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sabato 16 giugno 2012

Rinfrancanti sozzure


Come comincia il banchetto carnivoro? Comincia con un passo stentato e poi si assesta massiccio su muscoli tesi e carni frementi che bramano il sudicio più di ogni altra cosa. Perché nel privato della Casabestia, dove la Donna Bestia ed il Marito Bestia vestono panni casalinghi, diversi da quelli pubblici che indossano nel Teatro Del Delirio di Milly, ebbene, in quel privato molto di più è concesso e Renè è assolutamente più propenso alla partecipazione disinibita.

Serata casuale, non in programma, la Skizza festeggia compleanni ed io mi unisco ai miei carissimi amici per un caffè dopocena e la Silvana indossa un leggero vestito a fiori e infradito e Renè pantaloncini kaki e polo e poi la linguona odorosa di vino di lei che si fa strada nella mia bocca e io la palpo mentre lui osserva seduto accanto e le faccio scendere le mutande alle caviglie e le strizzo la sorca bollente e lei sorride affilata con gli occhietti del lercio, guardando ora me, ora lui, elettrizzata dalla voglia di prender due cazzi e propone, mormorando, di andare tutti sul letto e si va.

Si va.
Si va, attorcigliati come un groppo di bisce, leccando, succhiando, annusando, mugolando, grugnendo e sudando, insignendoci di titoli: troia, frocio, porco, animale, con la consueta stima ed immutata ammirazione. Succhio il cazzo a Renè che nudo è bellissimo, ricoperto di una densa peluria corta da calvo, gli succhio il cazzo fino a sentirmelo in gola, mentre Silvana mi lecca il culo e le palle da dietro, mungendomi la minchia di ferro che mi svetta tra le gambe, ma io non mi faccio distrarre, perché è lui che voglio, è lui con quel bel cazzo odoroso e quei bei coglioni pelosi, così sexy, così maschio, così porco depravato che mi arrapo solo a guardarlo.

Il banchetto carnivoro fa fluire nuova linfa in me, dopo tanto tempo passato a tremare di dentro e di fuori. Ora tremo di voglia per i miei stimatissimi compagni di sudiciume morale, godo di dentro e di fuori a vedere la bocca del bel Renè che si ingoia il mio cazzo che tira da far male, spompinandolo gran bene anche se è la prima volta, ma ha talento, si sente che gli piace il cazzo, si sente benissimo e Silvana è drogata di quella scena entusiasmante, lo insulta, lo chiama culattone di merda e lui si infoia come un bufalo, perché la sua dolce metà mentre lo insulta lo sega, lo sega chiedendogli, pleonasticamente, se gli piace il cazzo e lui mugola e sbocchina e questo è semplicemente divino.

Giaccio con il petto schiacciato sul letto succhiando i piedi odorosi di gomma e sudore di Silvana che, seduta a gambe aperte davanti a me, si lascia leccare masturbandosi, mentre Renè sulla mia schiena mi scopa il culo palpandomi con voracità maschile e questa immagine deliziosa mi rimarrà per sempre negli occhi.
Il delirio dei sudici porci si compie in maniera perfetta e corroborante, immutato nonostante lo spavento, più forte di prima, se mai si potesse. Lo sento mugolare e pulsare mentre mi schizza nel culo leccandomi la schiena e, come prova della loro unione perfetta, lei appena percepisce cosa succede dentro al mio culo comincia a venire grugnendo e strapazzandosi la fica con vigore scomposto.

Torno a casa rinato. Mi faccio una doccia e mi masturbo, aspettando che la Skizza ritorni.
La aspetto nudo sul letto e quando entra in camera le dico di abbassare le mutande e di farsi annusare la fica, perché voglio sentire se ha odore di cazzo o di sborra e questa rozza volgarità la eccita come una cagnolina puttana in calore e fottiamo come animali arrapati per ore.

Rifluisce la linfa, si ritorna normali, si pensa a dell’altro, al presente, al reale e non più solo a ciò che si è perso o che si rischia costantemente di perdere.
“Chiaretta ti amo”
“Tazietto ti amo”
E si spegne la luce e si dorme abbracciati, che domani c’è il sole.

3 commenti:

  1. sgrunf... mi fai pensare a situazioni recenti esattamente come la tua sfumate per causa maggiore..ufff
    ma tanto prima o poi..
    (e comunque ci voleva finalmente un bel racconto dei tuoi. evviva il ritorno alla normalità, taz.
    vi vu bi(a te e alla skizza...ma anche a tutti gli altri radiosi e laidi personaggi della story ;) )

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  2. si,mancavano anche a me i tuoi racconti che mentre li leggo mi tira il cazzo...
    gatto

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