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giovedì 25 ottobre 2012

Pasta e broccoli e pensieri strani

Buonasera amisgi ed amighe che numerossi mi seguite da cassa, sono rientrato recante sacchetti di carta giallastra ripieni di ortaggi di stagione, poichè stasera mi cimenterò, con straordinario successo, nella collaudatissima pastebbroccoli di Sir Tazio, che farà godere le labbra buccali della Skizza, ma anche il forellino inferiore, che emetterà piacevoli, gioiose, allegre ed odorose scorreggette per tutta la deliziosa serata.

Mondo i broccoli romani e mi chiedo incessante: ma perchè la Skiz non si trova un lavoro lautamente retribuito e mi tiene come stallone e stalliere in questo nitotammmore londinese? Spolvererei in autoreggenti e slipper con la piumina di struzzo e cucinerei nudo con solo il grembiule, tutto depilato e ricoperto di olio di mallo di noce che mi darebbe anche quella nuance d'abbronzatura non volgare.

Mondo i broccoli e dalla finestra, incautamente lasciata aperta, fa incursione un odore di una cosa fritta, probabilmente resti umani, probabilmente i resti del capro sacrificale del sabba infernale di questa notte, probabilmente la traccia olfattiva di un orrido incidente consumatosi nella casetta accanto, la casetta della cavallona-agè-scopabile-Sybian-munita, ma molto più probabilmente ed anche tragicamente, il "profumo" della cena che la cavallona cavalcante sta imbastendo al marito.

Mondo i broccoli e mi sento bene, molto bene, li faccio a pezzetti e poi affronto la patata, che è sempre un gran bell'affrontare, la depilo, la lavo e la taglio longitudinalmente a croce per due volte e poi, tenendola insieme con la mano del diavolo, la scubetto e la lascio là, smembrata ed attonita, assieme alle spoglie mortali del povero broccolo.
 
Alle diciotto e trentun minuti esatti l'agenzia chiude, la Chiaretta scende e va a prendere il primo tubo, poi cambia, scende, prende il secondo tubo e arriva alla stazione, cammina per dieci minuti ed entra in casa a mostrarmi la fessurina odorosa circa alle diciannove e zerodue. Dopo averla ingollata di lingua e palpata volgarmente, apostrofandola con epiteti riferenti alla sua indole sessuale, metterò su l'acqua per i broccoli con patate che mi ci vanno un venti minuti tra tutto, che volendo un pompino ci scappa serenamente.

Per cui ora sfiletto le acciughe e le taglio a pezzettini finissimi, facendo attenzione a togliere le spinine con una pinzetta con cui la Skizza si strappa peletti ribelli dal perineo, avendo cura di NON lavarla nè prima nè dopo e penso. Penso che, contrariamente a quanto possa sembrare il nostro rapporto, squilibrato per età, esperienze e disagio mentale del sottoscritto, io amo profondamente quella puttanella intelligente e speciale e che sì, cazzo sì, io me la sposerei e lo scrivo senza pentirmene affatto. Me la sposerei.

Scamicio l'aglio, scegliendone con cura gli spicchi più ciccioni, due spicchi e nulla plus. Lo so, sentir me parlare di matrimonio fa andare in fibrillazione cardiaca i paracarri di cemento, però pensanteci amisgi, cosa ci rende differenti? Nulla, nulla, nulla, abbiamo le stesse deviazioni artistico-comunicative, ci incannelliamo come dei lama in un party di dromedari, siamo maiali fino al budello merdoso e ci amiamo, ci amiamo e ci amiamo.

Il casino del peperoncino fresco, che qui costa appena più della cocaina al grammo, è che devi togliere le costolette e i semini, ma poi, una volta ridotto a striscioline e battuto a coltello, hai voglia a dirmi che quella polvere che sembra fard e che tutti chiamano paprika è uguale, hai voglia.

A proposito di voglia, devo confessarvi che lo smog londinese mi giova assai nei tempi di risposta. Per esempio, prima ho pensato che solamente un muro separa me, maschio, caucasico, suino, da una femmina bianca, vikinga, godereccia (c'ha il Sybian, le piacerà godere no?) cioè, in altre parole, due paia di mutande, due paia di pantaloni e poche sciocche pietre sono tutto quello che impedisce al mio Boa Penetrator Rigidus di scivolare nella buia tana umida della mia cavallona vicina e, mentre formulavo il pensiero, allo scappellamento dell'inizio della meditazione è seguita una blanda erezione che mi sono affrettato a stimolare sfregando l'uccello sul bordo della cucina e mi sono detto, vecchio Tazio, vecchia troia, vecchio culattone marcio, sei tornato, ci sei, sì.

Peso la pasta, duecentcinquanta che taci che la bilancia c'ha la gradazione multipla, perchè da solo non ci sarei mai arrivato a dire di getto che due buoni piatti di pasta pesano 8,83 Once Troy. Troy, curioso questo termine. Uno di quelli che preferisco.

Tutto è pronto, basterà soffriggere peperoncio e acciuga in un pò d'olio d'oliva che si insaporirà con l'aglio scamiciato, togliere broccoli e patate dall'acqua con la ramaiola e porli nella padella soffriggente, mantenere l'acqua di cottura del broccolo che NON si butta, guai a voi, perchè serve a cucinarvi la pasta, che verrà tolta a tre minuti dalla cottura, verrà unita nella padella e spadellata a morte, quindi impiattata, irrorata di poche gocce di olio evo e spolverata con abbondanza di pecorino romano che, qui a Londra, costa molto di più della cocaina al grammo.

Quindi goderne a piene fauci.
E' così che funziona: ingredienti buoni, una buona ricetta, un ottimo chef.
Sembra la ricetta mia e della Skizza, o no?

6 commenti:

  1. Primo, pure io la preparo così la pasta, orecchiette, coi broccoli, per me no solo pecorino non tollero certe verdure purtroppo e tantissimo peperoncino piccantissimissimo. Secondo, uffa io londra l'ho vissuta più volte solo come turista. Terzo, se vorrai rispondere, perchè Tazio non ti basta la Skiz, faccio il tifo per lei ovvio, perchè perchè..che ti frega di quella della porta accanto..o delle altre femmine del pianeta.Niente dai..uno sfogo mio, tu non c'entri.

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    1. Primo: credo tu sia intollerante a certi formaggi e non a certe verdure, secondo: se non avessi avuto la circostanza Chiara migrante pure io Londra l'avrei vista da turista.
      Terzo: chi te l'ha detto che la Chiara non mi basta? Dove l'hai letto? Ah, già, il fatto del sesso, dell' "infedeltà". Com'è spaventosamente sopravvalutata la fedeltà, non trovi? In suo nome si tollerano discrasie sistemiche gravissime, aberrazioni del rapporto, si giustifica e si sopporta persino la piattezza intellettuale, la noia polverosa.
      L'importante è essere fedeli, poi se tutto il resto è nammerda si vedrà.
      L'uomo ha il cazzo duro e la donna la fica bagnata, Simona. Ciò si verifica anche (e forse soprattutto) quando si odono frasi del tipo "io non ho occhi che per te, amaure".
      E poi ti rivelerò un segreto assoluto e mondiale: la Skiz è porca quanto me, è lercia quanto me e credo di poter affermare a buon titolo che noi due si sia posto nel sacro tabernacolo dell'inviolabilità privata qualche valore ben più solido di un cazzo e di una fica settati come esclusivi per il partner.
      Noi ci divertiamo, a noi il sesso piace a dismisura e ci giochiamo assieme.
      Non trovi che ci sia più spessore solido in questo che nel forzarci contro la nostra natura ad essere ciò che non siamo?
      E poi, per chi?

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    2. novantadue minuti di applausi.

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    3. Hoi capito Tazio. Ti sembrerà strano, ma io davvero ho occhi solo per LUI. Solo che Lui non li ha solo per me...buffo eh.

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    4. chiedo scusa se mi intrometto; è che son davvero saturo di sentire raccontare sempre la stessa storia, e di non vedere mai un briciolo di ragionamento in nessuno che la racconta. fatevene una ragione: l'uomo non è geneticamente programmato per l'esclusività. e nemmeno le donne, ma voi preferite credere alle balle che vi ha raccontato la mamma, il prete o chissà chi altro, piuttosto che ammettere di aver basato le vostre convinzioni in materia sentimentale sul puro nulla.

      un uomo (ma anche una donna) ha occhi per molte, e mani e bocca e cazzo sufficienti per diverse, e forse anche amore (toh!), senza che a nessuna venga in realtà tolto niente, se non l'illusione che quell'uomo pensi soltanto a lei. credimi, chi lo dice è solo un grande ipocrita. volgi pure il discorso al femminile, la sostanza non cambia.

      quelle che si lamentano dell'esistenza di donne sessualmente più compiacenti di loro (che lo facciano per interesse o per puro piacere, poco importa), sono anche quelle che meno sono disponibili, anche e prima di tutto con i loro compagni: fatevi una domanda, e datevi una risposta. se imparaste ad essere più spregiudicate, o quantomeno imparaste a legarvi a un uomo giusto per voi, scelto sulla base delle esperienze che, auspicabilmente, avete fatto, il fenomeno del "tradimento" forse subirebbe un crollo verticale.

      scusa ancora per lo sfogo, ma per me è un brutto periodo.

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    5. Pentiti Traditore !!!
      Scusate ma ne ho le palle piene degli stronzi sul lavoro e avevo bisogno di sfogarmi...
      Un saluto alla bella PB 4.0 che mai riuscirà a comprendermi, io non ci provo nemmeno...a comprendere me stesso...
      baci a tutte GQ

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