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lunedì 4 marzo 2013

Sereni pomeriggi parigini

Ne abbiamo viste tre di case oggi pomeriggio, tutte in zona. Una mi fa impazzire, la più grande. Non so neanche come si scriva la cifra dell'affitto, ma è fantastica. Ha anche un terrazzino che dà nel cortile interno, sul quale mostrarsi mentre ci si masturba deve essere meraviglioso.
Poi la Finny mi ha chiesto se vado a una festa con lei stasera, ma io ho declinato con garbo e cortesia.
Stasera ho altri progetti. Mangio qui sotto e poi devo fare una cosa.
Gliel'ho spiegato, lei non ha detto niente, cioè ha detto ok.
Poi l'ho portata in albergo e l'ho chiavata.
E l'ho fatta venire.
Era sudata.
Le ho leccato il sudore e mi piace.
Le ho chiesto se, per me, fosse disponibile a non lavarsi per un paio di giorni.
Ha riso.
Poi mi ha sussurato "Te ecita me sudata?" - "Sì"
E la conversazione si è conclusa. D'altra parte, cosa vi era da dire oltre l'essenziale? Nulla.
Poi si è alzata, in tutta la sua raggurdevole lunghezza e prima di andare nel cesso a pisciare mi ha confidato una cosa.
"Me piace tu fai me schiava" e poi si è sofficemente seduta sulla tazza tintinnando una pisciatina corta.
E' una bambina la mia Renna.
Ma tanto figa.
E tanto porca, pare.

Pensandoci, però, a chi non servirebbe una schiava figa e porca?
Ci rifletto Finny.

1 commento:

  1. pensandoci bene... a chi non servirebbe un uomo che paga l'affitto, fa la spesa, ti scopa e non ti chiede altro? io lo quoterei! :-)pb4.0

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