'ideale di perfezione a cui tendi e per cui pensi di meritare di meglio - in questo caso una modella ventenne che conosci zero e con cui neanche parli (come hai detto tu: è poco ingombrante) - è solo un ideale fatto di tutte le emozioni dell'innamoramento di cui tu sembri essere famelico. Ma l'innamoramento è solo la prima fase, ma poi l'idealizzazione svanisce e compare la realtà coi limiti e i difetti. Che farai allora? anche Holga ti deluderà? escogiterai un'altra fuga? ....rischi di perdere per sempre una persona che hai, ti conosce e ti è stata sempre accanto, e per questo è una cosa realmente preziosa, con una cosa che esiste solo nella tua testa. Spero che Chiara, di suo, si sia resa conto di quello che sta succedendo, e capisca come agire per sé.

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  8. ma ci sono persone che non riescono a vivere né la coppia né un rapporto di una certa 'verità'. si concentrano pertanto su altro. ed è il caso di Tazio, forse. non è questione di non-amore volontario, ma di nevrosi personale. forse Tazio si dovrebbe impegnare, dici; ma forse non può. o fino ad ora non l'ha mai fatto, il sempre adorato Tazio. non sarei così severa con lui. lucida, ma non severa. come lucido sarà lui fra poco, sa perfettamente quello che gli sta succedendo - è troppo troppo intelligente per non saperlo.

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  9. Ossignur.
    Bonjour a tutte le mie fustigatrici morali, bonjour, bonjour.
    Avete ragione, ma adesso asciugatevi la bava dalla bocca. E magari la prossima volta, firmati, firmatevi, così posso anche tentare di risponderti/vi, ammesso che la cosa interessi.
    Neesun probloema, anycase, adesso inserisco il [MOD TAZIO DUBBIZEROTUTTAPPOST ON] e torno a Londra a mantenere, sposare e prolificare.
    In fin dei conti la felicità è una questione puramente razionale, no?
    Posso bere un caffè, prima?

    P.S.
    Lola ti amo.

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  10. Bene.
    Adesso il caffè l'ho bevuto e vi voglio dire due paroline semplici, a tutte. Perchè siete tutte donne, suppongo. A parte il commento anonimo (quanto mi fate girare il cazzo) che mi dà dello scopatore seriale, che può essere maschile.
    Insomma, me ne chiavo di che sesso siete e vi rispondo.
    Capisco benissimo quanto possa non piacervi il fatto che abbia sollevato il mio delizioso deretano e sia RIMASTO a Parigi dopo esservi venuto per un lavoro. Capisco anche che una modella finlandese di venti anni produca macchie di orticaria a molte. Io capisco molte cose di quelle che dite. Capisco che il mio RIMANERE a Parigi magari risvegli antichi personali livori rivissuti attraverso le mie parole, capisco quasi tutto. Quasi.
    Ciò che NON capisco è perchè vi ostiniate a chiamare questa mia vacanza psicofisica FUGA. Fuga da che? Fuga dai miei DOVERI?
    Ci mettete sempre pochi nanosecondi ad impalcare la trama dei doveri eh? Doveri morali, doveri amorosi, doveri di mantenimento. Io a 'sto giuochino non mi sono sottratto nemmeno per un secondo DA UN ANNO A QUESTA PARTE, gentili signore. E' solo che arriva un momento di bilanci, l'ho scritto, l'ho dettagliato, ma sinchè mi lamentavo nel salottino di Camden, continuando a fare il mio DOVERE a nessuna è venuto un commento che sia uno.
    Sapete che c'è?
    C'è che tutta questa dotta accademia attorno a come si conduce un rapporto amoroso non passa su di me come acqua sul marmo, no. Sapete cosa faccio? La prendo pari pari e la scrivo alla Chiara, la cui FUGA gratuita da Manchester è cosa sicura. E poi, vi supplico, non venitemi a dire "quando sarai stanco della Holga…" vi prego. Insultate la mia intelligenza. La Holga domattina evapora come benzina al sole, ma evapora lei, non io.
    Coraggio, siate meno anacronistiche e meno stereotipate.
    A Londra c'è una che credo ancora di amare, ma non lo so.
    Le stacco la spina, adesso tocca a lei farmi vedere di che cazzo è capace.
    Io credo di averglielo ben dimostrato.
    Non trovate che così, casualmente, spostando tutti i miei DOVERI, salti fuori anche un DIRITTO? Magari spaiato come un calzino, ma uno ci sarà.
    O no?

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  11. eh, appunto. lo sai, quello che stai facendo. firmato la lilith, di cui anche i post dell'1.49 e 20.16 (scopatore seriale; è femminile, perché maschile?).

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  12. Scusa Lilith, ma "Eh appunto, lo sai quello che stai facendo" mi spiazza non poco. Cioè, non capisco che cazzo voglia dire, specie a seguito di ciò che ho scritto. Perdonami, talvolta sono limitato.

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    1. vuol dire che piano piano ci arrivi, un po' dicendotela e un po' no. un po' dicendocela e un po' no. c'è il calzino-diritto; ma c'è anche altro, e, secondo me, sei troppo intell per nn sapere che NON hai tutto sotto controllo, al momento. e il dovere non c'entra, nn ne ho mai parlato. tutto ciò in my opinion - posso sbagliarmi, grande Tazio, in questo perverso gioco virtuale. :-) lilith

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    2. Ho sempre odiato le sciarade, mi annoiano. Se devi dirmi qualcosa, basta che me lo scrivi. Se sciaradare ti diverte, non ti impedirò di sciaradare, ma non ti garantisco di dedicarmici.

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    3. hai ragione. vuoi fare reagire la Skizza, dici; sia; ma secondo me anche fuggi. da qualcosa che non sai se ti piace ancora, nei nuovi termini. that's all. lilith

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    4. Non diciamo cazzate, Lilith, se mi consenti un pizzico di francese. Io fuggo da qualcosa? Che non so se mi piace ancora? Nei nuovi termini?
      Me mi sembra che i termini siano abbastanza antichi e che io c'abbia messo di tutto del mio per farmeli piacere, per andare oltre, per fornire opportunità, per dare materialità ove necessaria, senza risparmiarmi, senza fermarmi a ponderare, a pesare, a valutare, ma adesso è ORA CHE LE CAZZATE VENGANO SOTTERRATE, cara Lilith. E' ora che qualcuno dimostri qualcosa, altrimenti vale la fottuta regola che qualcuno ci mette tutto e qualcun altro solo la filosofia e i paroloni e le mani sulla fronte alla Eleonora Duse e io, sinceramente Lilith, di attirci simili ne ho viste a decine e vuoi che ti dica che fine hanno fatto? SONO RIMANSTE DELLE SFIGATE E DA SOLE, perchè questo giochetto non prende pel culo più nessuno.
      Perdona i francesismi, non volevano essere blasè.

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  13. Hai scatenato le Erinni, grande Tazio....ti convine indossare il vestito di Jack la Furia. Un abbraccio e tanta solidarnosc. GQ (circondato dagli stronzi)

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  14. Posso...? Io però non gli do tutti i torti... Dai tuoi racconti, ricordo: acquisto di macchina perché lei non ce l'ha e, povera, non sempre la mamma le presta la sua; "mi piace la casetta dei puffi che costa uno sproposito, la prendi, la prendi???" e giù soldi anche per di là; il lavoro scarseggia, le propongono un posto di prestigio ma "eh, no, io voglio fare l'art, uffa uffa uffa!" conseguenza= impegno zero, lavoro sfumato.
    Forse che forse che forse, la principessa sul pisello stia tirando un po' troppo la cordicina? Se è incazzato hai ottimi motivi per esserlo, stiamo parlando di una persona che ha mandato tutto in culo per cambiare vita stando dietro ai capricci di una ragazzina, in fin dei conti.
    Io fossi in te me ne starei a Parigi.

    Anonima Veneziana

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    1. Anonima.
      Adesso vado anche a fare la cacca, se vuoi.

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    2. ...ma guarda che è un ottima attività, alla fine! Sottovalutata quanto vuoi, ma vuoi mettere le tragiche conseguenze dei periodi prolungati di costipazione? ...sono con te, comunque. Sallo.

      A.V.

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