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sabato 9 febbraio 2013

Prima fase della serata in due tempi

Che casetta di merda, noi siamo veramente fortunati a stare dove stiamo, ma d'altra parte costa anche una fortuna e poi qui c'è quest'odore di cibo indescrivibile, di pomodoro bruciato, strinato, come si dice da noi e quella lampada lì fa così poca luce che non riuscirò a riprendere niente col telefonino.
Questo Brian è un fascio di muscoli, rasato, tatuato, con un culetto che glielo mangerei, ma Brian è straight, etero, a lui piace la fica e in questo momento gli piace tantissimo la fica della Skizza, che si fa montare come una cagna da Brian che la strafotte, col suo discreto cazzo storto a sinistra, avvolto nel guanto rosa shocking che è quel dettaglio squallido che mi fa impazzire.

Brian fa domande su di me a lei, guardandomi con un sorriso cattivo. "Gli piace guardare eh? Gli piace vedere che ti fai scopare eh?" ansimando, sbattendo nella fica della Skizza che gode come una porca, perchè le piace Brian, muscoloso, giovane, tatuato, depilato, con i piercing ai capezzoli, ruvido nei modi, violento, bulletto suburbano che frequenta certi bar giusto per questo e stasera gli è andata bene, perchè anzichè fottersi la solita tardona col marito impotente che si viene nelle mutande a cazzo mollo, si fotte la mia cagnetta, sua coetanea e mortalmente figa.

Guardo. Cazzo sì, mi piace guardare, mi piace vedere come la Skiz perde il controllo, come a tratti si dimentica che sto lì seduto a guardare e si fa divorare da Brian, godendo infinitamente di questa anomalia dei nostri cervelli che accetta e ricerca e gode di una situazione che terrorizza tutte le coppie e che invece a noi ci manda a mille, perchè a noi piace scopare con altri e guardarci e seminare piccole crudeltà che accendono i sensi, come quando Brian le chiede quanto bisogno avesse di un giovane stallone come lui e lei risponde che aveva tanta voglia di lui che si sarebbe fatta chiavare anche sul bancone del bar e poi mi guardano entrambi luridi e poi lei, sempre guardandomi, gli infila tutta la lingua in bocca e lui accelera e questa crudeltà inflitta è eccitante, questa assenza di confini porta alla vertigine ed è meraviglioso non capire dove finisce il gioco e comincia la realtà, dove questa sorta di role play diventa verità, perchè Brian è uno strumento, ma a tratti diventa proprio una scopata da corna e passione ed è lì che arriva quello spillone nel cervello che dà quel dolore così piacevole, così intenso, così distorto e sublime.

C'ho il cazzo che scoppia nei jeans, ma non voglio segarmi, no, voglio essere il marito che gode a farsi mettere le corna dalla giovanissima moglie troia e la Skiz rivela a Brian di avere sempre voglia di cazzo al punto che certe volte si fa fottere da sconosciuti e mi guarda e Brian diventa un bufalo, pora stella, richiede dettagli di dove la può nuovamente incontrare, che la vuol far chiavare anche dai suoi amici e mi guarda e lei mi guarda e gli sussurra il nome di un piccolo parco e gli dice che spesso lei va lì a cercar maschi e Brian sbatte come un maglio e io adoro questo lurido fraseggio e quell'occhiata demoniaca che la Skiz mi lancia, rossa e sudata, giusto un secondo prima di venire con un urlo che trascina Brian nell'esplosione e poi crollano.

Sudati, abbracciati, odore di ascelle, soffritto, pomodoro bruciato, la Skiz che si alza e dice di andare a pisciare e va a pisciare con la porta aperta e Brian si sfila il goldone pieno di sborra e armeggia con improbabili salviettine imbevute e la cosa incredibile, la cosa buffa e curiosa è che lui è in imbarazzo, non mi guarda, non mi parla, getta solo delle occhiate impazienti verso il cesso in attesa che la sua concubina ritorni, traendolo fuori dall'imbarazzo e dall'impaccio e io non dico una parola e non contraggo un muscolo e lo fisso, pensando cosa potrei fare di veramente cattivo al suo bel culo bianco, ma non incrocio mai, dico mai, i suoi occhi e poi finalmente la Skiz ritorna ed ora è lei a non guardarlo più in faccia, perchè viene diretta da me e mi sale in grembo sussurrando, chiedendomi in italiano se mi sono eccitato e se voglio scoparla davanti a Brian o assieme a lui e io dico di no, che è perfetto così, che non voglio aggiungere nulla, che possiamo andare e le dico che uscirò lasciandola salutare Brian come vuole e lei dice che non gliene frega un cazzo di Brian e comincia a vestirsi e poi usciamo e andiamo, distanti, da Brian, il soffritto, la serata iniziata con quel progetto da casa, ma non ancora finita.

Perchè ora, dopo questa prima fase, c'è la seconda: la punizione.

1 commento:

  1. bello!!!il tuo blog, quello che trasmetti ... che sia vero o no... incisivo e vero!!!

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