Bonsgiur. Bel sole caldo, scrivo ignudo al mio Mac mentre continuo ad abbrustolirmi e a diventare di una bellezza ammutolente.
Questa mattina mi sono interrogato sul perchè, quando si è in ferie, la colazione diventa un momento di cloaca spaventosa: ma quando mai le mangio io le uova con le salsiccette e lo yoghurt con l'ananas dentro e il formaggio col prosciutto cotto? Mai. Eppure qui diventa essenziale, imprescindibile, quasi il DNA subisse un viraggio mitteleuropeo mai avuto in generazioni e generazioni di avi.
Fatti salienti pochi e questo è un bene. La pigrizia totale ieri mi ha impedito la dunagione, ma credo che nel pomeriggio andrò a darvi un assaggio. In compenso, ieri, ho stretto rapporti proficui con la sinistra morenita affascinante che mi rifà la camera. Lombroso è stato pienamente sconfessato, ma io leggo il lurido razzolante negli occhi delle persone con un solo sguardo. E così, allungandole una venti euri di mancia, le ho chiesto se per caso (per caso eh) avesse la possibilità di procurarmi dell'erba e lei ha chiuso la porta e mi ha chiesto quanta ne volessi. Ci siamo accordati su una quantità corposa più una pipetta e, con euri anticipati (un rischio, lo so), abbiamo stretto l'affare. Per cui, prima, rientrando dalla cloachea colazione, mi sono ritrovato la stanza fatta e un sacchettino del pane stropicciato con dentro un sacchetto di plastica pieno di roba verde marcio e una pipetta. Brava morenita. Faremo grandi affari io e te.
Hierba buena, tra l'altro.
Qui la compagnia è cordiale, ma suppongo che il genere di cordialità a cui aspiro non sia raggiungibile. Certo le soddisfazioni non mancano: ieri pomeriggio mi sono piacevolmente intrattenuto a conversare con Margareth, una elegante signora inglese ultrasessantenne con dei bellissimi piedi e delle belle tettone apparentemente ancora sode e, nel conversare e favellare del nulla, ho gradito avvertire la comparsa di una discreta erezione di cui ho fatto volgare e distratto sfoggio sotto i suoi scarsamente celati sguardi di compiacimento.
Son cose belle, per un maiale di razza come me.
La signora con gli occhialoni, che staziona perennemente sulla sdraio davanti al mio bungalowino, pare se ne andrà domani, che è giorno di cambio. L'ho colto con fatica da una conversazione tetesca con un'amica. Peccato. Peccato perchè, con progressione lenta e di stile, sono arrivato alla sega lenta guardandola e lei non ha teso un muscolo. Certo, vi è l'ipotesi che dormisse, dietro a quegli occhialoni, ma non ne sono affatto certo. Vedremo cosa porterà il prossimo carico di geronti. Non mi scompongo manco se cade un meteorite.
C'è una biondona alta, sulla cinquantina, estremamente ben figa. Credo sia olandese. Anche su di lei temo la partenza, considerando il tono dell'abbronzatura. Quella, ve lo dico stupendovi, me la chiaverei proprio di brutto brutto brutto. Ma non mi scompongo affatto.
Fuori da qui c'è un mondo allucinante di locali allucinanti, la maggioranza gay. Devo ancora capire bene la mappatura, ma sono certo che con la morenita riuscirò ad avere dritte serie. E' importante avere un aggancio locale, importantissimo.
Dal mondo nessuna notizia. Ho mandato un text al Ruggi per dirgli che sono vivo e vegeto, ma per il resto pare che l'operazione Tazio Missed In Action stia funzionando alla stragrande. Bene.
Il sole è alto e caldo e adesso, quasi quasi, mi infilo le infradito, due straccetti e lo zainetto e mi inoltro nelle dune. Massì.
Ma non mi scompongo affatto.
Nessun commento:
Posta un commento