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giovedì 20 settembre 2012

Valorizzare il territorio e i suoi prodotti tipici

Bonjour, bonjour, bonjour.
Fa un freschetto malandrino, ma la cinesina laggiù non sembra preoccuparsene, che è mezz'ora che ravana in mezzo a un cumulo di sacchetti, sul terrazzino, con addosso una camicetta da notte deprimente che sembra uscita da un Postal Market del millenovecentonovanta.
Le allungherei volentieri una ventina di centimetri di cazzo tra le chiappe, a quell'automa androide che ha in mente solo il business.

Bonjour, bonjour, bonjour, Miramonti, che mi dai il bentornato. Bentornato nella Hanoi della provincia, bentornato nel delta del Mekong padano, nella favela della bassa.
Fa un freschetto malandrino ed è giovedì, che vale a dire che domani è venerdì e nella notte tarda annuserò l'intenso odore pungente e dolciastro dei piedini della mia fidanzatina e ciò è assai bello, assai. E' talmente bello che con quel pensiero mi tirerei una sega imperiale, ma mi trattengo come fossimo in quaresima.

Bonjour, bonjour, bonjour.
Tra poco andrò in ufficio, dove darò udienza a Matt Matteo che scioglierà il riserbo in merito alle sue decisioni e io non mi scompongo nemmeno un po', che già lo so che andrà via. Chissà perché in queste circostanze qualcuno si comporta come quando si molla una morosa. Spero solo non mi dica che se ne va perché qui sta troppo bene.

Bonjour, bonjour, bonjour.
Fa un freschetto malandrino e io sono decisamente di buon umore, che già sento nell'aria il profumo degli ormoni della Skizzetta Sbrodolina.

Bonjour, bonjour, bonjour.
Oggi è giovedì e devo mangiare gli gnocchi, per cui andrò alla Solita, che è anche un pezzettino che non ci vado. Gnocchi al ragù cipollato ascellare, i migliori.

Bonjour, bonjour, bonjour, ieri sera sono andato a puttane, perché a pomeriggio ero andato a fare la spesa all'Ipercoop e la cassiera, bella donna davvero, aveva gli avambracci depilati, che è una cosa che di suo mi arrapa abbestia, ma nello specifico la signora aveva un'evidente vena che mi ha riportato in quello stadio spermatozoico che non ricordavo da tempo e così, non appena giunto a casa, mi sono munto la minchia per benino, ma mi sono reso conto che non era sufficiente e, quindi, dopo aver sentito la Skiz al telefono, ho fatto prua verso Nadine, ma purtroppo non c'era e la cosa mi ha disturbato, perché io sono metodico, molto metodico.

E allora ho deciso di valorizzare il territorio e la sua offerta e dopo diversi giri ho caricato una bella sposazza over 50 dalle sembianze perfettamente terrene, una bella rizdora, massaia, nostrana, dall'accento amico e ci siamo recati nella di lei dimora dove ci siamo denudati e devo dire che la sfioritura la rende assolutamente appetibile, appetibilissima direi, molto più che appetibilissima aggiungerei, che il pensiero delle prime palpate che le ho assestato con signorile garbo mi fa rizzare il pennone, festoso e insolente, ancora adesso. "Cosa vuoi fare?" mi chiede con la esce amica e io le dico che voglio giacere sul letto con lei accanto che mi tira una sega senza preservativo e lei sorride sollevata, perché quando si batte e si è over 50 tante acrobazie stancano e così abbiamo giaciuto con la sua mano calda che mi scappellava e incappellava, mormorandomi sorridente che ho un bel cazzo e poi, malandrina, si è sporta ad accarezzarmi dolcemente il buchetto e io ho lanciato in orbita i miei semini sotto i suoi occhi divertiti e il suo sorriso rassicurante.

Bonjour, bonjour, bonjour, sono pronto ad uscire e ad affrontare questo luminoso giovedì, attendendo di vedere la carne seSuale della Bettona, attendendo di mangiare gli gnocchi al ragù cipollato ascellare, attendendo che venga sera e che il giovedì si trasformi in venerdì.
Bonjour.

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