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mercoledì 24 ottobre 2012

Le scoperte del Tazio londinese

Tutto è cominciato stamattina, che una volta vestito mi sono attaccato a Internèt per trovare un sexy shop nei paraggi poichè volevo acquistare alcuni godemichet per la Skizza, che ne è attualmente sprovvista e si approvvigiona con regolarità di costose zucchine, che non ha senso.
Ed allora, inserendo le parole chiave solite, ma seguite da London, mi si è rivelato un appetitoso mondo del sudicio che mi ha portato il morale e non solo quello, a diecimila.
Lo so, non pensare ad un vasto mondo del sozzo in una città multietnica di sette milioni di abitanti è da babbei, ma in ogni caso la fazenda mi ha entusiasmato, perchè c'è di tutto, ma di tuttotuttotutto e la cosa mi impirilla il Troncone della Felicità e ciò è sempre bello.
Per cui ora il mio browser ha una cartella dei preferiti intitolata Filthy e dentro ci sono svariate sotto cartelle, perché l'ordine è tutto nella vita.
Insomma, sono rimasto inchiodato come un lemure a navigare fino all'una, momento in cui sono uscito per gli acquisti di cui sopra e anche per mangiare qualcosa al volo per la strada.

E sono ritornato ad acculturarmi con un coso indiano nello stomaco che non era niente male.
Ora conosco tutto delle call girls, delle agenzie, di quali sono le migliori, delle fighe da svenimento che ci sono e che sono fighe vere, perchè se una fa la mucca e mette la foto figa e invece è una cessa, ci sono forum che la seppelliscono e blog che la tumulano, quindi non conviene.

Ora conosco tutto del meraviglioso mondo dei massaggi tantrici, nuru, erotici e sborraioli, ora so che qui lo scambismo è lo sport nazionale e che gli esperti lo classificano anche secondo una scala di efferatezza davvero singolare, che vede al minimo becero il dogging, che si consuma notte tempo in piccoli parchi pubblici in posizione centrale, ma anche in parcheggi e officine abbandonate, lungo le rive del Tamigi e in vicoletti dei bassifondi, sino alle raffinate vette eccelse dei club, misteriosi, di cui si intuisce l'ubicazione ma non se ne ha mai l'indirizzo, poichè invale l'uso che si debba contattere la tenutaria, la quale a sua discrezione fissa un incontro per poi vedere se concederti o meno la membership.
E poi saune nudiste, saune scambiste, piscine, insomma un puttanaio infernale di assoluto pregio.

Ho spedito, mentre navigavo, una decina di richieste di iscrizione ed attendo di essere contattato per vedere cosa succede.
Di tutto ciò che ho visto, sinceramente, il palmarés l'ha vinto un certo club oscuro, di proprietà di una certa Nina, con la quale ho parlato oggi al telefono e con la quale ci incontreremo domani per un caffè in un luogo che mi comunicherà via sms, o meglio via text, come dicono qui. Il Club Oscuro è un erotic dinner club estremamente picky (tanto da far da controcanto alla Fornero e al suo choosey) che seleziona accuratamente i membri (che curioso questo termine vero?) e che offre delle amenità di assoluto rilievo, come cene consumate dal corpo nudo di una ragazza e serate fetish, dom, sub, swinger, insomma, una Milly con le palle, una Milly upper level che organizza queste cene erotiche per un numero massimo di 20 o 30 persone, non sempre nella stessa location, che viene comunicata 24 ore prima del party e a me 'ste cose mi fanno impazzire.

Altra nota particolare, molto witty: i party cominciano alle 19 e terminano alle 23. Strano vero? E invece no, perchè come Nina stessa scrive: "[…] respect the fact that as our parties start early so they end relatively early too. This is one of the many aspects of our club which makes us different from all the others. Our members are professionals with full time jobs to go to in the morning. Normally you will be able to enjoy the fun for at least four hours, providing you arrive on time, that is."

Poi verso le cinque sono ritornato un momento in me e mi sono detto che sarebbe opportuno che pianificassi anche la data del mio rientro, tanto da dirlo alla Betta domattina via Skype per non incasinarle la vita non sapendo le mie date.
E' bastato pochissimo per fissare la data, calendario alla mano e matita rossa.
Rientrerò mai.

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