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martedì 6 settembre 2016

Notti

“L’erba non l’ho trovata, mi spiace” – “Non importa, come stai?” l’abbraccio e i baci di due amicissimi che non si vedevano sin dall’asilo, che forse non si erano mai visti prima, in un'aria un po’ alla Dottor Zivago, ma con una punta di Cime Tempestose dei fratelli Karamazov e due poesie di Alda Merini, in una cornice fotografica della Abbott, ma con sotto la pubblicità del Salame Sfrappazzoni.

Che piacere Antonellina di Hawaianas imitazione-banchetto (s)calzata, unghia podalica nature, affusolata, appena cresciuta, quel giusto, quel tanto porcheo, con le pigiamine braghette e la pigiamina maglina e sotto un cazzo di un cazzo rampazzo di niente che ti ballano le mammelle come se fossi una vacca gravida su una lavatrice che centrifuga, con le gambe tutte ricoperte di pelle ambrata di Follonica e i capelli che ti si sono sbiondati, sì lo so che è il sole, fin lì ci arrivo, ma stai gran bene, grazie Tazio, ma figurati, dimmi pure Gratzio per comodità, tra di noi, eh già, mi sorridi e mi guardi gli occhi, ma allora conta, o Tazio, che accidempoli ti è succezio e io conto.

Conto fino a trentamilazerosedici, che oltre non so andare, ed alla fine della mia romanzata storia, coperta di balle a sbrega e da ovvio mistero misterioso tuoiemoi della notte emiliana gradinata di segreto, mi vien detto vieni qui che ti dò un baciuzzo e io lo accezzo, che soffro di carenza d’affetto affettato a tette e non mi insinuo linguale, no, ma appoggio signorile, appoggio lieve, come la neve, che il venticello febbrarino sparge lieve sopra i campi e nella Pieve (chissà allo spaccino che nervosone), a fermo suggello che è l’AMicizia con la A e la M maiuscole che colà mi mena, e non il mero (e soprattutto Suino) tessere e ordire, siffossi Sozza Penelope, l’antiche tele lasciate sul telaio ad ammuffir degli anni, senza far di Chiavagione alcuna bottin delle mie notti brave.

Ma ora tu, Contetta Mammellea de Tremoris, dimmi di te, che son avido delle tue avventure sartiane, avido e impaziente, trepidante, che quasi l’orinar riempie le mie emozionate brache e ad un tratto un suono, un ululato forse, o forse un villico sumero persosi in tal desolata landa, or dir non so, ma un “ooooOOOOoooooOOOooooooooaaaaaaAAAAaaaaAAAAaaaaammmmuuuuuuuuuHHhhhhHHHHHH” spadroneggia sinistro nella notte ed io mi mantengo calmo, calmo e paziente, seppur infastidito da tali aspre e acute note, che solo poscia vado comprendendo essere un antico idioma berbero dei Cavalieri Monghi dell’Alto Atlante, che pare la Antomammella parli con scioltezza dinoccolata, per quanto sia l’idioma stesso che vada richiedendo settecentomilioniezeroottantadue parole per esprimer un concetto di pueril natura sintetizzabile in un più domestico e brazzadellero “va da cazzo, ci siam mollati e ripresi, lui resta un coglione dimmerda, e io mi sono rassegnata che è così e fine.”

Bello.
Bello sapere di poter creare danni per milioni di rupie insistendo nel giuoco notturno che ora sa di acerbo sesso sospirone e poi saprà di merda a profusione, perché tanto io per ogni evenienza ho sempre la frase magica, che non è “IFIX TCEN TCEN SI INFIAMMA SUL POLSO IL MARCHIO DI EROOOOS!” del grandissimo Pontello, ma un banale checcazzomenefrega del fulgido Taziello.

E ci ribaciamo alla farfalletta sull’uscio che quelle belle tette mi si stampano morbide e sode sul petto già pronto alla pugna (specie quella che scoccherà in bagno) e caliamo il sipario nero del notturno mistero de noantri, che nessun sa che il Tazio is back, ma il Tazio sa che presto bec lo sarà il Sa-aaarti.

“Ti uozzappo domani” ella dice in rapito sorriso ed anch’io sorrido.
Tu mi uozzappi e io al più presto ti zappo come tu fossi il porno orto, tutto di turgidi carotoni, di Frà Cazzo da PornoTaziopoli, che Dio l’abbia in Gloria.
Amen.


3 commenti:

  1. Ciao 'Zio; ma perché non dire la verità? Perché guastare "questo rapporto" con una persona umana? Non capisco....scusami

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    1. Mi spiego meglio, perché rileggendomi non vorrei correre il rischio di creare confusione nel esprimere il mio pensiero. Antonellina, da quanto scrivi, mi sembra una brava persona che ha manifestato in passato attenzioni e disponibilità (di tutti i generi) nei tuoi confronti. Soprattutto ad ascoltarti e a cercare di comprenderti. Ora avere una persona "amica" non farebbe male. Una persona che vada al di là del sesso (cose che peraltro non sarebbe da escludere). Persona che non poteva essere la Concetta, troppo asfissiante, troppo opprimente, troppo vedova e pure troppo calabra:...prova a rileggere qualche tuo post passato e vedi che quadretto ritraevi....certo sapeva suonare il violino e pure il piffero e anche il flauto traverso, ma non era quello di cui avevi bisogno. E poi aveva pure il culo off limits.....a presto amico caro

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  2. E' quello che dicevo di non capire nel post precedente. L'Anto non mi sembra una persona cattiva magari sempliciotta ma non cattiva. Forse basta dire la verità del resto c'è stata un'incompiuta in passato.
    Io ci leggo una voglia di vendetta nei confronti del gruppo di ex-amici e, in particolare, del Sarti. Poi certamente mi sbaglio.

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