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venerdì 27 marzo 2015

Ceco di notte

Sono sul letto immerso in attenta e per nulla amichevole lettura di un bel libro di grammatica ceca quando, sul far delle 01:14:32 il parlàfono fischietta primaverile un’entrata uozzap.

“Dormi?”
“No, stavo studiando grammatica ceca”

Seguono faccine di risa foggiate in varia maniera.
“Non ridere” aggiungo con serietà “questo Paese parla inglese solo a tratti e poi l’idea di conoscere bene il ceco mi affascina”
Pausa.

Onlinestascrivendoonlinestascrivendostascrivendo.

“Mi stai prendendo in giro come al solito o vuoi veramente stabilirti lì?”
“Non ti sto prendendo in giro e non ho idea se vorrò veramente stabilirmi qui, ma intanto dovrò pur saper comperarmi un paio di pantaloni senza gesticolare, no?”


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“Giusto e poi una lingua nuova è sempre una lingua nuova”
Ecco, amisgi.
Una lingua nuova è sempre una lingua nuova” è un doppio senso easy e lei lo sa. Lo sa e quindi vuole dirmi subliminalmente che è in mod zoccoleggio mild e sta a me, solo a me, assecondarlo o meno.
Decido per la pausa.

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“Torni mai giù, ogni tanto?” chiede periferica stemperando le vicende linguali.
Faccio pausa lunga.

“Raccontami del tipo con cui ti vedi.”
Con punto finale, assertivo, serio, ineludibile, tranchant. QUELLO ora è il quesito e QUEL quesito e solo QUELLO o va fanculato a palla o va soddisfatto con dovizia e minuzia di dettagli.

“Perché ti interessa?” è la deludente, sciocchina, triste risposta. Potevi far di meglio Chiaraspray, sì. Ce l’avresti potuta fare. Peccato. Ecco perché fai la junior  a Modena e non sei assurta ai fasti meneghini. Per colpa dei dettagli. I dettagli sono tutto, cherie.

“Hai ragione. Pensandoci bene non me ne fotte un assoluto cazzo. Torno giù ogni tanto, sì, ho persino comperato casa a Reggio in Piazza Bambascionestrimpellacazzi, ero lì sino a ieri l’altro. La casa è bella, molto ben ristrutturata, stile inizio ‘900, ma al momento è vuota, sai, non essendo lì spesso… però son contento di averla presa, poi vai a sapere, magari diventa un investimento, chissà.”

Pausa e reinforco la grammatica ceca, con un sensibile giramento di coglioni.

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“Me la farai vedere una volta, magari, se capita” incalza la paperella anale come se nulla fosse.

“Perché ti interessa?” chiedo io a quel punto, non commettendo l’errore orribile di rispondere a una domanda con un’altra domanda.
Pausa.

Onlinestascrivendoonlinestascrivendostascrivendo.

“Boh, anche no per carità dicevo se ti faceva piacere farmela vedere”
Emetto faccina che sorride di gusto.

“Chiara ti lascio, sono indietro con la grammatica ed è tardissimo, buona notte.”
“Buonanotte Taz, buona grammatica”

Děkuji, grazie.

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