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giovedì 25 ottobre 2012

Condivisione e partecipazione

Ma che bella serata casalinga all'insegna della condivisione della conoscenza costruita in una corposa giornata di scouting in Internet, ma che bei momenti di insozzamento progressivo della Skizza che è passata da un divertito stupore ad un lercio sorriso di assaporamento di potenziali sbraghi sessuali, ma che bei momenti di luridume impreziosito da osceni discorsi rochi in merito al far vedere la fica a sconosciuti e a farsela toccare e leccare anche da vecchi porci arrapati e poi dai, rolla, che si ingrossa il flusso di melmosa goduria sozza e masturbiamoci ciascuno sul suo, ipotizzando chiavate di gruppo, orge, lesbismo e frocismo e proviamo anche tutti quei bei giochetti che il Tazietto ha comperato, dio se se mi fa godere questo, Tazione, dio se godo a guardarti, Chiarina, guarda che stacco di Minchia Britannica che mi fai venire, guarda che buco della fica che c'ho, vieni qua che ti lubrifico e sento le tue ditina nel culo, piccolo amore troia, mi piacerebbe vedere che ti monti un bel maschio, Tazione, mettiti lo strapon, Chiarina, ridi, lo metti, ti seghi la minchia di gomma con le mani unte di lubrificante e poi apri la porta dell'armadio perchè vuoi vedere nello specchio che cosa succede e premi e mi inculi, mi chiami puttana e io godo e poi mi arrapo a guardarti il muscolo del polpaccio che si tende a quel modo sensuale mentre mi assesti vigorosi colpi di minchia nel culo e ne convengo, non mi trovo niente male qui a Londra, niente male, no no no, ma allora incalzo e progetto la serata di oggi, ma mi dici, giustamente, che la serata ideale sarà venerdì, che sabato dormi e hai ragione, ma come cominciamo piccolo amore schifoso?, cosa ci facciamo venerdì sera? e mentre sbatti tenendomi aperte le chiappe del culo, mi dici che vuoi un massaggio di coppia erotico, fatto da una bella figa porca, che c'hai voglia di figa e di cazzo e il pennone mi si granitizza, mi si marmorizza e mi minacci, guai a te se sborri, che ti voglio nel culo anche io e allora cambio sia, che siamo unti come due melanzane alla parmigiana e ti scivolo nel culo che mi sembra quasi che mi ci aspiri da quanto sei molle e svangata e mentre ti schiaccio sul materasso ti sussurro che ti porto a quel parco a far dogging e sbavi sul cuscino dicendo di sì, che ci vuoi venire col guinzaglio al collo, nuda sotto il cappotto e vuoi fare indigestione di sborra e poi perdiamo il nostro aplomb british e smettiamo di parlare e ti svango il culo a colpi di minchia e schizziamo quasi assieme e poi giaciamo ansimanti, felici, esausti, fatti e luridi.

"Che bello che sei qui Taz, neanche te lo immagini"
"Eh beh, ti capisco, la mia straordinaria compagnia di personalità sa essere piacevole"

Sorridi e mi tieni la mano.
Ti guardo negli occhi e mi guardi negli occhi.
E basta.
Cos'altro?

2 commenti:

  1. sarò un romanticone, ma queste storie a lieto fine quasi quasi mi fanno piangere.

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  2. Certo che sei un romantico.
    Tutti e due lo siamo.
    Incurabili.
    Con la erre.

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