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martedì 4 dicembre 2012

Costatherapy

"Cosa fai stasera?", mi sussurra di soppiatto piazzando la tazzina del caffè ed io riesco a farmi cogliere dalla vertigo di quel Canale di Suez arcinoto, ma sempre nuovo, perchè questa è la magia delle prime cento volte in noi maschi spermatozoicopatologici. Cosa faccio? Cosa faccio? Tu chiedi a me cosa faccio? Azzardo, rischio, allargamento, sconfinamento, sacrilegio e profanazione. Cosa faccio io? Io faccio qualsiasi cosa, stasera, qualsiasi, ma non ti chiavo, no, non ti chiavo manco se mi scoppiasse la vena grossa del cazzo, perchè io ti conosco, mascherina, sei fatta a stampo in Cina e vieni via con quattro centesimi, ti conosco, tu sei la mansueta, docile, adattabile, duttile, accondiscendente e adorante serpentella che lentamente si guadagna strada nelle pliche della mia vita e questo non è nel contratto, anche perchè non c'è nessun contratto cherie, ma non ci sono nemmeno pliche esplorabili, belladipadella, che credi di poter essere della competizione, credi di poter gareggiare per un posto già assegnato e questo è definitavamente ilare e ci penso lucidando il mio fido badile, quello col manico di frassino, quello con cui ti assesterò una mortale mazzata tra coppa e collo, ma una mazzata silente, non dettagliata, non accompagnata da discorsi, proclami ed editti, io ti anestetizzerò con l'oblio dell'assenza incomprensibile e ti farò accomodare nella fossa che sta lì, delle tue dimensioni, scavata da tanto tanto tempo ed io ti ci farò adagiare e ti coprirò con alcune badilate di terra, seppellendo di te il ricordo, il presente ed il futuro, perchè chi si incastra sotto le ruote della motrice taziale viene risucchiato e muore.

"Stasera ho un impegno" e rimesto mentre asciuga compulsiva e sorride con un "ok" di quelli che si dicono tutte quelle come te fatte a Shangai, che accanto all'"ok" di ordinanza aggiungono nelle loro viscere un "poverino magari c'ha un'orrenda giornata, meglio che non dica niente, che lo assecondi, che domani è un altro giorno e in queste cose ci vuole pazienza e noi donne di pazienza ne sappiamo portare all'infinito" e invece no, no, no, sbagliato, errato, cortocircuitato, sopravvalutato e sottovalutato, vergogna, presuntuosa, ma pensi davvero che io cada nelle casalinghe spire di Terital tessute da una maiala alla buona come te, una di quelle che si acquistano in stock con dodicimila lire, perchè voi andate ancora con le lire, da quanto arcaiche e stucchevoli siete nelle vostre pietose strategie di ammaliamento.

E saluto, pago e esco, che fuori fa un freddo bastardo.
Domani sera a quest'ora sarò in viaggio per l'aeroporto e abbandonerò per un po' questo trogolo dimmerda, riprendendo fiato e precisione del pensiero accanto alla donna sbalestrata quanto me, forse più di me, che amo e mi ama e che vorrei ingravidare e farle partorire centinaia di figli, frutto del paradiso del nostro amore tossico.
Via, devo andare via, sono al limite della sopportazione, sono in pressione totale, sono irrequieto, infastidito, nervoso, acido ed insopportabile.
Sto lì a pippare dalla mia sigaretta elettronica, avvolto nel cappotto a gelarmi, che potrei fumare ovunque che quella non fa odore, che d'un tratto scende il Costa, che è come un fratello per me e mi vede e capisce, perchè tra fratelli ci si capisce al volo.

"Oh Tà, che minghia di suggete occ? Sei shtrano, nevvoso, cazzocè?"
Cazzocè, cazzocè, Costafrate, c'è che alla fine, di riffa o di raffa io con la testa mica ci sto tanto e mi capitano giornate dimmerda come questa.
"Ehhhhhhhhhhhh e quantolaffai lunga Tà, chi non gi gapida una ciornataemmerd, che sarà mai?" e mi assesta una sberlazza sulla spalla che deve avere sbloccato la valvola di decompressione, perchè mi giro e lo guardo, che con le mani giunte oscillanti avanti e indietro fa la faccia da guascone e mi viene da ridere.
"Vaffanculo Costa, non ci si puà neanche dedicare alla rotazione scrotale che arrivi tu a fare il pirla"
"Oh Tà, nvece di peddere dembo con 'st' strunzate sappia che miacuggina se ne sale sana sana veneddì sera"
"Sono a Londra fino a domenica Costa"
"EhhhhHHHhhhhHHHhhhhMmmmmmmminghiaoh ma sei probrio da rigovero Tà! Miga se ne dorna accassa quandarriva! Quella se ne resta ammeno una settimana sana sana!"
"Ma le hai accennato che…"


Solenne movimento del capo dall'alto verso il basso con sorrisetto sozzo e occhi chiusi.
"E lei?"

Mi prende sotto il braccio e passeggiamo, fuori campo visivo della Siusy, che qua la faccenda si fa seria.
Passeggiamo e il Costa, tenendomi come la sua fidanzata (non lo sono forse?) scruta davanti e di dietro e poi mormora sghignazzando sotto voce.
"Cioddett che tieni na mingchia danta Tà e quella faceva che non ci credeva e io cioddett che non facesse la fubb che quando te lo vede ci viene lo svenimento e cad in cinuocchio a invocà la Madonna Decavvario e quell se ne esc con 'Staremo a vedere che io di cazzi necri ne ho ciappresi chetticcred'" e ride che a momenti si snarocchia sul bavero del piumino e poi continua "mecchio, ciò dett a quellazzoccol, che quello cozì non fa fatica ad alluncardelo nel gulo" e mi fa il segno internazionale dello sfilatino al prosciutto, con relativa risata.

Che classe, che cultura, che finezza, che Uomo.

Il Costa è come un fratello per me, sì. E' il fratello che non ho mai avuto e la Cugginattroia è la cugina troia che non ho mai chiavato. Sto assorbendo per osmosi la genealogia costense e ne sono entusiasta e fiero, oltrechè onorato, perchè mio fratello Costa mi ha cambiato l'umore.
"Oh Costa e se ci facessimo due pizze da te e un ripassino della cuginetta, stasera?" propongo così, in un mood spensierato.
"Ottomezzo da me Tà che adesso me ne devo scappare o il center mi chiude"

Vai Costafrate, vai.
Che stasera ti faccio una sorpresina che te la ricordi.
Tazia La Pazza si travestirà e ballerà per te.
Te lo meriti fratellone.

Grande Costaterapeutico.

2 commenti:

  1. Ma parlandone in questo modo stai esorcizzando la barista? Oppure sei convinto di ciò che pensi? :)

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  2. Ma il fatto che forse lei voglia solo scoparti perchè le piace, esattamente come tu vuoi scopartela perchè ti piace, non ti ha attraversato per sbaglio l'anticamera del cervello? Sai, il rasoio di Occam e tutto il resto...
    PG

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